
EGOLATRIA, ROUND 4 - FACCI REPLICA A SELVAGGIA: “SUI MIEI SUPPOSTI ‘TENTATIVI’ DI ABUSARE DI LEI, CONSERVO L'INTERO CARTEGGIO EMAIL (DA LEI INIZIATO NEL MARZO 2003) IN CUI MI TAMPINAVA, MI SPEDIVA IL SUO NUMERO, MANDAVA SUE FOTO IN COSTUME. E UNA SERA SI PRESENTÒ A CASA MIA E…”
SELVAGGIA LUCARELLI E FILIPPO FACCI
Lettera di Filippo Facci a Dagospia
Caro Dago, mi faccio violenza (tanta) e rettifico due cose circa la carovana di cazzate scritte dalla Premiata Portineria Lucarelli (Selvaggia).
1) Non è stata mia collega a Libero, in quanto io sono giornalista e lei non ha mai passato l'esame;
2) Quanto ai miei supposti «tentativi» di abusare di lei, conservo ancora l'intero carteggio email (da lei iniziato nel marzo 2003) in cui mi tampinava, mi spediva il suo numero, mandava sue foto in costume alle Maldive, spediva contratti, chiedeva prefazioni, specificava che secondo sua madre dovevamo fidanzarci.
SELVAGGIA LUCARELLI E FILIPPO FACCI
Una sera si presentò a casa mia e mi cucinò gli spaghetti, anzi, ecco la sola citazione testuale che mi permetto, una sua mail del 5 ottobre 2003, ore 16:26: «Tu non mi hai mai corteggiata. Ci siamo visti una volta sola perchè io ero a Milano e perchè mi sono presentata a casa tua. E ho fatto anche il caffè con la moka gigante».
Scusa, Dago, se sono sceso così in basso: per scrivere della Lucarelli non c'è altro modo.
Filippo Facci