2020quarantenagiusti1108 laura antonelli simona

IL DIVANO DEI GIUSTI – LE COSE SI FANNO CALDE DOPO LA MEZZANOTTE. ALLE 00,35 SU CIELO APPARE IL RARISSIMO “SIMONA”, VERSIONE ITALO-BELGA DE “L’HISTOIRE DE L’OEIL” DI GEORGES BATAILLE DIRETTA DAL NON DOTATISSIMO PATRIC LONGCHAMPS CON, UDITE UDITE, LA NOSTRA LAURA ANTONELLI NEL SUO MASSIMO SPLENDORE. CONSIDERATO NOIOSO OLTRE OGNI LIMITE E TROPPO AUTORIALE, CONFESSO DI NON AVERLO MAI VISTO PERCHÉ VIETATISSIMO AL TEMPO. MA L’ANTONELLI VA VISTA SEMPRE

 

Marco Giusti per Dagospia

 

brutti sporchi e cattivi 2

Che vediamo oggi? “Chi se li prende i poveri? I ricchi se li prende il padre eterno. I poveri se li prende il diavolo” diceva Sergio Citti. Mi torna in mente Citti quando ci fu un po’ di polemica sul film di Ettore Scola “Brutti, sporchi e cattivi”, che va in onda stasera alle 23, 15 su La7.

 

Perché i poveri di Scola non erano solo brutti, sporchi, cattivi, ma anche rissosi, violenti, brutali, disonesti, bugiardi, ladri, immorali, incestuosi. Ma per Citti il problema era aver costruito la baraccopoli dell’orrendo Giacinto, il capofamiglia Nino Manfredi, che impone prima la sua amante, Maria Luisa Santella, poi cerca di difendere violentemente il milione dell’indennizzo per la perdita di un occhio sul lavoro dall’avidità dei suoi familiari, vicino al Cupolone.

 

brutti sporchi e cattivi 6

“Io la cupola non ce l’avrei messa, perché sembra quasi un voler dare la colpa a qualcuno,,, Mentre invece, se ci sono i poveri, il Papa non ne ha colpa”. Certo, Citti era una cosa, e Scola ne era un’altra, del tutto diversa. Realismo pasoliniano contro commedia all’italiana più o meno riletta in chiave ideologica. Con attori, a cominciare da Nino Manfredi, che magari strafà, ma qui è grandissimo nel suo orrore.

 

lino banfi il commissario lo gatto

A differenza dei poveri di Citti, i poveri di Scola, esattamente come la sua scenografia “finta” ricostruita dove le ultime baraccopoli erano scomparse negli anni ’50, erano poveri non realistici, ma da cinema romano, interpretati dai caratteristi e dagli attori che vedevamo di solito nelle commedie e nei film di genere.

 

Franco Anniballi, che poi finì male con un colpo alla testa, Beryl Cunningham, già moglie di Piero Vivarelli, l’ho vista pochi anni fa, parla coi morti…, Ennio Antonelli il celebre Manzotin come oste, Adriana Russo…

il commissario lo gatto

 

Ma Ettore Garofalo lo ricordiamo tutti per essere stato il figlio di Anna Magnani in “Mamma Roma”, e quello ci riportava dritti a Citti e Pasolini. E lì il confronto, ahimé, lo dobbiamo fare, anche non volendolo fare.

 

Ma il film di Scola, anche per i fan del cinema di genere, è un specie di capolavoro. Certo, poi scopri che più o meno alla stessa ora su Rete 4 passa “il commissario lo Gatto” di Dino Risi, scritto assieme a Enrico Vanzina, con Lino Banfi, Maurizio Ferrini, Maurizio Micheli e Isabel Roussinova.

 

Lo adoro. L’ho sempre adorato, perché era un film libero e scatenato. Anche politicamente, quando era meglio stare zitti. E non ebbe alcun successo. Ma lo portai a Venezia per la rassegna “La situazione comica” con Lino Banfi presente.

 

il commissario lo gatto

 

E’ un giallo, visto che si cerca la bella scomparsa Isabel Roussinova, e si scoprirà poi che era scomparsa nel letto del Presidente del Consiglio, cioè Bettino Craxi, e non poteva quindi farsi trovare e dire che era viva. Lo Gatto, finito in un’isoletta sperdita della Sicilia per aver chiesto un alibi a Sua Santità, indaga assieme al fido brigadiere Crivelli di Maurizio Ferrini, “Lavorando gomito a gomito col commissario Lo Gatto ho cominciato a capire il significato della parola carisma!”.

 

laura antonelli in simona 3

Funzionano tutti, da Micheli giornalista zoppa che parla in pugliese, a Galeazzo Benti come barone Tricò, a Armando Marra barbiere del paese, a Isabel Roussinova mai così nuda, a Licinia Lentini pazza di Ferrini. Avviso che passa anche, sempre in seconda serata, Iris alle 23, 20, il grande western di John Sturges, che regista che era…, “La frustata” con Richard Widmark, Donna Reed, John McIntire, Rai Tre alle 23, 45 propone il documentario “Normal”, diretto da Adele Tulli, figlia di Serena Dandini, premiato al Festival Lovers di Torino.

