
GIOVENTU’ BRUCIATA (DALLE FOTO)! - ALLA ALEXIA FOUNDATION VINCONO GLI SCATTI DELLE GANG LATINOAMERICANE, SEGUITI DA QUELLI DEI RAGAZZI CHIUSI NEL MANICOMIO IN ANGOLA, DELLE ADOLESCENTI IRANIANE E DEI TRANSGENDER IN BANGLADESH
La Alexia Foundation dal 1991 promuove il potere del fotogiornalismo di dare voce a chi non ce l'ha. Quest'anno il premio è andato a Sebastián Liste per il progetto che investiga sulla nuova violenza in America Latina (in parte commissionato proprio da "Time") con le immagini di imberbi sicari a Caracas, famiglie brasiliane sfrattate che vivono in una ex fabbrica di cioccolato e i funerali di un giovane membro di una gang brasiliana.
Gli scatti sono anche degli altri classificati, Pau Coll Sánchez, che mostra le atroci condizioni di vita nelle prigioni di Ciudad Barrios e La Esperanza, dove i detenuti hanno vendi minuti d'aria al giorno, e Stephen Dupont, che ritrae i pazienti del Centro di Igiene Mentale in Angola.
Nella categoria studenti ha vinto Mehran Hamrahi, che ha ritratto la quotidianità della gioventù iraniana, tra discoteche e bar dove alle donne è concesso fumare.




