giallini schiavone

DOMANI E’ UN ALTRO GIALLINI: "HO RISCHIATO LA VITA DUE VOLTE, COSI’ ORA FACCIO QUELLO CHE MI PARE. MA NON SO' BONO, SONO UN FIUME IN PIENA - C' È UN CERTO CULTO NON VOLUTO DELLA MIA STORIA, TRA CLAUDIO CALIGARI, LE MOTO, LA PERIFERIA. MI FA SORRIDERE.." - SULLA MOGLIE PERSA NEL 2011 PER UN’EMORRAGIA CEREBRALE: "INIZIO AD ANDARE AL CIMITERO SOLO ADESSO. ANCORA NON POSSO CREDERE CHE STIA LÌ. QUEL DOLORE NON L'HO ESORCIZZATO. VAGLIELO A SPIEGA' A DUE RAGAZZINI CHE AVEVANO 12 E 5 ANNI…" - IL TRAILER DEL FILM “DOMANI E’ UN ALTRO GIORNO”

 

Elisabetta Esposito per la Gazzetta dello Sport

giallini mastandrea

C' è un mondo dietro a quegli occhi che diventano fessure ogni volta che ride o che parla di qualcosa che lo preoccupa. È così per i personaggi che interpreta, è così anche nella vita, quella vera, quella in cui Marco Giallini ha da sempre voluto immergersi fino a volte a perdersi. Da giovedì lo rivedremo al cinema in Domani è un altro giorno di Simone Spada, accanto a Valerio Mastandrea. Il ruolo è di quelli tosti: Giallini è Giuliano, un uomo che sceglie di non combattere più contro il tumore ai polmoni che lo sta consumando e affronta un viaggio di quattro giorni per dire addio a quello che più lo tiene legato a questo mondo, per rendere la morte meno spaventosa.

 

Dunque, si ride e si piange?

«Sì, è davvero un grande film, uno dei migliori che io abbia mai fatto. È una storia di amicizia, di amore, di cose dalle quali non si può sfuggire e che si cerca di esorcizzare. Qui Giuliano esorcizza la paura della morte ridendo e scherzando, cercando di non crederci, sdrammatizzando l' ineluttabile».

 

Quanto è importante per lei l' amicizia?

«Amicizia e amore per me sono sullo stesso piano. Del resto l' amore stesso è molto soggettivo. Mio padre non sapeva neanche dove andassi a scuola, ma teneva la luce del comodino accesa fino a quando non rientravo a casa. Per me, questo è amore».

giallini

 

E lei, come lo esprime?

«Lo dico. Lo dico ai miei figli e loro lo dicono a me».

Non è così frequente, soprattutto negli uomini.

«Lo so, ma ho capito a mie spese che bisogna parlare senza tenersi nulla dentro, perché poi ci si ritrova con i rimpianti delle cose non dette e ci fanno stare male tutta la vita».

Ha perso sua moglie nel 2011 per un' emorragia cerebrale.

 

Come ha tentato di esorcizzare quel dolore?

giallini

«Quello che è successo, così improvvisamente poi, non si esorcizza. Puoi solo provare a rimuoverlo. So che può sembrare brutto, ma inizio ad andare al cimitero solo adesso.

Ancora non posso credere che stia lì. No, non l' ho esorcizzato. Vaglielo a spiega' a due ragazzini che avevano 12 e 5 anni Per fortuna ho dei figli di un' intelligenza estrema, hanno preso tutto dalla madre».

 

Anche lei ha rischiato la vita.

«Almeno due volte, dopo un incidente in moto ero più di là che di qua. Quindi sì, purtroppo so bene cosa sia la morte, e anche per questo vivo la vita in assoluta libertà, facendo quello che mi pare e dicendo tutto quello che penso, anche quando dovrei stare zitto... Ma non so' bono , sono un fiume in piena».

 

marco giallini (1)

Presto inizierete a girare la terza stagione di "Rocco Schiavone". Quale ruolo crede le abbia davvero cambiato la carriera?

GIALLINI ROCCO SCHIAVONE

«Sono molti, è stato come se a un certo punto avessi deciso di diventare più visibile. Ma mai credevo così tanto La gente mi vuole bene, forse perché prima di diventare popolare avevo fatto i miei bei 32-33 film. Ho raggiunto il successo mattoncino dopo mattoncino e questo mi viene riconosciuto. Per strada mi fermano e dicono "sei un mito", delle volte tremano. C' è un certo, piccolo, culto non voluto della mia storia, tra Claudio Caligari, le moto, la periferia Mi fa sorridere, ma sono contento».

giallinianna ferzetti marco giallini

 

marco giallini (2)marco giallini (2)GIALLINI GASSMANgassmann gialliniGIALLINI ROCCO SCHIAVONEMARCO GIALLINImarco giallini saluta andrea delogu

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…