eros ramazzotti

“SONO QUASI NONNO MA A 60 ANNI SOGNO ANCORA DI DIVENTARE PADRE” – EROS RAMAZZOTTI SI RACCONTA IN UNA BOMBASTICA INTERVISTA A ALBERTO DANDOLO SU "OGGI" – L’INFANZIA “WILD” AI BORDI DI PERIFERIA, LE VACANZE A TORVAIANICA, IL RAPPORTO CON LE SUE EX MICHELLE HUNZIKER E MARICA PELLEGRINELLI: “HO SEMPRE AVUTO STORIE LUNGHE MA QUALCHE CAZZATA L’HO FATTA” – E POI SANREMO, IL “GOBBO BIRICHINO” DURANTE IL DUETTO CON ULTIMO, IL CALCIO, IL TIFO PER LA JUVE ("MA IL NAPOLI MI DIVERTE")  E IL SUO DOLORE PIU’ GRANDE - VIDEO

 

Estratto dell’intervista di Alberto Dandolo per “Oggi”

 

 

COPERTINA OGGI - 23-30 FEBBRAIO 2023

Sono le 9 del mattino di un giorno di febbraio. Lui è di ritorno dalla scuola dove, come un padre tra tanti padri, ha accompagnato il suo figlio più piccolo, Gabrio, 7 anni.

 

Eros Ramazzotti, 59 anni, oltre 70 milioni di dischi venduti in tutto il mondo in oltre 40 anni di carriera, tre figli e due matrimoni alle spalle; il primo con Michelle Hunziker, madre di Aurora, e poi con Marica Pellegrinelli che gli ha donato Raffaela Maria, 11 anni, e appunto Gabrio Tullio.

 

Eros ci riceve nella sua casa in Franciacorta di ritorno da Lisbona, in cui ha fatto il tutto esaurito alla storica Altice Arena, nella 19a delle 77 tappe del suo tour mondiale Battito infinito, partito nell’ottobre scorso infiammando letteralmente le principali città delle due Americhe e che ora è sbarcato in Europa (a marzo sarà in Italia).

ultimo eros ramazzotti 1

 

(…)

 

È rimasto un “ragazzo di periferia” pur esportando l’italianità oltre confine.

 

«Il nostro è il Paese più bello del mondo. Cerco di onorarlo nell’unico modo che conosco: con la musica. E senza l’italianità, la periferia che mi porto dentro, non sarei oggi l’uomo che sono».

michelle hunziker eros ramazzotti

 

(..)

 

Che figlio è stato?

«Un po’ agitato, infatti il mio primo disco fu Cuori agitati. Non sapevo cosa fare da giovane se non il musicista. È sempre stata la mia passione».

 

E i suoi come presero questa sua passione?

«Sono stato sempre appoggiato da mio padre. Lui era un artista e mio nonno addirittura un cantante bravissimo, un chitarrista stornellatore».

 

eros ramazzotti marica pellegrinelli

Insomma, una questione di Dna.

«Sì, una questione di sangue. Sa, noi siamo originari dei Castelli romani e non potrò mai dimenticare sin da piccolo le nottate passate a cantare. Accompagnavo mio padre ai Castelli e queste erano le mie vacanze, dalla periferia andavamo lì a fare quello che di più bello c’era da fare: cantare e suonare. Al massimo andavo ogni tanto al mare, all’inizio a Ostia e poi fisso a Torvaianica. Per me era il paradiso. Ci alzavamo alle 5 del mattino, alle 7 eravamo al mare e alle 4 del pomeriggio smontavamo tutto e tornavamo a casa. Queste sono state le mie vacanze fino ai 17 anni. Poi sono andato a vivere a Milano».

eros ramazzotti

 

Lei che padre è?

«Ho cominciato un po’ tardi, prima non avrei avuto il tempo necessario per stare dietro a una situazione così importante come i figli. E, comunque, deve chiederlo ad Aurora che padre sono».

 

Ora, grazie ad Aurora, diventerà pure nonno.

«Eh sì, tra un mese, è un maschietto ma non so ancora che nome gli daranno (pare sarà chiamato Nicolò, ndr). Le scelte dei figli sono sacre».

 

(...)

 

È sempre difficile preservare i rapporti d’amore con le ex compagne; lei come ha fatto?

«Ho sempre avuto storie lunghe, non sono mai stato frivolo quando ho avuto in corso una relazione. Quando sono stato solo magari sì, qualche cazzata l’ho fatta, come tutti no? Ma sempre nei limiti. Io sono così, in amore ancora di più».

 

(…)

 

Quanti chili perde a ogni concerto?

michelle hunziker eros ramazzotti

«Ogni volta c’è uno sforzo psicofisico bestiale. Io faccio 5-6 chilometri sul palco ogni volta, li conto con l’orologio. Negli ultimi anni poi mi concedo anche di più al pubblico, all’inizio ero più freddo, distaccato e concentrato. Poi ho capito che era più giusto andare in mezzo alla gente. Non avere barriere con chi ti ama».

 

Lei però ha scelto di vivere in campagna, isolato.

eros ramazzotti

«Sono nato nel quartiere di San Giovanni, a Roma, ma ho vissuto in periferia. E la periferia era una borgata con il prato e la strada, non c’era nient’altro. C’era Cinecittà vicino, dove giravano i film. Vivevamo molto wild, molto liberi. Questo l’ho riportato anche nella mia vita quando ho avuto la possibilità di scegliere. L’importante per me è sempre stato vivere fuori dalla città, sereno e tranquillo. Per questo sto fuori Brescia, in Franciacorta».

 

E la passione per i cavalli?

«Per gli animali in generale, ero un canaro e adesso sono pure un gattaro, ho sette gatti: Elvis, Zorba, Tina, Mia, Panna Cotta, Ariel e Alaska. Quando trent’anni fa ho avuto la possibilità di comprare un cavallo ho iniziato a cavalcare all’italiana, poi all’americana perché è più rilassante».

eros ramazzotti

 

E lo sport? Fa anche arti marziali.

«Sì, Kyokushinkai (uno stile di Karate, ndr). Ho iniziato dopo che mi ruppi una spalla e iniziai a fare fisioterapia con Luigi Passamonte che è cintura nera di Kyokushinkai, e dopo i pesi ho iniziato anch’io quest’avventura. È un’esperienza quasi mistica, che ti cambia la vita, ti migliora, ti rafforza. Mi aiuta anche a livello psicologico».

 

Lo consigliò pure alla sua ex moglie Michelle Hunziker, vero?

«Sì, Michelle è arrivata a prendere due cinture, lei è una vera macchina da guerra sotto quest’aspetto. Il Karate ti dà l’equilibrio necessario per affrontare lo stress della vita. Michelle ha un carattere forte».

 

Anche la sua seconda moglie Marica Pellegrinelli non sembra una persona fragile.

«Sì, è una macchina da guerra anche lei. E poi è bergamasca, è dei monti, quindi molto tosta».

 

Lo era anche sua madre?

«Sì. Le confesso che la sua perdita per me è stato il dolore più grande. Mi ha lasciato più di vent’anni fa, era il periodo anche della mia separazione da Michelle, tanti problemi… Quando si è attraversati dal dolore vero si rischia di perdere la lucidità».

 

Che cosa o chi l’ha aiutata?

eros ramazzotti ultimo

«Ho trovato sempre in me stesso la forza. Ma sono diventato forte solo perché ho imparato a essere debole. Poi nel tempo ho inteso che bisogna anche avere la maturità di affidarsi a chi ha gli strumenti umani e professionali per sostenere la tua crescita. Io sono stato fortunato, ho trovato ad esempio sul mio cammino Gaetano Puglisi (suo manager, ndr) che mi ha restituito la voglia di progettare e intraprendere nuove sfide».

 

(...)

 

Oltre alla musica, quali sono le altre sue passioni?

«Avere la possibilità di rilassarsi, di concentrarsi, di fare movimento, lo sport… Sono stato un calciatore fallito, grande appassionato del calcio e tifoso juventino perché lo era mio padre e me l’ha trasmesso. Sono e rimango juventino ma amo il calcio giocato con passione e professionalità e vedere il Napoli di oggi mi diverte: complimenti».

 

Complimenti anche a lei per l’esibizione con Ultimo a Sanremo.

«Un grande affetto è quello che mi lega a Niccolò, Ultimo, da tempi non sospetti. Lo considero un vero artista. Mi ha molto emozionato risalire su quel palco. Lì da dove tutto è iniziato».

eros ramazzotti

 

Che mi dice del “gobbo birichino” a Sanremo che non l’ha supportata durante l’esibizione ?

«Cose che possono capitare. Ho preso in giro i miei tecnici perché facciamo 100 date ed è sempre tutto perfetto e l’unica volta che abbiamo un problema succede sul palco che dopo 30 anni ancora mi mette agitazione. Pace, succede, siamo esseri umani».

 

E a Sanremo in gara ci tornerebbe?

«Ipotesi molto remota, è un tritacarne, ti massacra. Non dimentico mai però che Sanremo è stato il trampolino di lancio e non posso che essere legato fortemente a questo evento».

 

(…)

 

Ha fatto anche tanti duetti con artisti internazionali da Ricky Martin, Anastacia, Tina Turner… Chi tra questi le ha scaldato di più il cuore?

«Hanno avuto tutti un ruolo fondamentale nella mia crescita. Ma il rapporto umano e artistico che conserverò come il ricordo più bello è quello con Tina Turner. Una vera star e una donna che ha attraversato la vita con la forza di una vera leonessa».

eros ramazzotti a domenica in 3

 

In futuro, se dovesse trovare la donna giusta, diventerebbe di nuovo papà?

«Beh, che ne sappiamo? Non mi interessa quel che pensa la gente. Se uno si innamora fa quel che sente. Quando troverò la mia anima gemella, perché escludere a priori una nuova paternità? E io infatti non la escludo».

 

In una recente intervista ha fatto intendere che ha un nuovo amore. È vero?

«Mi avvalgo della facoltà di non rispondere».

 

eros ramazzotti

C’è in lei “un’emozione per sempre”?

«Sì, veder crescere i figli educati in un mondo come questo, che riescano a inserirsi nella società coi piedi giusti, con la testa giusta, perché il mondo è difficile: l’emozione più grande sarà questa. Vedere i miei figli, anche i più piccoli, avere un futuro migliore di questo presente».

 

E che cosa altro si augura per i suoi figli?

«Che riescano sempre a guardarsi allo specchio a testa alta. E che si amino. Solo così si va avanti, se uno non si ama fa molta fatica. E l’amore per se stessi non può prescindere dal rispetto che si deve alla natura. La Terra non è nostra e va salvaguardata. Abitarla è un privilegio e un onere».

 

 

 

 

gigi d alessio eros ramazzottigigi d alessio eros ramazzotti 2fiorello eros ramazzottieros ramazzotti michelle hunzikermonica bellucci eros ramazzotti 2eros ramazzottieros ramazzotti michelle hunziker bacioeros ramazzottieros ramazzotti EROS E AURORA RAMAZZOTTIeros ramazzotti a domenica in 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?