IN VENTI ANNI ABBIAMO GIÀ AVUTO SETTE PREMIER. MA SCELTI ATTRAVERSO IL VOTO SOLO BERLUSCONI E PRODI
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Renzi premier manovra di palazzo? E che c'è di strano. In venti anni abbiamo già avuto sette premier. Ma scelti attraverso il voto solo Berlusconi e Prodi. Gli altri sono venuti da precise indicazioni.
Tiziano Longhi
Lettera 2
Berlusconi non potrà mai trovare un Renzi fra le sue fila perchè Renzi è frutto di un parricidio politico. Berlusconi, per sua natura, non avrebbe mai potuto accettare di essere messo alla porta da qualcuno. Renzi è forte proprio perché ha messo alla porta qualcuno. Alessandra Sestito
Lettera 3
Caro Dago, hai letto le voci che girano sul futuro governo Renzi? Si parla di Baricco in pole come ministro della Cultura, di Marianna Madia al Lavoro e Farinetti all'Agricoltura. A questo punto, perché non Davide Vannoni alla Sanità ...?
Pietro@ereticodarogo
Lettera 4
Caro Dago,
c'è un certo nervosismo in FI per le mosse di Renzi, che sta spiazzando per l'ennesima volta tutti. Da cosa è dettato?...che la legislatura possa finire nel 2018?...e quindi Berlusconi verrebbe tagliato fuori un'altra volta, perdendo un consenso che sembrava quasi ritrovato?...illuminaci...
Alessandro
Lettera 5
Certo che, cascandoci come un pero, con Ollio Friedman l'esimio prof. senatore-a-vita Monti ha proprio fatto una figura da Stanlio.
Vittorio Mmmmmstupìdo InFeltrito
Lettera 6
OPERAZIONE "STRUZZI": sul libro di Friedman ne hanno detto di tutto pero' si sono "dimenticati" che era in forza a RAI3 quindi ben "collocato" politicamente...!!! Mi permetto di suggerire "siluro" interno PD al Presidente Napolitano. a mandolfo (StC)
Lettera 7
Caro DAGO, il lavoratore Elkann e il nano Della Valle. Visti i toni e gli appellativi, è una vicenda da leggere nello Scurrile della Sera.
Saluti, Labond
Lettera 8
L'uomo nuovo, il rottamatore, che continuano a chiamare Sindaco di Firenze (ma quando lo fa? A Firenze non lo vedono mai), ripropone il vieto schema della lotta fratricida tanto cara alla peggiore storia della sinistra italiana.
Ma lui, il Nardella, la Boschi, non se ne accorgono, o credono, solo perché lo fanno loro sia diverso dai tempi di D'Alema?
Se questo è il nuovo . . . continuiamo a farci del male.
Paolo
Treviso
Lettera 9
Caro Dago,
che il Presidente Napolitano interpelli Mario Monti, per un futuro incarico, prima del verificarsi della crisi di governo, non mi sembra costituzionalmente corretto in quanto la nostra repubblica non è presidenziale. Secondo me, avendo avuto sentore di una possibile crisi, doveva convocare i capogruppi parlamentari
per una verifica ed avere da loro indicazioni per il prosieguo. Questo intervento in anticipo e la nomina successiva a senatore di Mario Monti, mi lasciano molto perplesso sulla correttezza costituzionale.
Annibale Antonelli
Lettera 10
Caro Roberto, quando uno di quasi quaranta anni per farsi difendere, fa intervenire il cugino quasi settantenne, dimostra di essere nella piena maturità e non va trattato da ragazzino. Quanto a Rattazzi, dovrebbe meditare sul fatto che lui era il nipote dell'avvocato e Montezemolo era nessuno. Lui è rimasto fermo e Luca è arrivato sulla luna.
Quanto allo scarparo, sarà un arzillo vecchietto, ma non ha dilapidato un impero sul quale non tramontava mai il sole. Prima di dare del nano al suo gruppo, occorre ricordare che le partecipazioni o la totale proprietà di aziende come: Danone, Star, Peroni, Cinzano, Toro assicurazioni , IPI, , San Paolo di Torino, Banca unione di credito di Lugano, Galbani, Ferrarelle, Franco Rosso ,Alpitur, fiat ferroviaria Pendolino , Avio -motori per arei , Rinascente, SMA, Impregilo, Sorin Biomedica, Teksid e tanto ma tanto altro, non ci sono più
Vittorio pietrosanti
Lettera 11
Caro DAGO, per una volta la butto sul personale. Vedo che ogni settimana pubblichi le osservazioni un po' ultrà di Luciano. Lo leggo con attenzione. Io da bravo divorziato sono in peccato mortale, questo detto per inciso. Ma penso che la vera lotta ideologica oggi sia fra i cattolici, che seguono una regola ultraterrena e quindi indiscutibile, e i laici, ben rappresentati a Bruxelles, che li considerano un accidente della storia. Storia che pretendono cominci con la Bastiglia, e la testa del cmndante della prigione conficcata su una picca.
