REGALE-RAI, MA CON IL CARTONCINO DEL PREZZO! - GUBITOSI TRASCINA NEL RIDICOLO VIALE MAZZINI: AI DIPENDENTI VIETATO RICEVERE REGALI DI NATALE CHE COSTINO PIU’ DI 150 EURO - OBIETTIVO? SOBRIETA’ E EVITARE “POTENZIALI ASPETTATIVE DI TRATTAMENTI PREFERENZIALI” - NEL CASO DI REGALI PIU’ COSTOSI, SI PUO’ DONARE LA DIFFERENZA IN BENEFICENZA (CIAO CORE)…

R.I. per "la Stampa"

Vietato offrire o accettare omaggi natalizi costosi, perché potrebbero indurre chi li invia ad aspettarsi in cambio trattamenti di favore. Il valore massimo consentito per le strenne, in entrambi i casi, è di 150 euro.

È questa la regola di comportamento pre-natalizio diffusa ieri dal direttore generale della Rai Luigi Gubitosi a tutti i dipendenti del gruppo radiotelevisivo di Stato. «Il contesto generale spiega il direttore generale scelto dal governo Monti non consente di sostenere spese per omaggi, regali o benefici, quand'anche contemplati dalle usanze o compatibili con i codici etici di tutti i soggetti interessati. Eventuali situazioni eccezionali dovranno quindi essere puntualmente segnalate ed argomentate alla direzione generale della capogruppo che, qualora ne ravvisi l'opportunità, potrà rilasciare una specifica autorizzazione».

Gubitosi si occupa con attenzione ancora maggiore dei doni ricevuti dai dipendenti dell'azienda. «Si ritiene altresì opportuno -prosegue infatti la lettera del dg - richiamare la condotta attesa da parte di tutto il personale delle società del gruppo Rai destinatario di omaggi, regali e/o benefici di qualsiasi tipo, sancita dall'art 7.9 del codice etico, consultabile nella intranet aziendale e sul sito istituzionale.

Premesso, sul piano generale che è sempre vietato accettare, per sé o per altri, doni, inviti e e/o altre utilità tali (a prescindere dal valore) da generare potenziali aspettative di trattamenti preferenziali o compromettere l'immagine aziendale in termini di correttezza, imparzialità e sobrietà, si precisa che, in linea con le recenti prassi in materia, si intendono non eccedenti le normali pratiche commerciali o di cortesia i piccoli omaggi o l'oggettistica promozionale di valore non superiore ad euro 150 (da stimare in maniera prudenziale)».

Il direttore generale ha anche stilato un percorso preciso per trasformare in beneficenza quei doni che non rientrino nelle caratteristiche accettabili. «Chi riceva omaggi al di fuori delle condizioni sopra indicate - si legge nella mail - dovrà comunicare la propria scelta, mediante idoneo messaggio indirizzato alla casella segretariatosociale@rai.it, tra le seguenti opzioni: devoluzione del relativo controvalore, detratto l'importo di 150 euro, a favore del segretariato sociale o consegna dell'omaggio medesimo all'azienda».

«In entrambi i casi - sottolinea Gubitosi - il ricavato verrà destinato a finalità benefiche o sociali. Si precisa che le modalità per il disbrigo di tali adempimenti saranno comunicate quanto prima. Il personale interessato è inoltre tenuto a conservare apposita lista degli omaggi ricevuti e dei relativi mittenti».

Per concludere, Gubitosi invita ad evitare di sprecare anche le cartoline d'auguri stampate dalla Rai per le feste. «Si coglie l'occasione per sottolineare come i biglietti di auguri appositamente predisposti dall'azienda debbano essere utilizzati in maniera sobria e destinati esclusivamente ad interlocutori esterni al perimetro del gruppo».

 

LUIGI GUBITOSI DORMIENTE viale mazziniviale mazzini medium gubitosi-babbo-natale

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…