gianna nannini

IL FEMMINISMO SECONDO GIANNA NANNINI: ‘CI SI RIUNIVA TRA AMICHE, SI PARLAVA DI SESSUALITÀ, DI DOVE FARSI TOCCARE. MA QUANDO FINSI DI MASTURBARMI SUL PALCO MIO PADRE MI OBBLIGO' A CAMBIARMI IL COGNOME. PER UN PO’ FUI PATRIZIA NANNI’ - ‘MIA FIGLIA A 54 ANNI? IL CORPO È MIO, LA SCELTA PURE’

Fiamma Tinelli per ‘Oggi’ - www.oggi.it

 

gianna nannini  8gianna nannini 8

Gianna, parte prima. Verona, 14 maggio. Gianna Nannini è attesa sul palco dell’Arena. Serata speciale: canterà le hit di una vita accompagnata dalla Bohemian Symphony Orchestra. Un’ora prima dello show comincia a diluviare. Piove a secchiate, fa un freddo cane, ma sulle gradinate 10 mila impermeabili colorati gridano: Gian-na, Gian-na. Il concerto inizia con l’orchestra che suona la 5ª sinfonia di Beethoven. All’Arena, sotto la tempesta. Pelle d’oca.

 

gianna nannini  7gianna nannini 7

Gian-na, Gian-na. Gianna non si vede. È in un angolo in fondo al palco, immobile. Sembra titubare. Poi la chitarra attacca il riff di America, lei si scuote e corre dentro. E l’Arena esplode.

Gianna, parte seconda. Giorni dopo, nel suo studio di Milano. Gianna Nannini, chiodo rosso e capelli arruffati, è seduta accanto a una dozzina di dischi di platino e si preoccupa, gentile, che qualcuno mi abbia offerto un caffè.

 

Mi tolga una curiosità: a cosa pensava prima di uscire sul palco?

«Facevo il mio rito, una pratica di Qi Gong che serve a centrare l’energia. L’ho imparata in Cina. Che salire lì sopra ’un è mica facile, sa?».

 

Ancora oggi?

«Sono timida, io».

 

gianna nannini  6gianna nannini 6

Il primo concerto importante?

«Il Rock Palast in Germania. Non avevo chiuso occhio e per stare comoda m’ero comprata le scarpe da ginnastica sbagliate. Sembravo una papera».

 

Cantava Morta per autoprocurato aborto. Roba allegra.

«Erano i tempi delle lotte per i diritti delle donne, c’era tanto da dire».

 

Militante?

«Più autocoscienza che piazza. Ci si riuniva fra amiche, si parlava per ore di sessualità, di dove farsi toccare, di cosa ci sarebbe piaciuto provare».

 

Fingeva di masturbarsi sul palco.

«Mio padre scrisse a Mara Maionchi, che mi produceva, e le ingiunse di togliermi il cognome. Per un po’ andai a giro come Patrizia Nanni».

gianna nannini  5gianna nannini 5

 

E pensare che a 14 anni le piaceva Massimo Ranieri.

«Gli facevo la posta in albergo, a Viareggio. Una volta sono anche riuscita a portarlo in moto, sgasavo e cantavo Rose rosse per te, ho comprato staseraaa».

 

Lei è una romantica, lo ammetta. Si emoziona spesso?

«Scherza? Io piango sempre. Perché m’incazzo, per un film».

 

Il primo bacio a una ragazza francese.

gianna nannini  4gianna nannini 4

«No, il primo a un ragazzo spagnolo. Ma poi arrivò anche la francese, mi chiese un bacio e glielo diedi».

 

 E com’è, baciare una donna?

«È più etereo».

 

 Non si è fatta mancare nulla. Ha pure insultato un poliziotto e si è fatta tre giorni di galera.

«Ero in Grecia con un’amica. Era notte, tutt’e due ciucche di retzina. Ci fermano due agenti, l’aria da duri. Mi scappa un vaffa... e penso: tanto questi mica lo capiscono, l’italiano. “Oltraggio a pubblico ufficiale”, via, in cella».

 

gianna nannini  3gianna nannini 3

Come finì?

«Mi fece scarcerare Dimitri, un avvocato bellissimo. Ma era roba dell’altra vita, prima dell’83».

 

Perché, che è successo nell’83?

«Sono rinata, infatti ora ho 33 anni... (ride). Ma è una storia lunga».

 

Cioè?

«Ho vissuto una crisi terribile, non sapevo più chi ero. Quando mi sono ripresa ero un’altra, una bambina. Non bevevo più nemmeno caffè, solo latte».

 

E ora?

«Ora lo bevo. A 33 anni sono grande».

 

gianna nannini  2gianna nannini 2

 La rinascita le fece bene, Fotoromanza fece il botto. «Quest’amore è una camera a gas» era una storia andata male?

«No, non scrivo quasi mai pensando a qualcosa di mio. Prenda Sei nell’anima: tutti a pensare che fosse dedicata a chissà chi, invece la scrissi mentre in studio c’era un muratore che lavorava. Lo guardai e mi venne: sei nell’anima-aa. Così. Aveva fatto da antenna».

