christopher reeve

È UN UCCELLO? È UN AEREO? NO, È… CHRISTOPHER REEVE - AL SUNDANCE FILM FESTIVAL ARRIVA "SUPER/ MAN: THE CHRISTOPHER REEVE STORY", IL DOCUMENTARIO SULL'ATTORE, FAMOSO PER AVER INTERPRETATO IL SUPEREROE DELLA DC COMICS NEGLI ANNI '80, E LA SUA VITA PRIMA E DOPO LA TRAGICA CADUTA DA CAVALLO NEL 1995 CHE LO RESE PARALIZZATO DALLE SPALLE IN GIÙ - IL TRAUMA DELLA SEPARAZIONE DEI GENITORI, IL RAPPORTO COMPLICATO CON IL PADRE E L'AMICIZIA CON ROBIN WILLIAMS: NEL FILM, L'ATTRICE GLENN CLOSE RIVELA: "HO SEMPRE PENSATO CHE SE CHRIS FOSSE STATO ANCORA IN GIRO, ROBIN SAREBBE ANCORA VIVO…”

1. CHRISTOPHER REEVE QUEL DESTINO TRAGICO CHE BEFFÒ SUPERMAN

Estratto dell'articolo di Massimo Basile per “la Repubblica”

 

christopher reeve superman 2

Christopher Reeve non ha interpretato Superman. È stato Superman nella vita reale, era circondato da supereroi e adesso ne abbiamo la prova: è Super/ Man: The Christopher Reeve story, il docufilm presentato al Sundance Film Festival e girato da Ian Bonhôte e Peter Ettedgui. […] Il doc è un tributo a Reeve, alla sua voglia di andare avanti, ma anche la celebrazione di amici non meno straordinari.

christopher reeve 1

 

La storia affronta tutta la vita dell’attore, dalla nascita nel 1952 a New York al primo trauma, la separazione dei genitori quando lui aveva quattro anni, al rapporto tormentato con il padre […] Il cuore della storia è in quel prima e dopo l’incidente che avrebbe cambiato tutto, paradigma universale dell’uomo, un giorno superman e un attimo dopo preda della paura del vuoto, o vuoto stesso.

 

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Era il 27 maggio 1995: Reeve era una star, aveva interpretato Superman in due film, volto squadrato e corpo statuario, immagine perfetta del supereroe. Stava partecipando a una competizione equestre in Virginia quando, poco prima di un ostacolo, il cavallo si era fermato e lui era stato disarcionato, cadendo sul collo. Come racconta uno dei figli nel film, fosse atterrato sul collo due centimetri più su, sarebbe morto. Due centimetri più sotto, si sarebbe rialzato. Restò paralizzato dalle spalle in giù e costretto a usare il respiratore fino alla morte, avvenuta il 10 ottobre 2004, per un’infezione polmonare. L’attore e regista aveva 52 anni.

 

christopher reeve e la moglie dana 2

In questo prima e dopo si innestano le sue riflessioni e le figure di chi gli voleva bene. Come Robin Williams, l’amico dai tempi dei corsi di recitazione alla Juilliard School, a cui fa da contraltare il padre di Reeve, […] Il dopo è pieno di Williams, il caotico amico, quello che un giorno, quando Reeve aveva detto con un filo di voce «forse dovreste lasciarmi morire», lui aveva risposto rallegrandosi. E la seconda moglie, Dana Morosini, che al risveglio dopo l’incidente gli aveva detto, stringendogli il volto tra le mani: «Sei ancora tu, e io ti amo». Non lo ha abbandonato mai, morendo diciotto mesi dopo la sua scomparsa. Si può dire che anche in questo caso la vita sia stata meravigliosa? A vedere il docufilm viene da rispondere di sì, merito dei supereroi che lo popolano e che, ci ricorda il film, potrebbero essere attorno a noi, anche se non ce ne accorgiamo.

 

2. ‘SUPER/MAN’, AL SUNDANCE LA STORIA DI CHRISTOPHER REEVE

christopher reeve 2

Estratto da www.cinecittanews.it

 

Nel 2024 ricorrono i 20 anni dalla morte di Christopher Reeve, primo indimenticabile Superman del cinema. Al Sundance Film Festival, in programma nello Utah fino a domenica 28 gennaio, è stato presentato il documentario dal titolo Super/Man: The Christopher Reeve Story, commovente racconto in due parti della vita dell’attore newyorkese. […]

robin williams christopher reeve 1

 

“Christopher Reeve ha rappresentato una parte iconica della nostra cultura – hanno spiegato i due registi introducendo il film al Sundance – ma più conoscevamo la sua vita dopo l’incidente più emergeva la sua dimensione di straordinario essere umano anche per il suo lavoro con la fondazione”. […]

 

In Super/Man: The Christopher Reeve Story spazio anche all’amicizia con l’attore Robin Williams, compagno di stanza e di studi negli anni alla Julliard School. Sul The Washington Post la giornalista Jada Yuan ha raccontato le reazioni della sala all’anteprima del documentario, accolto da applausi emozionati e qualche lacrima commossa. “Ho sempre pensato che se Chris fosse stato ancora in giro – dice Glenn Close nel film – Robin (Williams) sarebbe ancora vivo”.

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