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TRENT’ANNI DI GIALAPPA’S - DALL’ESORDIO IN RADIO PER I MONDIALI 1986 A “MAI DIRE GOL”: “PIERSILVIO ERA UN NOSTRO GRANDE FAN, POI CE LO SIAMO FATTI NEMICO. QUANDO SIAMO ANDATI IN RAI, DA MEDIASET CI HANNO CHIAMATO TUTTI TRANNE LUI”

 

GQ - FEBBRAIO 2016GQ - FEBBRAIO 2016

Andrea Amato per “GQ”

 

«Cari amici, ma soprattutto amiche, di GQ» (semi-citazione) questa non è la solita intervista alla Gialappa’s Band, ma un viaggio in una storia tutta italiana fatta di ironia, comicità, satira, televisione. Giorgio Gherarducci, Marco Santin e Carlo Taranto trent’anni fa mettevano la prima pietra del loro successo, dissacrando una liturgia italiana fino a quel momento considerata intoccabile: la radiocronaca di una partita di calcio.

 

Da quei Mondiali del 1986 in Messico, commentati dagli studi di Radio Popolare, alla conduzione di Quelli che il calcio… su Rai 2, sono passati tre decenni, l’invenzione di un genere tv, la scoperta di decine di comici e talent televisivi. Soprattutto, due generazioni sono cresciute con i loro tormentoni e personaggi.

IENE MAMMUCCARI BLASI GIALAPPAS IENE MAMMUCCARI BLASI GIALAPPAS

 

Hanno scoperto, tra gli altri, Fabio De Luigi, Paola Cortellesi e Lucia Ocone. Consacrato Maurizio Crozza, Luciana Littizzetto, Alessia Marcuzzi, Aldo, Giovanni e Giacomo e Antonio Albanese. Rilanciato Simona Ventura, Claudio Lippi e Teo Teocoli. Ora sono appena tornati in tivù: a loro è stato affidato il Dopofestival di Sanremo. GQ racconta la loro storia lunga 30 anni, attraverso 30 immagini e 30 aneddoti, raccolti dalla viva voce dei protagonisti.

aldo giovanni e giacomo   gli svizzerialdo giovanni e giacomo gli svizzeri

 

1. SVOLTE/1

Prima di incontrarci, poco più che ventenni, e di formare la Gialappa’s Band, il Signor Carlo lavorava in Legambiente e forse pensava di dedicare la sua vita alle lotte ecologiste. Da anni è anche vegano e per questo Nicola Savino ogni domenica lo prende in giro per il suo tormentone nella mensa Rai: «Non posso mangiare un cazzo di queste cose».

 

2. SCAZZI

Teo Teocoli l’abbiamo conosciuto nel 1989 quando facevamo gli autori a Emilio e ci mise pochissimo a conquistarci. Con lui abbiamo fatto sette anni di Mai dire Gol, poi arrivò la classica crisi e di punto in bianco litigammo, non parlandoci per anni prima di fare pace. Il giorno che se ne è andato era talmente incazzato che tornò a casa in auto ancora con i ciglioni di Peo Pericoli sulla fronte. Se poi volete fare un numero monografico di GQ sugli aneddoti di Teocoli ci richiamate.

 

3. ALTRI SCAZZI

aldo giovanni e giacomo   i bulgari aldo giovanni e giacomo i bulgari

Simona Ventura, quando Teo se n’è andato, ha tirato fuori tutta la sua grinta ed è diventata quella che conoscete. Però Giorgio aveva la straordinaria capacità, più di tutti, di farle saltare i nervi in diretta tivù. I loro scazzi erano davvero memorabili.

 

4. MONDOVISIONE

aldo giovanni e giacomo   i bulgarialdo giovanni e giacomo i bulgari

Durante i Mondiali di Sci in Spagna del 1996 riuscimmo a imbucare Bebo Storti, truccato da rasta nero Alfio Muschio, come portabandiera del Senegal nella cerimonia d’inaugurazione. Il re Juan Carlos applaudiva in Mondovisione, noi singhiozzavamo dal ridere davanti alla tv.

 

5. LUI

Cena dei Telegatti: a un certo punto portano Silvio Berlusconi (che avevamo visto solo una volta) al nostro tavolo. Lui viene a stringerci la mano, peccato però che abbia confuso Marco per un assistente di studio seduto tra Giorgio e il Signor Carlo. Come tutti non ricordava i nostri volti. È stato gentile, nonostante facessimo satira pesante su di lui. L’Auditel evidentemente ai tempi contava più della politica, sembra strano col senno di poi.