E penso, da bravo peccatore, che non ci sia salvezza fuori dei 10 comandamenti. Eliminiamo pure i primi che presuppongono la fede. ma gli altri? non rubare uccidere spergiurare compiere atti impuri desiderare donna e cosa d'altri? se si applicassero tutti, e da parte di tutti noi...
saluti BLUE NOTE
Lettera 11
Caro Dago,
la "bignardina - ho letto sul Giornale - difende il suocero e dichiara di essere orgogliosa.
Non paga delle cavolate scrive: "Non mi ferisce leggere che mio suocero sarebbe un assassino perché non lo è". E rincara: "Ha ingiustamente subito una condanna";
Dobbiamo ricordarLe che il suocero è stato condannato nel 1990, e nel 1997 in via definitiva, insieme a Giorgio Pietrostefani e Ovidio Bompressi, in seguito alla confessione e testimonianza di Leonardo Marino (ex-militante di Lotta Continua), Sofri si è sempre dichiarato estraneo alla vicenda e non ha mai presentato richiesta di grazia, che pure è stata invocata da diversi giornalisti e intellettuali.
Il 9 gennaio 2009, in una intervista al Corriere della Sera, pur ribadendo la sua innocenza, si è assunto la corresponsabilità morale dell'omicidio. Ricordiamole anche, qualora servisse, che le carceri sono pieni di gente che si dichiara innocente.
Se tutti i colpevoli si dichiarassero tali, a che servirebbero gli avvocati?
Infine, per un principio di equanimità , se il suocero ha subito una condanna ingiusta, come la signora dichiara, questo vale anche per Berlusconi?
Ci faccia sapere e, magari, lo dica a quei pochi italiani che la seguono nella sua trasmissione.
Aspettiamo!!!!
VictorEremita
Lettera 12
Signori di Dagospia, voi al confronto siete una testata ultraefficiente e coerente, ed è tutto di dire. Sì, perchè anche oggi la Gazzetta del Gossip - mi scuso per la ripetitività , ma se può essere utile ad aprire gli occhi anche ad un solo pugno di persone, vale sempre la pena di "repetere", perchè ciò iuvat pro veritate - se ne esce con una frittura mista assolutamente indigeribile e distonica, ma al contempo indicativa, eccome. In testa ad una pagina rosea, infatti, ci sta in dimensioni ben ridotte - direi di francescana sobrietà - un articolo, meglio un commento fuggevole, a firma di Gianni Merlo, il cui titolo lascia poco spazio ai dubbi: Le Olimpiadi di Sochi sono già un successo per Putin. Cose da non credere, cosa è successo?
Uno allora parte in tromba e legge tutto d'un fiato: e legge che Sochi, ex località sperduta e dimanticata da Dio, è rinata a nuovi destini, che dopo le gare attuali sarà sede e meta di altre competizioni di ogni di tipo, punto di riferimento eccellente a cavallo tra Europa ed Asia per turisti e sportivi di ogni parte del mondo.
C'è un insomma una località , Sochi appunto, - dice Merlo - che brilla (incredibile a leggersi) per organizzazione perfetta, sicurezza totale senza oppressione, perfetta organizzazione di trasporti e, da ultimo, per ambienti magnifici per il ristoro fisico e anche altro ( poveri noi) di atleti e atlete. Le disfunzioni esaltate dai media italioti - tra cui voi Dagospioni - sono scomparse.
E' tutto magnifico, anche se lo stato dell'arte viene pubblicato in forma ridotta. Roba da non credere: quindi la realtà di Merlo è tutta diversa da quello che è stato fatto credere sino ad oggi, con evidente ipocrisia e mala fede (questo lo capisce anche un bambino). Finito qui? Eh no, sarebbe troppo comodo. Poche pagine dopo ecco invece l'ispirazione giusta, la voce della verità vera, a firma di Andrea Buongiovanni - amico di Arcobelli - il quale scrive due pagine fitte fitte sotto il titolo a carattere cubitali: "La Guerra fredda continua.." tra USA e Russia, s'intende.
In sostanza il Buon (?)giovanni che cosa va a sfruculiare pur di stare nella linea rosea ufficiale? Addirittura la guerra fredda di brezneviana memoria, con Kruscev, Carter, Kennedy e via cantando.
Un insulto al buon senno dei lettori, almeno quelli che guardano le cose con spirito critico, fatto per riportare le Olimpiadi di Sochi del 2014 - definite, alcune pagine prima, perfette da tutti i punti vista - come qualcosa da irridere, da giocarci sopra il conflitto Russia- USA. Una riedizione, insomma, dello scontro epocale freddo del passato tra potenze militari egemoni (naturalmente oggi con l'abbronzato Barack, vero amick della rosea e della stampa occidentale).Ma si può essere così?
Luciano.
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