“IO STO QUI 2 ANNI, NON MI MUOVO” – L’AVVISO AI VERTICI RAI MANDATO DA FABIO FAZIO CHE SI TRINCERA DIETRO UN CONTRATTO MONSTRE BLINDATISSIMO – NEI PROSSIMI GIORNI L’AD SALINI VEDRÀ 'FABIOLO' PER RIDISCUTERE IL CONTRATTO: SE LA RAI VOLESSE MODIFICARE LA RETE (SI È PARLATO DI UN RITORNO SU RAI TRE), O I COMPENSI, DOVREBBE PAGARE UNA BARCA DI SOLDI. E FORSE A VIALE MAZZINI HANNO CAPITO CHE SI RISPARMIA DI PIU’ A TENERLO CHE A CACCIARLO...
ENRICO PAOLI per Libero Quotidiano
«Io sto qua due anni, non mi muovo». Fabio Fazio, quando vuole mandare un messaggio forte e chiaro alla politica, soprattutto a quella giallo verde che lo ha messo nel mirino, si traveste da Arlecchino (che si confessa burlando) e usa l' acquario di «Che tempo che fa» per far partire il siluro. Soprattutto quando c' è di mezzo il suo faraonico contratto. E così ha fatto lunedì sera: Io resto su Rai Uno.
Modesto passo indietro. Qualche giorno fa, snocciolando numeri e cifre, Il Fatto Quotidiano ha ricordato a tutti quanto sia particolarmente blindato il contratto del conduttore.
L' accordo che lega Fazio alla Rai per 32 prime serate annuali di «Che tempo che fa» e per 31 seconde serate di «Che fuori tempo che fa», può essere modificato solo se il giornalista è d' accordo.
Se Viale Mazzini, come hanno fatto capire i vertici aziendali, ha intenzione di modificare la rete (si è parlato di un ritorno di Fabio su Rai Tre), o i compensi, come se volesse rescindere il contratto, dovrebbe sborsare oltre 7 milioni di euro tra inadempienze e penali: 2.240.000 euro il compenso annuale di Fazio, 704.000 per l' uso del format di «Che tempo che fa» pagati a Officina, più 600.000 euro di penale. Moltiplicato per due (le stagioni 2020 e 2021) fa 7.088.000 euro.
Una barca di soldi, insomma. Varata grazie «all' ingegneria contrattuale», come l' ha definita il vice premier Luigi Di Maio, messa a punto dallo staff di Fazio e avallata dall' ex dirigenza di viale Mazzini, secondo la quale il conduttore era la gallina dalle uova d' oro per l' azienda. I fatti si sono incaricati di dimostrare l' esatto contrario.
Come ha ricordato il quotidiano diretto da Marco Travaglio, per onorare il contratto con Fazio la Rai è costretta a sborsare pure 10.644.400 di euro all' anno a Officina per i costi di produzione, più 5 milioni l' anno per i costi industriali. Così, tra tutto, per i 4 anni di messa in onda si arriva a circa 73 milioni di euro. Partendo dall' analisi di queste cifre anche l' altro vice premier, il leader della Lega, Matteo Salvini, ha più volte sollevato la questione Fazio, chiedendo all' azienda di rivedere i compensi del conduttore.
Nei prossimi giorni l' amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, vedrà Fabio Fazio con l' obiettivo di rivedere il compenso del contratto monstre sottoscritto nel luglio 2017 dall' allora direttore generale, Mario Orfeo, che scadrà il 30 giugno 2021. Da qui l' avviso di garanzia a mezzo video consegnato a tutti da Fazio: «Io sto qua due anni, non mi muovo». Come se Rai Uno fosse cosa sua, e non nostra. Che paghiamo il canone.
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