I TALK SHOW FARANNO LA FINE DEI REALITY? DOPO L’INVASIONE, L’ESTINZIONE - IN AUMENTO GLI SPETTATORI DELLA TV VIA STREAMING (+7% L’ANNO) MENTRE CALANO GLI SPETTATORI DELLA TV TRADIZIONALE (-11%)

Marco Castoro per http://www.lanotiziagiornale.it

 

L’Italia ha bisogno di riforme per non morire. Stesso discorso si potrebbe fare per la tv. I programmi necessitano di nuove idee per non finire nel tritacarne. Pensate al ridimensionamento dei reality. In pochi anni sono passati dall’invasione all’estinzione. Ora nel mirino ci sono talk e all news. Tra qualche tempo toccherà pure ai talent che adesso spadroneggiano.  

FLORIS A LA 7FLORIS A LA 7

 

STREAMING OK

Aumentano gli spettatori della tv via streaming (+7% l’anno) mentre calano i tradizionali (-11%). A riguardo è ben fatto il sito Rai. Così come Skygo e Premium. La7 e Mediaset devono fare qualche sforzo in più. Il live del Biscione è ok per Premium e Sport Mediaset, ma non c’è per i canali generalisti. Una lacuna.   

benigni giannini e vianello selfiebenigni giannini e vianello selfie

 

PIÙ INCHIESTE MENO RULLI

I canali all news stanno diventando sempre più un modello perdente. Lo testimoniano gli ascolti bassi. È così anche in altri Paesi. È il rullo, non l’informazione, che distrugge e annoia il telespettatore. Se c’è l’evento bene, tutti incollati al video, altrimenti che noia. Destinati al fallimento anche quei lunghi programmi di approfondimento del pomeriggio con ospiti. Assomigliano ai talk di prima serata, altro modello perdente.

 

Luca Telese Luca Telese

Per quest’ultimi sarebbe meglio la seconda serata (se tornasse a esistere, visto che l’hanno abolita) piuttosto che tre ore di trasmissione (un suicidio). Non a caso Porta a Porta e Matrix, perdono share se vanno in prime time. Piacciono le inchieste stile Report. Anche all’interno dei canali all news. Le Cover Story di SkyTg24 sono fatte molto bene. Servono a portare alla ribalta temi scomodi (l’usura bancaria, la terra dei fuochi, i veleni dell’alimentazione e i soldi dei beni sequestrati alla mafia).    

 

L’ESEMPIO DI RADIO 1

C’è informazione e informazione. Quella del rullo è stata bandita dal direttore di Radio 1 e Giornale radio, Flavio Mucciante. Nel nuovo palinsesto della rete si dà molto spazio alla notizia (38 edizioni del Gr). Al suo sviluppo e all’approfondimento in più trasmissioni. Tra i conduttori è tornata Emanuela Falcetti. Radio1 nell’ultimo trimestre ha invertito il trend negativo in positivo. Ha confermato Fiorello (alle 8.30 diretta di Fuori programma, replica 13.30 e flash 18.55). Lo showman è il vero testimonial della radio. La tv annoia. 

flavio muccianteflavio mucciante

 

 

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