 

 Prego?

gianna nannini con penelopegianna nannini con penelope

«L’antenna è una persona che catalizza l’ispirazione. Magari guardo il fornaio e mi fa da antenna, oppure parlo con lei e mi fa da antenna. Capisce?».

 

Più o meno. L’amore è una buona antenna?

«(sospira) L’amore è difficile che duri. Credo più nell’amicizia, quella solida, vera, che dura una vita. L’amore fra due persone rischia spesso di finire in un conflitto».

 

 E l’amore per Penelope?

«Be’, quello è amore puro. Quando ti nasce una figlia cambia tutto».

 

gianna  nannini con penelopegianna nannini con penelope

Com’è, Penelope?

«È simpatica, fa schiantare dalle risate. Mi piglia per il culo».

 

Tipo?

«Di solito mi chiama mamma. Ma ogni tanto mi chiama giannanannini, tutto attaccato. Va dalla gente e dice: mia mamma è giannanannini, rockstar. Penelope è un dono».

 

Un dono a sorpresa?

gianna  nannini  con penelopegianna nannini con penelope

«Prima di lei avevo avuto tre aborti spontanei. Dopo l’ultimo mi ero detta, vabbè, ciao, ’un ce la farò mai, ci avevo quasi rinunciato. Si vede che doveva arrivare proprio Penny».

 

Lei aveva 54 anni. È stata molto criticata per questa gravidanza.

«Ma il mio corpo è mio. Sono libera di decidere cosa voglio fare del mio corpo, o no? L’ho fatta, è bellissima, è una gioia. E poi Penelope non è mia figlia, è la figlia. Amata da tutti, libera. E a volte, un po’ comandina».

 

Che vuol dire “comandina”?

«Che le piace fare la maestra, che vuol dire la sua. Ai concerti, per esempio, se posso la porto con me, non voglio che sia gelosa della mia musica. Lei viene, sta dietro le quinte, controlla i microfoni, corregge le coriste, sa tutto. D’altronde ha sentito gli archi in studio ad Abbey Road per tre dischi, di cui uno in pancia. E poi Penelope è l’incarnazione della femminilità, anche la mia».

 

L’ho vista, dietro le quinte. Capelli lunghi, fiocchi, scarpe rosa.

gianna   nannini  con penelopegianna nannini con penelope

«Le piacciono i vestiti da femmina. Sceglie da sola, mi fa: “ma no questo, mamma, quello!”. Ha gusto».

 

Lei, un vestito, mai?

«Una volta, per la mia opera Pia De’ Tolomei, mi hanno messo i tacchi. E io ero in crisi: occome ci si va su’ tacchi? Allora ho preso lezioni».

 

Di tacchi?

NANNINI 2NANNINI 2

«In dieci prove ho capito come si fa. Perché per camminare sui tacchi bisogna muovere bene le anche, vede?».

 

(Gianna si alza e incede per la stanza ancheggiando in modo vistoso, in scarpe da tennis e jeans strappati. La sua assistente, seduta vicino a noi, scuote la testa rassegnata: «Gianna, lascia perdere...»).

 

«Eh, vede, ’un c’è nulla da fare. Ma allora è meglio se resto come sono io, no? Anche perché se no toglierei il lavoro alle altre donne».

 

Ai tacchi ci penserà Penelope. Una figlia unica, avuta tardi...

«Tarda sarà lei» (ride).

 

NANNININANNINI

...come si fa a non crescerla in una bolla?

«Le faccio fare tutto. È già autonoma, indipendente. Ma non mi piace parlare di mia figlia senza il suo consenso».

 

E le regole?

 franca sozzani, gianna nannini, eva herzigova e beatrice borromeo franca sozzani, gianna nannini, eva herzigova e beatrice borromeo

«Quelle che servono. Mi sono arrabbiata un paio di volte e l’ho messa in punizione, ma andava a sedersi sulla seggiolina e pensava fosse un gioco. Un genitore deve capire qual è il confine, su cosa puoi cedere e cosa, invece, serve a proteggere. Su alcune cose mantengo principi ferrei, altre voglio che sia lei a scoprirle. Tanto lo so che questa fra dieci anni fa quello che vuole».

 

Cosa dirà a Penelope, quando avrà vent’anni?

«Sii sempre te stessa e non dipendere da nessuno».

 

Lei c’è riuscita, a essere se stessa?

«Sì. Decisamente sì».

 

 

gianna nannini al bano    gianna nannini al bano pistoletto gianna nannini porta biancapistoletto gianna nannini porta biancagianna nannini    8gianna nannini 8gianna nannini    9gianna nannini 9gianna nannini    6gianna nannini 6gianna nannini    5gianna nannini 5gianna nannini    7gianna nannini 7gianna nannini gianna nannini fedez gianna nanninifedez gianna nanninigianna nannini al banogianna nannini al bano

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…