lino e rosanna banfi 5

FRESCO LINO – ROSANNA BANFI RACCONTA SUO PADRE: “MI FECE NASCERE LUI. NON C' ERA TEMPO PER ANDARE IN OSPEDALE. COMBINO’ UN CASINO PERCHE’ BUTTO’ LA PLACENTA NEL GABINETTO – LE COMMEDIE SEXY? MI VANTAVO TANTISSIMO CON GLI AMICI - E OGGI? È IN SIMBIOSI CON LO SMARTPHONE COME UN 14ENNE - QUELLA VOLTA CHE MI INSEGUI’ IN STRADA IN PIGIAMA E CIABATTE''… - VIDEO

 

Elvira Serra per il Corriere della Sera

 

LINO BANFI E LA FIGLIA ROSANNALINO BANFI E LA FIGLIA ROSANNA

Quando sono nati i figli, prima Virginia, poi Pietro, in sala parto c' era anche suo padre. «Fu per entrambi cesareo. Mio marito Fabio era dietro di me, papà davanti, accanto al medico. È appassionato di chirurgia, me lo ha trasmesso: lui si guardava le videocassette con le operazioni, io guardo i video su Facebook. Per Pietro gli avevano dato un camice che gli stava stretto, rimase immobile tutto il tempo con le braccia ingessate... Ha visto i miei figli prima di me».

rosanna e lino banfirosanna e lino banfi

 

La scelta di questa condivisione non è del tutto bizzarra. In fondo Pasquale Zagaria, in arte Lino Banfi, il 10 aprile 1963 aveva fatto nascere con le sue mani Rosanna (dopo è arrivato Walter). Lei, seduta a un tavolino della Orecchietteria vicino piazza Cavour che aprirà a settembre a Roma, la racconta così: «Non c' era tempo per l' ospedale, eravamo a Pianosa di Puglia. Chiamarono al volo un' ostetrica molto anziana di Trieste che era lì in vacanza, io pesavo cinque chili e lei non ce la faceva. Ci pensò papà, e ha fatto un casino, perché poi ha buttato la placenta nel gabinetto e ha intasato il bagno!».

 

Gli occhi luminosi, l' orgoglio e la paura per la nuova avventura imprenditoriale che porta il marchio paterno già nel murale all' ingresso che lo ritrae con una schiumarola in mano, Rosanna Zagaria racconta di un papà privato meno allegro di quanto possa far pensare il personaggio pubblico. «È sempre stato molto serio e severissimo. Certe "pizze" ho preso, quando rientravo a casa tardi. Una volta avevamo litigato, sempre per dei ragazzi, era ora di cena, e mi ha tirato un ceffone.

lino banfilino banfi

 

Allora sono scappata di casa e lui mi ha inseguita per strada in ciabatte e pigiama, con mamma in balcone che gli gridava di tornare indietro perché lo vedevano tutti: era già famoso». Quando gli disse, per esempio, che lei e Fabio Leoni volevano sposarsi, li spiazzò domandando perché non convivevano prima. «Detto da lui era incredibile. Comunque è riuscito a chiedermi di non baciare Fabio sull' altare. Poi il pomeriggio, quando siamo partiti per il viaggio di nozze, gli è venuta la febbre!».

 

Tutta l' epoca della commedia sexy la ricorda senza imbarazzi. «In casa tenevo una pila delle foto di scena con le attrici con cui mio padre recitava, mi vantavo moltissimo con i miei amici».

