silvio berlusconi luca guadagnino necrologi carlo antonelli

“IL CAV? ERA UN UOMO TUTTO CASA E FAMIGLIE” – L’ESPERTO DI COMUNICAZIONE PAOLO LANDI: “PERFINO LA MORTE DI BERLUSCONI, COME LA SUA VITA, È STATA VETRIFICATA, CRIOGENIZZATA, TRUCCATA. BISOGNA SOFFERMARSI SUI NECROLOGI DI ANTONELLI E GUADAGNINO O FARE UN GIRO SU TIKTOK PER VEDERE INCRINARSI QUESTA MITOLOGIA. SU FACEBOOK SI MOLTIPLICANO LE RISCRITTURE DELL'OMELIA DEL CARDINAL DELPINI: "VIVERE E SPERNACCHIARE LA VITA. VIVERE, SOFFRIRE IL DECLINO E CONTRASTARLO CON LE PASTICCHE, I TRAPIANTI, LE PUNTURE...".

Paolo Landi per Dagospia

 

il corriere della sera annuncia di non riuscire a pubblicare tutti i necrologi

La morte di Berlusconi ha riacceso i riflettori sul necrologio, un esercizio di stile che avrebbe affascinato Raymond Queneau: lo scrittore francese scrisse novantanove versioni della stessa storia, raccontata ogni volta con un tocco differente; dei necrologi per Berlusconi, apparsi sui principali quotidiani nazionali, si perde il conto, un lavoraccio mettersi a sommarli. Leggerli poi, così ripetitivi, senza le invenzioni scoppiettanti di Queneau, si rischia di morire dalla noia: tuttavia il necrologio è ancora un saldo attivo nelle entrate della stampa quotidiana cartacea che, come si sa, non se la passa troppo bene.

 

guadagnino antonelli necrologio su berlusconi

L'avvocato Agnelli ebbe circa duemila necrologi: se calcoliamo l'ingombro medio di un modulo a quattrocento euro ciascuno, il totale è praticamente uguale alla cifra che il Corriere chiede per una pagina pubblicitaria. Mentre gli articoli non li legge quasi più nessuno e si diffonde a macchia d'olio il tic di noi giornalisti di rileggerci, per cui impariamo a memoria quello che peraltro avremmo scritto noi, continuando a ignorare quel che scrivono i nostri colleghi, i necrologi vengono avidamente compulsati per vedere chi li ha inviati: è il gioco mondano di vedere chi c'è, cosa dice, misurando il grado di intimità col defunto.

 

necrologi di silvio berlusconi corriere della sera 14 giugno 2023

Difficile trovare necrologi dignitosi: o sono burocratici, con quelle formule copiate, o sono patetici; qualcuno che conosceva bene il morto ne riconosce alcuni ipocriti; ogni tanto sono involontariamente comici: "Mariangela Mariangela Mariangela Mariangela Mariangela Mariangela Mariangela Mariangela Mariangela Mariangela Mariangela Mariangela Mariangela" ripetuto tredici volte e nient'altro da Ornella Vanoni nel suo necrologio per la morte della Melato, mentre i fanatici del camp collezionavano quelli di Valentina Cortese, molto teatrali, finché anche lei se n'è andata, come scrisse qualcuno "con il suo foulard"; "è stato fischiato un ingiusto fuorigioco e tu sei uscito dal campo della vita" sarebbe toccato leggere a Mihajlovic se, per sua fortuna, non fosse stato già morto; gli aneddoti sarebbero degni di essere antologizzati:

 

necrologi di silvio berlusconi corriere della sera 14 giugno 2023 2

la scrittrice Luce (D'Eramo) che si spegne, "si è seduto al banchetto celeste" (lo chef), "stavolta ce l'hai fatta grossa" (ricorrente nei necrologi di chi al morto non perdona nulla, nemmeno di morire per far dispetto a chi rimane). Fuori antologia i necrologi dei fuoriclasse Carlo Antonelli e Luca Guadagnino, che cominciarono a uscire poco più di una anno fa sul Corriere, con l'addio alla regina d'Inghilterra ("Rosa, celeste, verde pallido, rosso acceso, rosso scuro, blu profondo, blu cobalto, verde pisello, giallo...

 

Tutti i colori del mondo, il mondo che cercava comunque di dominare e che era ancora impero per Sua Maestà Regina Elisabetta II"), a Raffaella Carrà ("Questa volta non serve unirsi alla commozione e alla gratitudine che stanno travolgendo il mondo per la partenza verso universi paillettati e dove il collo non si spezza per il colpo di frusta all'indietro, che hanno accolto la compagna umanista Raffaella Carrà"); fino al necrologio per Silvio, diviso in due parti e uscito sempre sul Corriere: "Abbiamo passeggiato tutto il pomeriggio a Milano 2 ripensandoti.

