
RADIO ON LINUS - DOMANI A TORINO LA FESTA PER I 35 ANNI DI RADIO DEEJAY - “DELLE 100 CANZONI PIÙ TRASMESSE, NOI ALMENO 30 NON LE METTIAMO, OGGI LA DIFFERENZA LA FA IL CARISMA DEL CONDUTTORE” - RADIO DEEJAY TRA 35 ANNI? "L’UNICA CERTEZZA È CHE IO CI SARÒ...” - VIDEO
Ernesto Assante per la Repubblica
Sono passati 35 anni da quando Radio DeeJay apriva per la prima volta le sue trasmissioni, il 1° febbraio del 1982. Da allora molta musica è passata sotto i ponti, tantissimi personaggi sono nati davanti ai microfoni della radio (Gerry Scotti, Fiorello, Jovanotti, Amadeus...), molte trasmissioni hanno fatto epoca e altre sono arrivate a sostituirle. 35 anni in cui “One nation, one station” è diventato il motto di una radio in grado di crescere assieme ai suoi ascoltatori e di conquistarne sempre di nuovi, mantenendo uno stile assolutamente riconoscibile.
Linus, lei dirige laq radio dal 1994. Trentacinque anni fa immaginava di arrivare fino a qui, con una radio che è sempre di successo?
«No, è una cosa che mi sorprende ogni anno. In ogni campo è difficile arrivare al successo, ma nel nostro effimero mondo durare è ancora più difficile. Cantanti, attori, chi lavora nel mondo dello spettacolo e dell’arte sa che ogni giorno è una conquista; e io vivo ogni anno che passa come un piccolo miracolo.
Credo che il segreto sia nel nostro modo di lavorare, racchiuso in una formula che potrebbe essere “rinnovamento nella continuità”. Noi questo siamo: un prodotto molto stabile, che dà la sicurezza che cerca chi ascolta la radio, affidabilità, lavoro costante di affinamento, ma allo stesso tempo evoluzione continua, ti giri indietro e rispetto a dieci anni fa è cambiato il 50% di quello che c’è in onda».
Somigliate ancora, dunque, alla radio di allora?
«Siamo i figli di quella radio, ma molto è ovviamente cambiato. Innanzitutto è cambiato il motivo per cui la gente ascolta la radio. All’epoca seguiva noi perché 24 ore su 24 c’era quello che la Rai non mandava, adesso la musica si trova dappertutto, e grazie allo streaming è disponibile sempre e ovunque, la centralità è passata quindi più al contenuto parlato, all’intrattenimento, all’informazione.
La musica è la colonna sonora dei programmi ma al centro c’è la personalità di chi è in onda. Certo il suono di una radio è ancora importante, ma una radio mainstream come la nostra non può essere assai alternative, quindi la scelta musicale diventa assai più difficile. Prima ogni radio aveva una caratterizzazione, adesso le poche cartucce che abbiamo dobbiamo giocarle bene».
E infatti, nonostante tutto, il suono di Radio Deejay è ancora riconoscibile.
«Sento il dovere di mantenere la promessa fatta all’inizio di Radio DeeJay, lo slogan diceva “c’è un nuovo dj in città, la radio”. Mi piace pensare che la poca musica che mettiamo abbia un po’ di personalità, non per snobismo, ma per piacere. Se guardo il “radio monitor” delle 100 canzoni più trasmesse, noi almeno 30 non le mettiamo...».
Cosa c’è, quindi, nel “core business” di Radio DeeJay?
«L’essere uno strumento d’intrattenimento di qualità. Negli anni ho immaginato che gli ascoltatori assomigliassero un po’ a me, mi sono sempre chiesto che cosa cercherei io in una radio un po’ diversa dalle altre. E a me piace ascoltare chi ha qualcosa da dire, quindi nello scegliere i nostri conduttori lo spartiacque è quello, la personalità. È una filosofia che ha pagato, e questo è il “fil rouge” della radio, a costo di avere caratteri che non sono omogenee».
Come sarà Radio Deejay tra altri 35 anni?
«Beh, l’unica certezza è che io ci sarò...».
RENZI CRUCIANI LINUS
LINUS
CECCHETTO JOVANOTTI LINUS
ALBERTINO CECCHETTO E LINUS
RADIO DEEJAY
LINUS E FIORELLO ALLA FESTA PER I ANNI DI RADIO DEEJAY jpeg
LINUS E NICOLA SAVINO FESTA PER I ANNI DI RADIO DEEJAY jpeg
LINUS E PLATINETTE ALLA FESTA PER I ANNI DI RADIO DEEJAY jpeg
LINUS E FABIO VOLO
SAVINO LINUS