PARIGI VAL BENE UNA MISS - LA FRANCIA METTE AL BANDO I CONCORSI DI BELLEZZA PER BAMBINE (MEGLIO FARLE CRESCERE A DISNEY CHANNEL COME MILEY CYRUS)

Anais Ginori per "La Repubblica"

Per alcuni è solo un gioco innocente, mentre per altri è un pericoloso sfruttamento del corpo di bambine. Qualcuno addirittura scomoda Nabokov nello scrutare le tante, seducenti Lolite che mai come oggi sono pronte a sfilare con tacchi a spillo, pance nude, scollatissime minigonne e tanga.

Il Senato ha approvato ieri una legge durissima contro i concorsi di bellezza di bambine. Secondo la nuova normativa, queste sfilate non potranno più essere organizzate e chi trasgredisce rischia tre anni di carcere e una multa fino a 30mila euro.

È la prima volta che un paese europeo vara un testo così severo contro quella che viene definita "ipersessualizzazione" delle bimbe. La legge contro le "Mini Miss" sotto ai 16 anni è stata presentata dall'ex ministro della destra, Chantal Jouanno, tra molte polemiche.

Alcuni esperti sostengono infatti che si tratti di una misura troppo restrittiva. Persino i socialisti si sono divisi sul voto. Il ministro delle Pari Opportunità, Najat Vallaud-Belkacem, ha proposto un emendamento per ridurre le sanzioni. Ma alla fine la normativa è stata varata così com'era stata concepita oltre un anno fa, nel marzo 2012, quando all'Eliseo sedeva ancora Nicolas Sarkozy.

«Non lasciamo credere alle nostre figlie che, sin dalla più tenera età, conti solo l'apparenza », ha spiegato Jouanno, esultando sul suo profilo Twitter appena la legge è stata approvata: 196 voti favorevoli e 146 contrari. L'ex ministro aveva proposto di adottare sanzioni anche contro le agenzie di modelle che utilizzano bambine discinte per servizi fotografici e pubblicità, ma su questa battaglia non è stata seguita dalla maggioranza dei parlamentari.

Jouanno ha citato la copertina di Vogue di qualche anno fa con una piccola di 10 anni che posava con vertiginosi tacchi a spillo. Un gesto forse candido e divertente che molte madri hanno visto fare alle loro figlie in casa, ma che diventa più ambiguo se avviene per scopi commerciali. Jouanno parla di una tendenza «porno chic» nell'immagine delle preadolescenti che si starebbe diffondendo nei media. Il dibattito è aperto.

Ora il voto tocca ai deputati dell'Assemblea. Il testo potrebbe essere ammorbito rispetto alla versione iniziale e non dovrebbe bloccare un concorso di "Mini Miss" che si terrà a Parigi nei prossimi giorni: una quarantina di concorrenti tra i 7 e i 12 anni. Un business nel quale si mischiano sogni di gloria e biechi affari. «Non lasciamo che l'interesse commerciale prevalga su quello sociale», ha commentato Jouanno.

Il testo francese non si occupa di un'altra parte del problema: quella di genitori che, come raccontava già il film Bellissima di Luchino Visconti, sono pronti a fare di tutto per trasformare le loro figlie in piccole dive.

 

miss francia bambine Baby miss Francia Baby miss Francia concorsi vietati x

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…