 

foto di silvio berlusconi nella sede di forza italia

Le villette color mattone, i grattacieli, la vecchia sede di molti uffici tuoi, il lago dei cigni che ogni tanto gettavano per te l'ultimo canto. Poi, ai margini, i bagliori dei ceri dietro le finestre di case regalate. E dappertutto, nelle strade vuote, l'eco delle tue risate. Quante risate...Troppe. Roma, 12 giugno 2023". E, nella seconda parte: "Il giorno dopo ti abbiamo celebrato di nuovo, facendo tanti giochi, i tuoi preferiti: il monopoli truccato senza imprevisti, o probabilità; il karaoke; lo scarabeo per scrivere paroline eleganti tutte imbellettate come te per far passare ogni pensiero; la seduta spiritica per svegliare il demone nella pancia del Paese. Abbiamo urlato tutta la notte. Roma, 14 giugno 2023".

 

Il trattamento post mortem riservato a Berlusconi, la cura igienica di conservazione e presentazione estetica della sua immagine dopo la sua dipartita, è riassunta in queste paginate di necrologi. A forza di  essere lavata e spugnata, pulita e ripulita ma soprattutto negata e scongiurata, è successo che la morte di Silvio Berlusconi è stata sottoposta a un trattamento igienico da pubblicità del profondo, quella che Roland Barthes in Miti d'oggi attribuiva a una rappresentazione epica dei turbolavaggi promessi dai detersivi, per cui perfino la sua morte, come la sua vita, è stata vetrificata, criogenizzata, truccata.

necrologi di silvio berlusconi corriere della sera 14 giugno 2023 1necrologi di silvio berlusconi corriere della sera 14 giugno 2023 3

 

Bisogna soffermarsi su Antonelli e Guadagnino o fare un giro su TikTok per vedere incrinarsi questa mitologia, dove la morte entra in scena come un ostacolo ostile ai buoni propositi del capo, che non capisce, e si pone domande superflue ("che ci faccio qui?" racconta di aver pensato, in un video) nel suo letto di ospedale. "Era un uomo tutto case e famiglie" pubblica uno, mentre su Facebook si moltiplicano le riscritture dell'omelia del cardinal Delpini: "Vivere. Vivere e spernacchiare la vita. Vivere e desiderare che la vita sia facile, soprattutto per sé e per i parenti...vivere e sentire le forze esaurirsi, soffrire il declino e contrastarlo con le pasticche, i trapianti, le punture...".

 

Quella di Berlusconi non è stata una morte "naturale", che è arrivata, come per tutti, alla fine dell'esistenza. È stato il tentativo di far arretrare i limiti della vita, intesa come processo di accumulazione: una strategia quantitativa che ha enumerato possedimenti immobiliari, televisivi, finanziari, calcististici, politici, umani, in una sorta di passaggio dalla vita al capitale-vita, nel tentativo di esorcizzare i limiti che né la scienza né la tecnica possono mettere al desiderio di essere immortali.

necrologi di silvio berlusconi corriere della sera 14 giugno 2023 4

 

Ecco quindi che il necrologio di Carlo Antonelli e Luca Guadagnino riporta l'attenzione su di noi, "fruitori" di questa morte mediatica, trasformando la solita carrellata esibizionistica di luoghi comuni dell'obituary del quotidiano milanese, in un gesto artistico, una specie di "détournement situazionista", che rivela l'usura e la perdita di importanza dei cliché, illuminando le parole fasulle, sbandierate come sentimenti autentici, di una luce malandrina.

necrologi per silvio berlusconi sul corriere della sera 1necrologi per silvio berlusconi sul corriere della sera 3NECROLOGIO DELLA REGINA ELISABETTA BY CARLO ANTONELLI E LUCA GUADAGNINOsilvio berlusconi forza italiasilvio berlusconi forza italiaPAOLO LANDI IL NECROLOGIO DI SILVIO BERLUSCONI SUL NEW YORK TIMES

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’. UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA) - L'ULTIMA SPERANZA DI CALTARICCONE: ESSENDO MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS, A DECIDERE LA DEROGA DAL ‘’PASSIVITY RULE’’ SARÀ L’ASSEMBLEA: SE IN FORMA ORDINARIA (A MAGGIORANZA), CALTAPERDE; SE STRAORDINARIA (CON I DUE TERZI DEL CAPITALE PRESENTE), CALTAVINCE...

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...