summer of love

COSA E’ RIMASTO DELLA “SUMMER OF LOVE”? L’AMERICA DIVISA DI OGGI NACQUE 50 ANNI FA A SAN FRANCISCO OGGI LA CITTA' CALIFORNIANA È LA CULLA DELLA RIVOLUZIONE DIGITALE: SE I FIGLI DEI FIORI VOLESSERO TORNARE A RESUSCITARE LE LORO PASSIONI, AL MASSIMO POTREBBERO PIANTARE UNA TENDA FUORI CITTÀ – VIDEO

 

Paolo Mastrolilli per la Stampa

 

E da quel momento in poi, la civiltà occidentale come l' avevamo conosciuta smise di esistere. La tentazione di attribuire ad alcuni eventi un valore storico trasformativo è molto diffusa oggi, forse abusata, ma la «Summer of Love» che San Francisco ospitò mezzo secolo fa ha il diritto di rientrare in questa categoria.

 

SUMMER OF LOVESUMMER OF LOVE

Perché la nostra società cambiò davvero in maniera radicale e definitiva, o quanto meno si spaccò come non era mai accaduto prima, piantando i semi di quella frattura culturale che in America non è mai stata sanata, e forse resta all' origine delle divisioni violente che vediamo ancora oggi.

 

L' avvento della «controcultura» era cominciato già da tempo, almeno da quando negli anni Cinquanta gli scrittori della Beat Generation si erano ribellati ai valori della «Greatest Generation», che aveva sconfitto nazismo e fascismo sulle spiagge della Sicilia, la Normandia o Iwo Jima. Poi erano arrivati il Free Speech Movement di Mario Savio a Berkeley, e i «teach in» della Studentes for a Democratic Society, sullo sfondo del movimento per i diritti civili, la March on Washington col discorso «I Have a Dream» di Martin Luther King, le marce di Selma e Montgomery.

 

Il 14 gennaio del 1967 il Golden Gate Park aveva ospitato lo «Human Be-In», in cui il profeta della droga psichedelica Lsd, Timothy Leary, esaltò la folla di hippie col famoso discorso «Turn on, tune in, drop out», ossia accendete il cervello, mettetevi in connessione col mondo che vi circonda, e abbandonate tutte le cose inutili che la società tradizionale vi ha abituati a considerare importanti. Nel frattempo la guerra in Vietnam faceva il resto, provocando la reazione dei giovani costretti a combattere, immortalata poi nel film Hair.

SUMMER OF LOVESUMMER OF LOVE

 

L' esplosione della frattura culturale e generazionale era matura, a quando arrivò l' estate migliaia di ragazzi confluirono sul quartiere di San Francisco all' incrocio tra le strade Haight e Ashbury, guidati dal Council for the Summer of Love. I Grateful Dead abitavano tutti insieme in una casa di questa zona degradata, e tenevano concerti improvvisati con altri gruppi tipo Jefferson Airplane, Who, Jimi Hendrix Experience, Big Brother and the Holding Company con Janis Joplin, oppure eventi come la Fantasy Fair.

 

Il movimento dei Digger aveva aperto i Free Store, dove ci si scambiava la merce senza usare i soldi, e per chi stava male c' erano le Free Clinic dove ti curavano gratis. Sesso, droga e rock and roll, dunque, ma anche la curiosità di esplorare nuove dimensioni dell' essere umano, in contrapposizione al concreto sogno americano vissuto dai propri genitori. Parteciparono almeno centomila ragazzi, e il fenomeno si allargò al resto del paese. A New York l' epicentro divenne l' East Village, con gli scontri al parco di Tompkins Square quando la polizia cercò di abbassare il volume della musica nei concerti, o l' assalto di Abbie Hoffman alla borsa di Wall Street. Il 6 ottobre del 1967 gli organizzatori decisero di tenere un funerale, per decretare la fine della Summer of Love.

 

SUMMER OF LOVESUMMER OF LOVE

Il messaggio voleva essere che il movimento era diventato nazionale e globale, e quindi la scintilla di San Francisco si doveva considerare esaurita. Non spenta, però. Quindi chi voleva mobilitarsi poteva e doveva farlo, senza venire in California, ma diffondendo il verbo della contestazione nella sua comunità. Infatti seguirono le rivolte alla Convention democratica del 1968, il concerto di Woodstock nel 1969, le proteste contro il Vietnam che culminarono nella drammatica sparatoria alla Kent State University nel 1970, il Watergate.

 

Oggi San Francisco è diventata la culla della rivoluzione digitale, e affittare una casa di due stanze nel ricercatissimo quartiere di Haight-Ashbury costa almeno cinquemila dollari al mese. Qualche concerto ricorderà il cinquantesimo anniversario della Summer of Love, ma se i figli dei fiori volessero tornare a resuscitare le loro passioni, al massimo potrebbero piantare una tenda fuori città.

 

Qui però, cioè dalla fine, comincia la parte più rilevante della commemorazione, per chi magari all' epoca non era neppure nato. Basti pensare, ad esempio, che Hillary e Bill Clinton si fidanzarono facendo campagna elettorale per McGovern contro Nixon nelle presidenziali del 1972, oppure che Bernie Sanders comprò la sua fattoria in Vermont per 2.500 dollari, proprio quando scappò verso nord dai disordini di New York. Nel 1964, invece, Donald Trump si era diplomato alla New York Military Academy, era entrato alla Wharton School di economia, e aveva evitato la leva per il Vietnam.

 

joan baez a trafalgar squarejoan baez a trafalgar square

In altre parole passati i figli dei fiori, esaurite le scorte di Lsd, morti alcuni dei musicisti della Summer of Love, la vera eredità rimasta è la spaccatura culturale che ancora oggi divide l' America. I figli rifiutarono il modello dei padri, come spesso accade ma con più violenza, e cambiarono la società, dal modo di costruire le proprie famiglie a come vivere la sessualità.

 

haight ashbury in 1967haight ashbury in 1967

Ad esempio la rivolta dello Stonewall Inn al Greenwich Village, che molti vedono come l' inizio del fenomeno che ha portato oggi alla legalizzazione dei matrimoni gay, avvenne proprio nel giugno del 1969. L' intero movimento liberal americano di oggi, che ha rialzato la testa proprio con la campagna presidenziale di Sanders, affonda le radici in questa epoca, anche se magari i ragazzi che lo sostenevano neppure lo sanno. Molte idee originate allora sono oggi parte scontata della nostra vita, ma molte sono ancora rigettate da una metà della popolazione, e non solo quella che si è rifugiata nella promessa di Trump di rifare grande l' America, cioè riportarla indietro nel tempo. Dunque quella spaccatura culturale non è stata sanata, e decide ancora la direzione del Paese.

SUMMER OF LOVESUMMER OF LOVE

 

the who 1967the who 1967san francisco 1967san francisco 1967eric clapton a union streeteric clapton a union streethells angels a san franciscohells angels a san franciscohuman be in 1967 human be in 1967  il quartiere haight ashbury il quartiere haight ashburysummer of love san franciscosummer of love san franciscoballi al golden gate parkballi al golden gate parkjefferson airplane 1967jefferson airplane 1967hendrix a panhandle parkhendrix a panhandle parkgrateful dead housegrateful dead house

 

Ultimi Dagoreport

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO