francesco farinetti oscar

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - SULLA “REPUBBLICA”, FRANCESCO FARINETTI, FIGLIO DI OSCAR, L’IMPRENDITORE CHE HA CREATO EATALY, AFFERMA: ‘MOLTO PRIMA DELL’EFFETTO GRETA CI SIAMO CONCENTRATI NON SOLO SU QUELLO CHE ENTRA NEL NOSTRO CORPO, MA ANCHE SU QUELLO CHE ESCE’. TUTTO DEVE ESSERE BELLO, GIUSTO, PULITO E DURATURO”. LA MERDA È DIVENTATA UN’ARTE DI FAMIGLIA GRADEVOLE, ETICA, IGIENICA ED ETERNA?

francesco e oscar farinetti

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

Sulla Repubblica, Michele Brambilla intervista Oscar Farinetti, l’imprenditore che ha creato Eataly e Green Pea, e il figlio di questi, Francesco. Il quale afferma: «Molto prima dell’effetto Greta ci siamo concentrati non solo su quello che entra nel nostro corpo, ma anche su quello che esce. Tutto deve essere bello, giusto, pulito e duraturo». La merda è diventata un’arte di famiglia gradevole, etica, igienica ed eterna?

 

•••

strage ustica 7

Nel Tg5 delle 13, Guido Del Turco rievoca «la sciagura di Ustica», accaduta il 27 giugno 1980, quando un aereo della Itavia, decollato da Bologna e diretto a Palermo, precipitò in mare: morirono tutti gli 81 passeggeri.

 

«Di lì in poi una fitta rete di misteri», dice Del Turco, «che diedero il titolo a un celebre articolo sul Corriere della Sera del giornalista Andrea Purgatori, “Il muro di gomma”, che fu anche il titolo di un film di Dino Risi».

 

strage ustica 9

Ora, a parte che il Corriere della Sera è sempre stato dei suoi editori, e non del giornalista Purgatori, il film in questione, uscito nel 1991, è del regista Marco Risi, figlio di Dino, l’indimenticabile cineasta che girò Poveri ma belli (1957), Il mattatore e Il vedovo (1959), Una vita difficile (1961), Il sorpasso (1962), I mostri (1963), Straziami, ma di baci saziami (1968), In nome del popolo italiano (1971), Profumo di donna (1974). Dino Risi fu premiato a Venezia nel 2002 con il Leone d’oro alla carriera.

 

•••

andrea purgatori foto di bacco (2)

Sul sito di Domani, Valeria Costa cita Caro diario di Nanni Moretti, uscito sugli schermi nel 1993, ambientato a Stromboli, e scrive: «Nel film Antonio Neiwiller interpretava un sindaco visionario e megalomane, propositore dei progetti più assurdi, le cui aspirazioni venivano sempre frustrate dagli isolani che “non collaboravano”.

 

Riccardo Gullo, l’attuale sindaco di sei delle sette isole Eolie – Salina ha un sindaco a parte – è invece ostacolato per il motivo opposto». A dire il vero l’isola di Salina, la seconda delle Eolie per estensione, di sindaci ne ha tre, essendo suddivisa in tre Comuni: Leni, Malfa e Santa Marina Salina.

 

•••

LAERTE PAPPALARDO SELVAGGIA LUCARELLI

Dal Corriere della Sera: «Adriano Pappalardo e la moglie Lisa Giovagnoli, compagna di una vita, si sono conosciuti nei primi anni Settanta e poi si sono sposati nel 2010. Hanno un figlio, Laerte, che dal 2007 al 2007 è stato il marito della giornalista Selvaggia Lucarelli». Matrimonio lampo. Che c’entrasse la personalità della momentanea consorte?

 

•••

«Landini dice no anche al rincaro dell’assegno», titola Libero, riferendosi a una presa di posizione del segretario generale della Cgil «proprio quando i pensionati stanno per ricevere gli aumenti previsti dall’ultima manovra».

 

Libero, rincaro fuori luogo

Definire in quel modo un aumento dell’assegno pensionistico è del tutto incongruo: rincaro, per la lingua è italiana, è l’«aumento di prezzo di merci o generi vari: il rincaro della benzina; rincaro della vita, aumento del costo della vita» (Lo Zingarelli 2024).

 

•••

Incipit di un articolo a firma di Manuel Orazi, pubblicato dal Foglio sotto il titolo «La sera andavamo in via Rovani»: «L’autobiografia di una nazione può passare anche per la storia di una via cittadina e del suo contesto che non è solo fisico, ma fantasmatico.

 

villa borletti villa berlusconi via rovani milano

Via Rovani è tornata alla ribalta dopo i funerali di Silvio Berlusconi perché negli anni 70 il Cav. decise di fare irruzione nel centro di Milano in grande stile, alla sua maniera. Via Rovani 2, dunque, tra il ponte che porta alla Triennale e al Parco Sempione e via Leopardi, altra via molto signorile, parallela alla ferrovia e quindi alla stazione Cadorna».

 

Ci paiono fantasmatici soprattutto i riferimenti alla toponomastica, a dispetto della loro apparente accuratezza. Berlusconi acquistò in via Rovani la villa un tempo appartenuta alla famiglia Borletti (La Rinascente, Upim, Filature e tessiture riunite, Filatura lombarda, spolette per proiettili, orologi e tachimetri Veglia, macchine per cucire).

 

villa borletti villa berlusconi via rovani milano

L’edificio si trova in un quadrilatero delimitato dalle vie Rovani, Leopardi, Venti Settembre e Monti, quindi non ha nulla a che vedere con il cavalcavia ferroviario e la Triennale: a nord di via Leopardi vi sono soltanto binari e prati.

 

•••

Sulla Repubblica, un articolo di Emanuele Lauria dedicato a Mario Sechi, il capufficio stampa di Palazzo Chigi che ha divorziato dal premier Giorgia Meloni in meno di quattro mesi, termina con il seguente periodo: «Di certo, l’ex direttore dell’Agi va via senza parlare.

MARIO SECHI ANGELUCCI LIBERO – POSTER MACONDO

 

E non smentendo neppure le notizie sull’attrito con lo staff di Meloni. Una pagina sta per chiudersi. E con clamore inversamente proporzionale al breve tempo di permanenza in carica di colui che avrebbe dovuto essere, e non è stato, l’artefice di una svolta nella comunicazione di Palazzo Chigi. di Filippo Ceccarelli». Che c’entra Ceccarelli? È il suggeritore occulto?

 

•••

Titolo dal sito del Corriere della Sera, edizione di Torino: «Festival dell’Economia di Torino, Visco (Bankitalia): “Marchionne diceva che l’auto elettrica era al di là da venire. E ora siamo ai margini”». Più che ai margini, diremmo che siamo nell’altro mondo: la locuzione prepositiva corretta è di là da venire (detto di cosa incerta o che deve avvenire in un futuro molto lontano).

mario sechi parla con claudio descalzi

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…