LA DONNA D'ACCIAIO CHE MANDA A CASA I LAVORATORI - ALL'INDOMANI DELLA NOMINA IN ENI, ESPLODE IL CASO DELLA SOCIETA' DEL GRUPPO MARCEGAGLIA BUILDTECH, CHE CHIUDE A MILANO E VUOLE TRASFERIRE 169 DIPENDENTI AD ALESSANDRIA
Da âLa Stampa'
All'indomani della nomina dell'ex numero uno di Confindustria alla presidenza di Eni, la direzione della BuildTech, stabilimento specializzato nella produzione di manufatti di acciaio di cui Emma Marcegaglia è vice Ceo, decide di chiudere il sito di viale Sarca 336, a ridosso dell'area industriale di Sesto San Giovanni, nel milanese.
In bilico il futuro di 169 persone, a cui è stato proposto il trasferimento nella sede industriale della piemontese Pozzolo Formigaro, in provincia di Alessandria. Immediata la reazione dei lavoratori, che sono entrati in assemblea permanente.
Secondo il gruppo invece la proposta di trasferimento entro la fine dell'anno degli impianti e del personale punta a salvare produzione e occupazione. «Una decisione, quella di trasferirci e di non chiudere - sottolinea il presidente della società Fabrizio Prete - che l'azienda ha preso con grande senso di responsabilità sociale proprio per garantire l'occupazione in un momento di grande crisi per il settore della siderurgia e dell'edilizia industriale, in particolare». Il trasferimento della produzione e dei lavoratori a Pozzolo Formigaro (a quasi 100 km da Milano) sarà effettuato nei prossimi mesi. «Sempre che l'attività -incalza l'azienda - non venga bloccata causando perdita di ordini e clientela».
La situazione comunque resta tesa, con la Fiom che fa sapere che il lavoratori«non hanno alcuna intenzione di subire in silenzio la chiusura della fabbrica e i licenziamenti e alla notizia dell'annuncio aziendale hanno deciso di organizzarsi». à sempre la Fiom Cgil di Milano a sottolineare che lo stabilimento di viale Sarca (nell'ex area industriale a ridosso di Sesto San Giovanni) si trova in una zona «assai gettonata dal punto di vista edilizio». «Dopo aver licenziato i lavoratori di Taranto che operavano nel settore del fotovoltaico e pannelli - continua la nota - il già presidente di Confindustria oggi presidente di Eni -si legge- oggi decide di trasformare la fabbrica milanese in area dismessa».


