enrico lucci realiti

LA DURA ''REALITI'' DEGLI ASCOLTI - IL PROGRAMMA DI LUCCI HA DEBUTTATO CON IL 2,5%? GRASSO: ''È DIVENTATO LA PARODIA DI SE STESSO'' - ''LIBERO'': ''ASIA ARGENTO PESSIMA, IL PROGRAMMA FA UN DECIMO DEGLI ASCOLTI DI QUELLO CHE VORREBBE PRENDERE IN GIRO (LA D'URSO). È IL CORTOCIRCUITO DELLA RAI2 DI FRECCERO: VORREBBE PARLARE AL POPOLO SOVRANISTA, MA FINISCE PER RIVOLGERSI A SALOTTI BUONI, MAGARI PURE RADICAL-CHIC'' (VIDEO)

 

 

 

1 - «REALITI», PROGRAMMA CHE DIVENTA INVOLONTARIA PARODIA DI SE STESSO

Aldo Grasso per il “Corriere della sera

 

realiti enrico lucci 3

Speriamo che questa prima puntata di Realiti sia solo un numero zero, ancora da registrare, altrimenti la delusione sarebbe forte, molto forte. La trasmissione è tutta da calibrare, non soltanto nei tempi (è insensato finire all' una di notte) ma soprattutto negli intenti. A furia di volere essere intelligenti sulle cose idiote si finisce per fare solo del moralismo: se non sei Susan Sontag, nella fatale sintesi tra il convento e il cabaret, vince la tecnica del trivio e della furbizia, null' altro.

 

Enrico Lucci è molto bravo, ma lo è quando fa Enrico Lucci, quando compie azioni di straniamento che ci permettono di vedere sotto una luce nuova lo stantio che abbiamo sotto gli occhi, quando con il suo linguaggio stralunato ci spalanca un universo fantastico. In Realiti compie lo stesso errore fatto da Chiambretti: sono personaggi da strada, non da studio.

 

realiti enrico lucci 1

E infatti il programma è un coacervo, un «mostro» a più teste dove generi diversi si accavallano confusamente: un po' di Chiambretti, appunto, un po' del Bonolis di Ciao Darwin , un po' di Iene (l' inchiesta di Mauro Casciani è un bell' esempio del fondamentalismo vegano, della violenza di chi si sente moralmente superiore agli altri), un po' di vecchia Rai3, un po' di tratto di mandria, il segno dominante della tv di oggi.

 

L' idea di far rivaleggiare in un immateriale reality o talent concorrenti presi dal nostro misero star system (da Salvini a Di Maio, da Marco Carta a Fedez) non è male, ma lo sforzo parodico finisce lì, e il programma diventa involontaria parodia di se stesso. Per non parlare della giuria: il rapper napoletano Luchè (che in realtà lavora nel business della ristorazione con locali a Londra e a New York; ma come si fa a credere a un personaggio così imprudente?), ad Asia Argento (attrice stremata dal ripetersi insulso dei tempi), allo scrittore Aurelio Picca, sospettato di tintura. Realiti è un privilegio da anemici.

 

 

 

 

2 - PRECIPITA IL VALORE DELL' ARGENTO

Gianluca Veneziani per “Libero quotidiano

 

E la parodia diventò parodia della parodia. E guardandola non riuscivi più a capire dove finisse la realtà e cominciasse la finzione, dove finisse il reality e cominciasse Realiti. Il nuovo programma di RaiDue chiamato proprio così, Realiti, andato in onda due giorni fa e condotto da Enrico Lucci, si proponeva come una satira su talent, reality e talk show, un' irrisione in toni fintamente seriosi di quel minestrone di televoti, ospitate di lusso, interviste esclusive, giure di qualità che fanno il successo dei programmi mainstream e insieme determinano uno scadimento della nostra tv.

 

Il problema tuttavia è che Realiti non andava fino in fondo nella sua intenzione, non era del tutto parodico, ma mescolava satira e denuncia, alto e basso, discussioni comiche sul nulla cosmico a dichiarazioni e inchieste impegnate.

realiti enrico lucci 2

 

EFFETTO DISTORSIVO

E tu spettatore, magari non addentrato nei meccanismi dei programmi di gossip, faticavi a capire se i protagonisti ci fossero o ci facessero, se fosse tutto uno scherzo o ci fosse un fondo di verità. L' effetto era distorsivo in quanto, come faceva giustamente notare tvblog.it, non puoi mettere insieme elogi al fumo e alla figa con omaggi alle figure di Falcone e Borsellino.

 

Si potrebbe obiettare che è lo spirito e il senso etimologico della satira essere, come dicevano i latini, satura lanx, ossia «piatto misto». Ma qui il pastiche di generi risultava soltanto un pasticcio. E infatti gli ascolti punivano il programma che, nonostante la prima serata e la durata notevole (più di tre ore), restava inchiodato a un misero 2,5% di share con 428mila spettatori. Per capirci, facevano meglio pure il film Troy su Rete 4 (932mila spettatori), e Revenant - Redivivo su Tv8 (456mila spettatori).

 

Alla base dell' insuccesso di Realiti, al di là della formula, c' erano anche i protagonisti di questa pantomima, cioè quel mix malriuscito tra pseudo-giurati che fingevano di prendersi sul serio e ospiti seriosi come Francesco Emilio Borrelli - consigliere regionale, picchiato da parcheggiatori abusivi - che non si capiva cosa ci azzeccassero in quel contesto di cazzeggio.

 

Tra tutti spiccava in negativo Asia Argento, nel ruolo di caricatura di se stessa, visto che interpretava la parte della giurata di un reality, ma che, lungi dal far ridere, sembrava cogliere l' occasione per togliersi sassolini dalle scarpe, come quando diceva di Fedez: «Mi sembrava più intelligente quando lo conoscevo, prima di essere cacciata da quel programma (X Factor, ndr)».

 

REALITI SCIO LELE MORA EMILIO FEDE ENRICO LUCCI CON MASCHERA DI BERLUSCONI

Dopo che già se li era tolti nei confronti del nostro giornale: «È una rivalsa contro voi di Libero», aveva detto. Peccato che quella rivalsa in termini di ascolti sia andata maluccio. E poi c' era lui, il padrone di casa, il pur bravo Enrico Lucci che tuttavia pareva fuori ruolo, dato che il suo meglio lo dà quando viene sguinzagliato in strada a far l' inviato surreale. Qui invece neanche l' appariscente abito rosso serviva a restituire brillantezza alla sua conduzione.

 

PARODIA DELLA PARODIA

Insomma Realiti, nel tentativo di far ridere e riflettere, si dimostrava incapace di fare sia l' uno che l' altro. Tanto che, alla parodia del talk gossipparo, in molti preferivano l' originale, guardandosi in massa la D' Urso su Canale 5 che faceva il pieno col 20% di share e oltre 3 milioni di telespettatori.

 

In sintesi, il paradosso di Realiti era che la satira su temi pop si risolveva in un programma estremamente di nicchia, per palati sofisticati e spettatori sparuti. È un po' il cortocircuito in cui si sta incartando la sperimentale RaiDue di Freccero: vorrebbe parlare al popolo sovranista, ma finisce suo malgrado per rivolgersi a salotti buoni, magari pure radical-chic.

 

 

 

Ultimi Dagoreport

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...