IL CINEMA DEI GIUSTI - DOVE POTREBBE FINIRE UNA STORIA D'AMORE INIZIATA NELLA GENOVA DEL G8 FRA DUE RAGAZZI SBANDATI, SE NON IN GALERA? - LA TRISTEZZA DI FONDO DI “COSIMO E NICOLE”, MALGRADO LE SCENE DI SESSO PIUTTOSTO FORTI TRA SCAMARCIO E LA BELLISSIMA FRANCESE CLARA PONSOT, È QUALCOSA DI REALE CHE COGLIE BENE NEL SEGNO UN’INTERA GENERAZIONE CHE NON SA COME CRESCERE NON SOLO NELL’ITALIA, MA NELL’EUROPA DI OGGI….

Marco Giusti per Dagospia

Ah! Una storia d'amore con fuga in Francia. Era tanto che non la sentivamo. Presentato con successo al Festival di Roma, dove ha vinto il premio della sezione Prospettive Italia, "Cosimo e Nicole" di Francesco Amato, alla sua opera seconda, è una bella storia d'amore fra due ragazzi un po' borderline, come si diceva una volta, che non appartengono a nessun ceto sociale.

Si sono conosciuti ai tempi del G8 di Genova e da allora non si sono più lasciati eleggendo Genova come loro città, quasi una città di frontiera per anime vaganti. Lui, Cosimo, un Riccardo Scamarcio che sta diventando grande per questi ruoli, si adatta a fare un po' di tutto. Lei, la francese Clara Ponsot, una vera scoperta, luminosa e bellissima, vive praticamente solo per lui. Si legano, a Genova, a una specie di organizzatore di concerti, interpretato da Paolo Sassanelli, che un po' cialtronescamente, fa lavorare a nero gli extracomunitari.

Quando uno di questi, Souleymane Sow, cade da un'impalcatura e sembra morto, per non aver problemi, Sassanelli e Scamarcio nascondono il corpo in una discarica. Il problema è che Nicole non solo trova quello che hanno fatto orrendo, ma scopre che il ragazzo è ancora vivo e sta all'ospedale. Questo complica la sua storia d'amore con Cosimo, che tiene non poco al suo lavoro come fonico nei concerti organizzati da Sassanelli.

Fin dall'inizio sappiamo che i due finiranno in carcere, visto che è da lì che ognuno dei due racconta la storia, ma non sappiamo esattamente come la storia finirà. Un po' esile nella sceneggiatura, "Cosimo e Nicole" rivela la sua parte migliore proprio nella costruzione e nella credibilità della storia d'amore dei due ragazzi un po' sbandati.

E funzionano benissimo sia l'ambientazione genovese, così triste e poco italiana, sia il fatto che i due si parlino indifferentemente in italiano e in francese, portando il film su un piano diverso e più internazionale del solito film giovanilistico su una generazione allo sbando. Non solo. La tristezza di fondo, malgrado le scene di sesso piuttosto forti, è qualcosa di reale che coglie bene nel segno un'intera generazione che non sa come crescere non solo nell'Italia, ma nell'Europa di oggi.

Rispetto alle storie d'amore tratte dai libri di Moccia prodotte da Cattleya con grande successo molto tempo sembra passato, anche se la presenza proprio di Scamarcio, ancora protagonista di una storia d'amore totale come il vecchio Step ci riporta a quel mondo davvero perduto. In fondo era solo il 2004 e le speranze erano tante.

 

COSIMO E NICOLE COSIMO E NICOLE COSIMO E NICOLE COSIMO E NICOLE COSIMO E NICOLE COSIMO E NICOLE COSIMO E NICOLE

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...