EZIO BOSSO FOR EVER! "MI FA PAURA ESSERE CONSIDERATO UN TESTIMONIAL DI QUALUNQUE COSA CHE NON SIA STUDIO, DEDIZIONE, MUSICA FATTA BENE" - IN OCCASIONE DEI 50 ANNI DEL DIRETTORE D'ORCHESTRA SCOMPARSO NEL 2020 A SOLI 48 ANNI, STASERA SU RAI 3 ESCE IL DOCUMENTARIO "EZIO BOSSO. LE COSE CHE RESTANO", CON TANTO DI UN SUO BRANO INEDITO NELLA COLONNA SONORA - GLI INIZI CON LA BAND SKA "STATUTO", LA MALATTIA E LA STORIA CON ALBA PARIETTI, IL TIFO PER IL TORINO, LA MALATTIA: "LA DISABILITA' E' NEGLI OCCHI DI CHI GUARDA" - VIDEO
ezio bosso. le cose che restano
Arianna Ascione per www.corriere.it
«Ezio Bosso. Le cose che restano», documentario dedicato al direttore d’orchestra, compositore e pianista scomparso nel maggio del 2020 a soli 48 anni, va in onda stasera su Rai3 alle 21.20. Nel film il racconto è affidato allo stesso Bosso che si svela e fa entrare gli spettatori nel suo mondo e nel suo immaginario. Nella colonna sonora è presente anche il brano inedito «The Things That Remain», un ultimo messaggio per tutti, perché — come il musicista ha dichiarato — «ognuno si raccontera la propria storia ed io posso solo suggerire la mia».
CON GLI STATUTO
Bosso, che si è avvicinato alla musica all’età di quattro anni grazie ad una prozia pianista e al fratello musicista, ha raccontato di aver conosciuto in conservatorio — nei primi anni Ottanta — Oscar «oSKAr» Giammarinaro, futuro cantante degli Statuto. Con la formazione ska (che prende il nome dall’omonima piazza torinese in cui si ritrovavano i mods, Ezio era uno di loro) avrebbe poi suonato per un anno e mezzo, con il nome d’arte di Xico.
Oggi, giorno in cui il compositore avrebbe compiuto 50 anni, l’amico Oscar Giammarinaro ha pubblicato un inedito a lui dedicato, «La musica magica». Composto nel 2019 e presentato all’ultimo Festival di Sanremo il brano era stato apprezzato dallo stesso Bosso prima della sua morte: «Avevo scritto una canzone per “Xico” — commenta Oscar — come regalo per il suo compleanno. A lui era piaciuta molto, al punto che avevo pensato di proporla al Festival di Sanremo. Ezio mi disse che se il brano fosse stato scelto, l’avrebbe arrangiato lui stesso per l’orchestra. A maggio però, Xico ci ha lasciati e la canzone è rimasta lì, come una nostra foto, bella e struggente nello stesso tempo».
Da qui la decisione di provare il Festival e ora di pubblicarla per rendere omaggio alla memoria del musicista. Tutti i diritti d’autore del testo saranno devoluti in beneficenza a Radio Parkies - Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani, realtà internazionale già supportata da Bosso negli ultimi mesi di vita.
DA PINO DANIELE A BILLY CORGAN
Nel corso della sua carriera Bosso non si è limitato alla musica classica. Ha collaborato con i musicisti e gli artisti più svariati. Tra loro: Pino Daniele, Billy Corgan degli Smashing Pumpkins, Gustavo Beytelmann dei Gotan Project, Alessio Bertallot e il pittore Jean Michelle Folon.
TIFOSO GRANATA
Era un tifoso del Torino. «Torinista ci nasci, è qualcosa di genetico» aveva detto in un’intervista a Propaganda Live.
CITTADINANZA ONORARIA
Forse non tutti sanno che era cittadino onorario di Roma, Busseto, Gualtieri e Acireale.
ezio bosso gabriele salvatores
COLONNE SONORE
Bosso ha collaborato in diverse occasioni con Gabriele Salvatores, componendo la colonna sonora dei film «Io non ho paura», «Quo vadis, baby?» e «Il ragazzo invisibile».
DIVULGATORE MUSICALE
Nel 2019 è stato protagonista di due serate-evento su Rai3, «Che storia è la musica», che l’hanno visto nel triplice ruolo di autore, conduttore e direttore d’orchestra.
LA MALATTIA
«La disabilità è negli occhi di chi guarda, perché il talento è talento e le persone sono persone, con le ruote o senza». Nel 2011 Ezio Bosso è stato colpito da una grave neoplasia, seguita successivamente da una malattia neurodegenerativa. «Sono diventato un simbolo controvoglia, mi chiedono consigli, ma io non ho ricette — diceva nel 2019 a 7 - Sette —. Mi fa paura essere considerato un testimonial di qualunque cosa che non sia studio, dedizione, musica fatta bene. È una lotta durissima, sfiancante, che mi prova duramente.
Tante volte ho voglia di smettere perché capisco che questa continua guerra mi fa male, anche fisicamente, la sofferenza psicologica si trasforma in dolore fisico». Poi però le sette note lo sfidano «e io, che di fronte a loro sono debole come è debole chi ama, cedo e mi ributto a capofitto in un nuovo progetto, in una nuova pagina musicale. Perché mi dà gioia e perché lì sono davvero io: un musicista e basta».
il giardino ezio bosso a torino
I GIARDINI INTITOLATI A TORINO
Al compositore è stato dedicato il giardino di piazza Statuto 18 a Torino, iniziativa fortemente voluta e sostenuta da Oscar degli Statuto.
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