 

antonio albanese   il filosofo mino martinelliantonio albanese il filosofo mino martinelli

6. SVOLTE/2

Giorgio, quando ci siamo incontrati, studiava in Bocconi. Forse sarebbe finito in qualche azienda a fare marketing e per la disperazione sarebbe morto di eroina a 35 anni o, peggio ancora, avrebbe fatto il giornalista come suo padre e suo fratello.

 

7. FATTORE C

La leggenda secondo cui Claudio Lippi passasse per caso nel nostro studio insieme a Leonardo Pasquinelli (oggi capo di Magnolia), il giorno che litigammo con Teocoli è vera. Dopo un’ora era in smoking con la Ventura a condurre il programma. Quando si dice il culo.

 

8. RUMORE

carcarlo pravettonicarcarlo pravettoni

Alessia Marcuzzi ha subito lo scherzo più imbarazzante che si possa fare a una donna. Durante una pausa delle riprese è andata in bagno e noi abbiamo chiesto al tecnico di isolare tutti i microfoni tranne il suo. Quando è tornata è scattata una standing ovation nello studio. E siamo ancora amici, incredibile.

 

9. FETICCI

Tafazzi è stato il successo più inaspettato della nostra carriera: mai avremmo pensato che Giacomo Poretti, vestito di nero, martellandosi i testicoli con una bottiglia di plastica, potesse entrare addirittura nel vocabolario della lingua italiana. Per la verità, il primo nome a cui avevamo pensato era “Uomo Merda”. Per fortuna poi l’abbiamo cambiato.

cetto laqualunque   antonio albanesecetto laqualunque antonio albanese

 

10. RITARDI

Un grande rimpianto che abbiamo è di non aver preceduto Zelig nel prendere Checco Zalone. Ci eravamo sentiti per telefono, ma era troppo tardi.

 

11. SVOLTE/3

Marco nel 1986, dopo un corso da programmatore, lavorava in una società che forniva supporto tecnico informatico alle aziende. Ogni volta che entrava in un ufficio per aggiustare un computer si faceva il segno della croce, perché non capiva niente di Pc. È tuttora una pippa.

 

12. GROUPIE

Il Mago Forest, durante un Festival di Sanremo, rimorchiò due donne, non giovanissime, tanto che una l’avevamo soprannominata Tutankhamon. A un certo punto della serata, davanti a loro, ci chiese: «Le porto all’inceneritore o le invito in hotel?». Un vero amico, è anche il testimone di nozze di Marco.

conte uguccione   bebo storticonte uguccione bebo storti

 

13. NUDO

Ellen Hidding l’abbiamo scelta perché ai provini era l’unica che non avrebbe fatto carte false per lavorare con noi. Ci era sembrata perfetta. Una volta era in diretta con Claudio Bisio, che doveva mostrarle un libro per una gag, lei lo apre e alla prima pagina trova una foto di Bisio nudo. La reazione in tv è stata molto divertente.

 

14. ERRORI

Molti pensano che il nostro errore più grande sia stato il film Tutti gli uomini del deficiente, ma in realtà per noi fu una bella esperienza, e incassò come Verdone e Nuti (anche se costò molto di più). Forse la scelta sbagliata fu il titolo, che era veramente brutto.

 

15. GENIO

Ci piacerebbe lavorare con Corrado Guzzanti, un genio assoluto, con cui abbiamo fatto solo una puntata di Mai dire Gol.

 

16. PRECARIATO

crozza versione arrigo sacchicrozza versione arrigo sacchi

Il segreto della nostra carriera è che non abbiamo mai pianificato nulla. Per i primi quindici anni abbiamo firmato solo contratti annuali.

 

17. PIERLUI

Pier Silvio Berlusconi all’inizio era un nostro grande fan, poi dobbiamo essere stati tanto sgradevoli da farcelo nemico. Capita. Quando (dopo trent’anni) siamo andati a lavorare in Rai, da Mediaset ci hanno chiamato tutti i dirigenti per salutarci. Tutti tranne lui.

