“FABIO FAZIO? NON MI HA NEMMENO RISPOSTO” – MASSIMO GILETTI TORNA SU RAI1 PER UN EVENTO PER I 70 ANNI DEL SERVIZIO PUBBLICO E RIFILA SUBITO UNA STOCCATA AL COLLEGA CHE AVEVA INVITATO ALLO SPECIALONE: “SONO AMAREGGIATO E PERPLESSO” – E A CHI GLI CHIEDE COSA FARÀ IN RAI BUTTA LA PALLA IN AVANTI: “HO UN PAIO DI PROGETTI E POI IL MIO FUTURO SI DECIDERÀ A MAGGIO-GIUGNO, CI SONO DEI RINNOVI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IN MEZZO…”
Estratto dell'articolo di Antonella Baccaro per www.corriere.it
Massimo Giletti torna in Rai, mercoledì prossimo, in prima serata, sulla rete ammiraglia, con “la tv fa 70”: un evento per il 70° compleanno della televisione che ne racconterà la storia attraverso i suoi miti viventi e no. Ma il rientro di Giletti in Rai è ben altro. E’ il segno della Rai che verrà, come testimonia la presenza in prima fila, in conferenza stampa, del direttore generale Giampaolo Rossi. Giletti sarà per questa Rai l’Anti-Fazio. Lo si capisce dalla stoccata che il conduttore dà al suo collega, approdato al Nove, che non ha nemmeno risposto all’invito a partecipare al compleanno della tv “Sono amareggiato e perplesso” commenta.
[...] a chi gli chiede se vede un futuro da dirigente, non lo esclude, ridendo. “Sono un artigiano della tv” precisa. “Che farò in Rai? Ho un paio di progetti (altre serate-evento, ndr) e poi il mio futuro si deciderà a maggio-giugno, ci sono dei rinnovi del consiglio di amministrazione in mezzo” chiosa, mostrando consapevolezza del momento politico. “Sono in prova - autoironizza - ma se Salvini mi passa la 104 (pensione di invalidità, ndr) vado in pensione: si sta bene”.
[...] Sulla chiusura dell’esperienza con la7, dichiara: “Io penso di non avere fatto niente di male. Non è stata una chiusura semplice, c’è stata un’operazione giudiziaria, c’è in corso un processo, il tempo aiuta a chiarire”. Quanto alla Rai, “io ho fatto 26 anni qua dentro e non sono andato via per scelta: sono stato accompagnato alla porta”.
In futuro non si vede a contendere lo spazio a Bruno Vespa: “È difficile fare tv per chi non fa la tv liturgica. Ho grande rispetto della liturgia ma trovo che bisogna avere un po’ di coraggio, non ho mai creduto ad una verità unica (…), difficile che diano a me un programma (Porta a Porta, ndr) che deve essere liturgico”. [...] “In futuro non so che farò: l’importante è avere offerte…e io ne ho”.