 

laura antonelli in simona 5

Le cose si fanno più calde dopo la mezzanotte. Lì appare alle 00,35 su Cielo, il rarissimo “Simona”, versione italo-belga de “L’histoire de l’oeil” di Georges Bataille diretta dal non dotatissimo Patric Longchamps con, udite udite, la nostra Laura Antonelli nel suo massimo splendore, Patrick Magee, Raf Vallone e Maurizio Degli Esposti. Considerato noioso oltre ogni limite e troppo autoriale, confesso di non averlo mai visto eprché vietatissimo al tempo. Ma l’Antonelli va vista sempre.

 

 

il labirinto del fauno 2

Rai Movie alle 00, 50 presenta invece il mio film preferito di Guillermo Del Toro, “Il labirinto del fauno”, prodotto dai fratelli Almodovar con Ivana Baquero, Sergi Lopez, Maribel Verdù e Doug Jones come il Fauno. E’ un horror storico che racconta a modo suo la Guerra Civile spagnola attraverso i sogni (ma sono davvero sogni?) della piccola protagonista che si ritrova schiava di una terribile situazione con i franchisti dilaganti e cattivissimi.

 

johnny depp l’uomo che pianse 2

Confesso che mi piace anche molto il mélo storico “L’uomo che pianse” di Sally Potter con Christina Ricci alla ricerca del padre ebreo perduto, Cate Blanchett come la sua migliore amica, Johnny Depp come bellissimo zingaro a cavallo. Il film ha un suo curioso fascino da jewish movie anni ’40 assolutamente originale. Ma oggi Christina Ricci non è più la star che era qualche anno fa.

 

 

greta scacchi la donna della luna

Ricordo che a Venezia era piuttosto insopportabile, mentre Cate Blanchett era deliziosa e disponibilissima alle interviste. A notte fonda, Cine 34 alle 3, 40, passa il raro primo film di Vito Zagarrio, pupillo di Lino Micciché, allora boss del Festival di Pesaro e improtante docente universitario, “La donna della luna”, avventure sicule di Greta Scacchi. Il film, ahimé, non stava in piedi, ma la Scacchi era meravigliosa.

 

christina ricci johnny depp l’uomo che pianse

Come se non bastasse alle 4, 20 Iris presenta “Le quattro verità”, film ad episodi tratti dalle favole di De La Fontaine, diretti da Luis Garcia Berlanga, Hervé Bromberger, René Clair e Alessandro Blasetti. Grande cast: Anna Karina, Charles Aznavour, Leslie Caron, Michel Serrault, Hardy Kruger, ma anche i nostri Monica Vitti, Sylca Koscina e Gianrico Tedeschi.

brutti sporchi e cattivi 8

 

Importante perché nel suo episodio, “La lepre e la tartaruga”, Blasetti scopre la grande vena comica di Monica Vitti. Guardate come si presenta a Sylva Koscina: «Lei è l’amante del barone Serpieri? Io sono la moglie, molto lieta.».

 

animal kingdom

Rarissimo vederlo integralmente. Scordavo. Alle 21 e qualcosa imperdibile su Rai Movie “Animal Kingdom” di David Michod, capolavoro australiano del neo-noir internazionale dove troviamo attori meravigliosi come Ben Mendelsohn, Joel Edgerton, Jacie Weaver, Guy Pearce. Esploderanno tutti dopo questo film.

 

 

le idi di marzo

Ma è notevole anche, Rai 5 alle 21, 15, “Le idi di marzo” di George Clooney, dramma politico molto ben scritto e interpretato con Ryan Gosling, Paul Giamatti, George Clooneym Marisa Tomei e Evan Rachel Wood. E poi, certo, c’è “Il secondo tragico Fantozzi” di Luciano Salce con Paolo Villaggio, Gigi Reder, addirittura Antonino Faà Di Bruno.

 

il secondo tragico fantozzi la corazzata potemkin

 

 

 

 

E’ quello di Fantozzi in vacanza in montagna dalla Contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare e, soprattutto, dell’urlo liberatorio “La Corazzata Potemkin è una cagata pazzesca!” che al tempo portò una seria discussione sulle pagine de “L’Unità”: “Gioca coi fanti, ma lascia stare i santi!”.

 

 

 

 

Fantozzi verrà punito con l’umiliazione di ripetere per gli impiegati la sequenza della scalinata. Una notte presentai “La corazzata Potemkin” assieme a Villaggio di fronte a Castel Sant’Angelo…

 

johnny depp l’uomo che piansele quattro verita'la donna della luna 1brutti sporchi e cattivi 1laura antonelli in simona brutti sporchi e cattivi 3l’uomo che pianse il secondo tragico fantozzi 1ryan gosling le idi di marzo il secondo tragico fantozzi 2le idi di marzo 1il labirinto del fauno 3brutti sporchi e cattivi 4brutti sporchi e cattivi. 7isabel russinova il commissario lo gatto il secondo tragico fantozzi 4laura antonelli in simona marisa tomei ryan gosling le idi di marzo laura antonelli nuda in simona 3laura antonelli nuda in simona 1brutti sporchi e cattivilaura antonelli in simona 4laura antonelli nuda in simonail commissario lo gatto brutti sporchi e cattivi 9brutti sporchi e cattivi.5laura antonelli in simona 2il secondo tragico fantozzila donna della luna

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…