Di quegli anni salva senza dubbio almeno tre titoli: « Il brigadiere Pasquale Zagaria , L' esorciccio e Spaghetti a mezzanotte : erano girati con pochi mezzi e facevano ridere davvero». Fanno parte dell' infanzia i film di Totò guardati insieme sul divano e gli incontri di boxe notturni: «Una volta aspettammo svegli fino a tardissimo e poi l' incontro durò un minuto e mezzo. Che delusione».

lino banfilino banfi

 

Le vacanze più divertenti restano quelle a Torvaianica, con gli zii. «Eravamo tantissimi, aggiungevamo i letti per poterci stare tutti. Facevamo certe cocomerate... Papà è patito dei frutti di mare e quando in spiaggia passava il venditore delle telline ne prendeva sempre secchiate». A parte le questioni sui fidanzati, Rosanna riconosce di essere stata sempre accontentata. «A 18-19 anni chiesi per Natale una pelliccia di volpe linciata. "Costa troppo", fu la risposta. Poi me la trovai sotto l' albero avvolta nella carta di giornale. Devo confessare di aver smesso di usarla l' anno dopo, il pelo assomigliava tanto a quello del nostro husky biondo...».

 

LINO BANFI E LA FIGLIA ROSANNALINO BANFI E LA FIGLIA ROSANNA

Declina con bonarietà i difetti del padre. «Il più grande è il pessimismo. Una sua massima è: "Tra un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto io lo vedo rotto per terra! Per non parlare di quando si lamenta di non essere mai andato in barca o a sciare: mica fa parte della sua indole!».

 

Il pregio più grande, invece, è la generosità. «Lo è in tutti i sensi, sia con i colleghi sia con chi ha bisogno. Lascia molto spazio ai più giovani, non è di quelli che protestano se non gli fai l' inquadratura...». La generosità si vede anche nei piccoli gesti quotidiani. «Stamattina si è fatto consegnare l' acqua a casa, alle 7.30. E siccome l' ascensore non funzionava e quel povero fattorino aveva dovuto fare tutto a piedi, papà voleva dargli la mancia. Ma lui non l' ha voluta e gli ha chiesto una foto: mio padre in mutande e canotta...».

NADIA CASSINI E LINO BANFINADIA CASSINI E LINO BANFI

 

È Rosanna ad aggiornare la pagina Facebook del papà, per la gioia dei fan di Nonno Libero.

«Da un anno, però, è capace di cercarsi da solo le cose che lo riguardano su Google. Gli abbiamo regalato per gli 80 anni un iPhone 7 Plus e lui se lo porta anche in bagno! Lo usa per scrivere messaggi su WhatsApp, per leggere, gira con questo telefonino in mano neanche fosse un quattordicenne».

 

L' ultimo ricordo è indiretto. «Papà me lo racconta sempre, ero piccola. Al Sistina c' era un Festival di avanspettacolo, con Totò, Sophia Loren e altri grandi. Lui era un principiante. Ma alla passerella finale, dal loggione dove ero con mamma si sentì la mia voce stridula: papàààààà, papààààà! Lo avevo riconosciuto» .

JERRY CALA E LINO BANFIJERRY CALA E LINO BANFIlino banfi con carlo vanzina foto andrea arrigalino banfi con carlo vanzina foto andrea arrigaLINO BANFI AL BAR DELLO SPORTLINO BANFI AL BAR DELLO SPORTBANFI UN MEDICO IN FAMIGLIABANFI UN MEDICO IN FAMIGLIABANFI FERILLIBANFI FERILLImara venier e renzo arbore agli 80 anni di banfimara venier e renzo arbore agli 80 anni di banfibanfi tra virginia raggi e mara venierbanfi tra virginia raggi e mara venierbanfi  e arbore  9banfi e arbore 9LINO BANFI E BARBARA BOUCHETLINO BANFI E BARBARA BOUCHETlino banfi saluta pippo baudolino banfi saluta pippo baudolino banfi checco zalone nunziantelino banfi checco zalone nunzianteBANFIBANFIlino banfi  renzo arbore  carlo giuffrelino banfi renzo arbore carlo giuffrelino banfi (2)lino banfi (2)lino banfi premiatolino banfi premiatolino banfilino banfiLINO BANFILINO BANFIlino banfilino banfiBANFIBANFImara venier lino banfimara venier lino banfirossana e lino banfirossana e lino banfilino banfi, vittorio cecchi gori, neri parenti foto andrea arrigalino banfi, vittorio cecchi gori, neri parenti foto andrea arriga

 

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…