EDITORIA IN ALLEGRIA – REUTERS E LAPRESSE SI ALLEANO E NULLA SARÀ PIÙ COME PRIMA – CHE FARÀ L’AP, CHE NON PUÒ RESTARE IN LAPRESSE CON L’ARRIVO DEL SUO CONCORRENTE REUTERS? – LE RICADUTE SU ANSA, AGI E TMNEWS
DAGONEWS
Mentre la crisi dell’editoria miete le sue vittime, l’ultima l’Unità, nessuno sa o si finge di non sapere che la Reuters all’inizio del 2014 non ha rinnovato i contratti con Ansa, ma ora il gioco si fa ancora piu’ interessante.
A Dagospia risulta che nel mese di settembre la Reuters e LaPresse si presenteranno assieme alleate in tutte le aree e lo faranno in pompa magna con tanto di conferenza stampa. ( stanno girando già da 10 giorni gli inviti di LaPresse senza svelare il contenuto della conferenza stampa).
Questo spiazza tutti sul mercato dei giornali e delle agenzie perché di fatto LaPresse e Reuters insieme sono una macchina da guerra: mai in Italia si era formato un pool cosi forte su tutte le aree testi, foto e video.
Ma la domanda è: dove va AP? Dopo aver dato il benservito 4 anni fa ad Abete, togliendogli non solo il contratto ma anche il marchio Apcom (certo Abete rispose agli americani Apcom non è il marchio Ap ma sta per Agenzia Per Comunicazioni, come al solito si arrampicò sui vetri e cosi in pochi mesi spari il loro nome prima di fare una guerra con gli americani) ora è impossibile che resteranno in LaPresse con l’arrivo del loro primo competitor Reuters e allora che faranno ricominceranno da soli?
Oppure andranno da Ansa da dove si potrà contrastare il potere di Reuters e LaPresse? Sembra veramente difficile perché chi dovrebbe dare il permesso o autorizzazione ad un operazione del genere dovrebbero essere i soci dell’Ansa cioè i giornali stessi in grande crisi che difficilmente autorizzerebbero i vertici di Ansa a fare un investimento di milioni di euro in un momento cosi. E allora cosa succederà? Magari Ap tornerà da Abete che ha appena fuso la sua Tmnews con Asca, o andrà all’Agi dove rientrerà in un programma più ampio?