tapiro ezio greggio

QUEL “VOLPINO” DI GREGGIO FA PACE COL FISCO: PAGATA LA MAXI SANATORIA DA 20 MLN DI EURO (UNA DELLE TRANSAZIONI PIÙ ALTE PER UN SINGOLO CONTRIBUENTE) - I CONSULENTI DEL COMICO: “COLPA DI UNA SOCIETA’ IRLANDESE”

Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella per “Il Corriere della Sera

 

EZIO GREGGIO HUNZIKER CON IL CANE A STRISCIA jpegEZIO GREGGIO HUNZIKER CON IL CANE A STRISCIA jpeg

Venti milioni di euro per mettersi in regola con il Fisco, una delle transazioni più alte mai pagate da un singolo contribuente: è l’accordo che l’attore e conduttore tv Ezio Greggio ha scelto di sottoscrivere con l’Agenzia delle Entrate per sanare un contenzioso incentrato nelle Procure di Milano e di Monza sulla realtà o strumentalità, a fini di indebito risparmio fiscale, della sua residenza ufficiale a Montecarlo.
 

Greggio aveva subìto l’avvio di un accertamento fiscale più di un anno fa, quando nel mirino del Fisco, che già in passato si era interessato alle modalità di incasso dei suoi compensi negli anni dal 2001 al 2009, erano finiti i 23 milioni di euro con i quali Mediaset tra il 2009 e il 2013 aveva remunerato il conduttore di Striscia la notizia , l’ospite di Paperissima , l’anima di Veline , insomma il personaggio tv di tante trasmissioni del Biscione.

 

EZIO GREGGIO GIANFRANCO D ANGELO EZIO GREGGIO GIANFRANCO D ANGELO

Come in altri analoghi casi di star dello spettacolo, il contenzioso nasceva dal fatto che il Fisco non riteneva tutto corretto né nei rapporti con la società irlandese «Wolf Pictures Ltd», alla quale Greggio risultava aver ceduto tutti i diritti di sfruttamento economico della sua immagine poi venduti a Mediaset, né la dichiarata residenza a Monaco, che permetteva al conduttore televisivo di vedere tassati i propri redditi in misura molto minore che in Italia.
 

Stretto tra il fascicolo del pm Walter Mapelli alla Procura di Monza, quello del pm Adriano Scudieri alla Procura di Milano, e le pretese dell’Agenzia delle Entrate, Greggio poteva valorizzare a proprio favore una sentenza nella quale il Tribunale di Vigevano, nell’ambito di una vicenda familiare, nel 2009 aveva attestato la sua residenza a Montecarlo. Poteva inoltre ragionevolmente confidare di avere la meglio su alcune delle richieste del Fisco in relazione ad alcuni anni. E poteva sperare di giocarsela sul carattere realmente «terzo» della società irlandese, che invece per il Fisco era di fatto sua.

Ezio Greggio Ezio Greggio

 

Ma i consulenti tributari dello studio Crowe Horwath devono avergli spiegato che sarebbe bastato soccombere anche solo in poche contestazioni, sulle ultime annate post-sentenza di Vigevano, per rischiare di dover sborsare — tra capitale, sanzioni e interessi — una cifra ben superiore (se non quasi doppia) rispetto ai 20 milioni di euro che infine ha ora deciso di pagare all’Agenzia delle Entrate.

 

Ma non poco devono aver influito anche la scelta di immagine di Greggio di assumersi responsabilità magari non del tutto sue, in una materia così complicata come quella fiscale, e la volontà di mostrarsi desideroso di porre rimedio a eventuali protratti errori con una corposa regolarizzazione con l’Agenzia delle Entrate.
 

ANNA FALCHI EZIO GREGGIO A VENEZIA ANNA FALCHI EZIO GREGGIO A VENEZIA

In questo quadro va dunque collocata la spiegazione che l’entourage di Greggio accredita circa il fatto che l’accordo riconoscerebbe come l’artista dal 2001 al 2010 fosse davvero residente all’estero anche fiscalmente.

 

Dal 2011 era tornato a fare la sua dichiarazione dei redditi in patria, dove (al pari dei professionisti stranieri che come lui lavorano in Italia) avrebbe dovuto versare una certa ritenuta dei propri compensi, invece durante questo periodo il conduttore non aveva versato i tributi su quanto incassato dalla società irlandese che era titolare dei suoi diritti d’immagine:

 

casino?  Montecarlocasino? Montecarlo

colpa — sempre secondo chi parla a nome di Greggio — di una questione interpretativa per la quale la società irlandese non avrebbe rispettato l’adempimento, non avrebbe eseguito le trattenute, non avrebbe operato i versamenti, ma in compenso adesso si accollerebbe (pur di chiudere la vicenda) tutti gli oneri connessi alla verifica fiscale.

 

Fatto sta che, una volta raggiunto l’accordo, a nessuno dei due contraenti interessa più questionare su chi avesse maggiori o minori ragioni tributarie. E la palla passa in eredità alla penalista Giulia Bongiorno, che dovrà comunque affrontare il residuo versante giudiziario destinato probabilmente a lasciare Milano e per competenza territoriale approdare interamente alla Procura di Monza.
 

GIULIA BONGIORNOGIULIA BONGIORNO

Ultimi Dagoreport

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…