andrea scanzi

PERCHÉ DOBBIAMO SORBIRCI ANDREA SCANZI A RETI UNIFICATE, DA BIANCA BERLINGUER A LILLI-BOTOX? - RISPONDE ALDO GRASSO: UNA REGOLA DEL PERFETTO OSPITE DI TALK SHOW E’ ACCENDERE IL DIBATTITO. NONOSTANTE LE SUE DISCUTIBILI OPINIONI (UN ANNO FA, PER LUI, IL COVID-19 ERA POCO PIÙ DI UN' INFLUENZA) E SULLA POCO NOBILE ARTE DEL SALTAFILA, SE SCANZI VA IN UN TALK VUOL DIRE CHE FUNZIONA, CHE SERVE. ALTRIMENTI CHIAMEREBBERO UN ALTRO…

Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”

 

andrea scanzi a otto e mezzo

Un fedele e malizioso lettore del Corriere mi chiede se Andrea Scanzi abbia spezzato il cuore di Bianca Berlinguer e di Lilli Gruber. Nonostante le sue discutibili opinioni (un anno fa, per lui, il Covid-19 era poco più di un' influenza) e sulla poco nobile arte del saltafila, le due conduttrici lo hanno prontamente «sdoganato»: non ci sono altri ospiti all' altezza di uno Scanzi?

 

IL RITORNO DI ANDREA SCANZI A CARTABIANCA

Via le questioni di cuore, via i moralismi, affrontiamo solo la questione tecnica. Per dare vivacità a un genere come il talk show è importante che gli ospiti assolvano ad alcune funzioni. Quali? La prima: ci vuole prontezza. L' ospite dev' essere sempre pronto a rispondere, anche su cose che non conosce (la cultura, per esempio). Le incertezze, i silenzi, i dubbi non sono previsti, causano un' intollerabile caduta della tensione.

scanzi

 

La seconda: bisogna rappresentare qualcuno (un movimento d' opinione, un partito, una moda, insomma qualcosa e qualcuno). Tra Andrea Scanzi, il Fatto Quotidiano e il M5S c' è vicinanza di idee; ora con qualche tardiva presa di distanza.

 

Che non è mai ravvedimento o rinsavimento: come detto, la contraddittorietà non è un discrimine, basta essere sempre assertivi e tutto è dimenticato. La terza: accendere il dibattito, sempre. Il professionista del talk (non l' ospite invitato per acclarata competenza) dev' essere mosso da uno spirito polemico, servirsi di facili slogan, litigare, dare sulla voce, fare i numeri.

 

ALDO GRASSO

La quarta: il mondo chiuso. Nei talk si crea un mondo chiuso, si chiacchiera sempre delle stesse cose, non c' è mai apertura culturale o psicologica: ogni ospite deve diventare un personaggio che recita sempre la stessa parte, come un «Andrea Scanzi».

La quinta: il contesto. Se Scanzi va in un talk vuol dire che lo chiamano, che funziona, che serve. Altrimenti chiamerebbero un altro: questa, purtroppo, è l' unica morale da trarre.

andrea scanzi a otto e mezzo 2IL RITORNO DI ANDREA SCANZI A CARTABIANCAandrea scanzi a otto e mezzo 3

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…