 

18. RUOLI

Con il tempo, in maniera naturale, ci siamo dati ruoli ben precisi all’interno della Band. Per esempio: il Signor Carlo è quello che ha sempre messo organizzazione nel lavoro, anche perché è il più sano di mente dei tre. E abbiamo detto tutto.

fabio de luigi   michael bublefabio de luigi michael buble

 

19. PROVINI

Un giorno Marco stava mangiando un panino nell’ufficio di produzione e ha trovato una busta indirizzata alla Gialappa’s con dentro un Vhs di Paola Cortellesi, che si proponeva con due personaggi: una spagnola svagata e una ragazza di Non è la Rai. Marco ci ha chiamato di corsa per guardare il video e per avere la conferma, anche da noi, che quella comica fosse bravissima. Aveva ragione. Le abbiamo telefonato subito, ma pensava fosse uno scherzo: «Dai, chi cazzo sei, dimme la verità?».

 

20. TRE PER CENTO

I nostri guadagni, da bravi italiani, li abbiamo investiti nel mattone, comprando casa. Giorgio ha anche la passione dell’arte contemporanea. Per il resto, è pazzesco, ma abbiamo mantenuto le nostre famiglie. Ovviamente.

 

21. PLAYBOY

fabio de luigi versione dottor scarpafabio de luigi versione dottor scarpa

Marco, essendosi sposato per ultimo, è quello che ha avuto più tempo per fare pubbliche relazioni a nome di tutti. Ha anche avuto qualche fidanzata famosa e per questo per i giornali di gossip era il playboy del gruppo.

 

22. POTA

Gene Gnocchi che fa Ermes Rubagotti e Antonio Albanese che fa Frengo e Stop sono stati due tormentoni incredibili, che non avevamo ovviamente pianificato a tavolino, ma soprattutto che non ci saremmo aspettati. Giravamo per strada e tutti parlavano come quei due personaggi surreali.

 

23. INVECE

Bebo Storti, Francesco Paolantoni e Giovanni Cacioppo se fossero stati meno pigri avrebbero avuto una carriera molto più importante, perché sono davvero bravi e pieni di talento. Che cazzoni.

 

24. FIGLI DI

daniele luttazzi versione panfilo maria lippidaniele luttazzi versione panfilo maria lippi

Forse il nostro video più cliccato su YouTube è quello con la cronaca del Festival di Sanremo 2002. A un certo punto arriva sul palco Giacomo Celentano, figlio di Adriano, che cantava nelle nuove proposte. Inspiegabilmente il Signor Carlo inizia a ridere in falsetto per cinque minuti. Quel video è un antidepressivo naturale.

 

25. PARTITE IVA

Giorgio, forte del suo anno in Bocconi, si è sempre occupato della parte amministrativa. Capite come siamo messi? Però gli siamo grati: senza di lui non saremmo stati capaci di emettere nemmeno una fattura in 30 anni.

 

26. ITALIE

Neri Marcorè faceva perdere la testa al Signor Carlo per la sua flemma: faceva tutto con calma, arrivava in ritardo, era lento. Il primo molto lombardo e il secondo molto romano, non si trovavano sui tempi.

frego e stop   antonio albanesefrego e stop antonio albanese

 

27. DEFLAZIONE

Per vent’anni in televisione i compensi erano esagerati, troppo alti, come adesso per contraltare sono troppo bassi. Noi abbiamo guadagnato molto rispetto a un lavoro normale, ma molto meno rispetto al successo che abbiamo avuto. E comunque abbiamo deciso di non sfruttare a pieno la nostra popolarità, magari con convention e merchandising, perché abbiamo sempre voluto privilegiare la qualità delle nostre vite.

 

28. STRUMENTI

Un giorno Aldo, Giovanni e Giacomo inventano i personaggi de “Gli spagnoli”. Partiamo con la registrazione dello sketch e loro fanno a gara per chi suona il flamenco in maniera più bizzarra. A un certo punto Giovanni inizia a suonare la chitarra con la minchia: non ce lo aspettavamo e siamo morti dal ridere, soprattutto Giorgio.

gioele dix versione alberto tombagioele dix versione alberto tomba

 

29. RELIGIONE

La nostra speranza, oltre a fare un lavoro divertente, era quella di ispirare nella gente un certo senso critico e disincantato, soprattutto verso due mondi considerati vere e proprie religioni: il calcio e la tv. Il nostro ruolo è sempre stato quello dello spettatore, che da casa commenta ciò che vede, con ironia e leggerezza. Forse per questo c’è stata fin da subito molta immedesimazione del pubblico.

 

30. E INFINE

Il rimorso più grande? Rilasciare quest’intervista. Ora, se già non l’avete fatto, andate su YouTube a rivedere tutti gli spezzoni dei vari Mai dire e regalatevi un viaggio nei ricordi. Senza dimenticare che… «chi cambia canale è un giornalista di GQ» (altra semi-citazione).

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