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DA “L’AMOUR TOUJOURS” A "SARÀ PERCHÉ TI AMO", IL GRANDE RITORNO DI GIGI D'AGOSTINO – LA MALATTIA (“UN DOLORE CHE NON SO RACCONTARE. NON RIUSCIVO A STARE DIECI MINUTI CON LA TESTA LIBERA DAL DOLORE: LÌ HO CAPITO COSA SIGNIFICA LA PAROLA BUIO”), E LA TIMIDEZZA: “SE POTESSI NON SUONEREI DALLA CONSOLLE MA DIETRO IL LED WALL. SE DURANTE UNA SERATA MI CHIEDESSERO DI TOGLIERE IL CAPPELLO E GLI OCCHIALI ANDREI IN UNO SBATTIMENTO TOTALE” - VIDEO
Luca Dondoni per “la Stampa” - Estratti
«Il Capitano torna nella sua città» strillano i cartelloni con il volto di Gigi D'Agostino; è il titolo perfetto per l'evento che il 28 febbraio all'Inalpi Arena di Torino vedrà protagonista il mega-dj (salernitano d'origine ma torinese a tutti gli effetti) riapparso dietro una consolle giusto un anno fa quando fu ospite del quinto Festival di Amadeus e tra i più attesi dai telespettatori. «Quello che vedrete - racconta lui - sarà uno spettacolo unico per celebrare Torino, il luogo da dove è partito tutto».
(...) Torniamo indietro al 17 dicembre del 2021 quando lei sui sociali annuncia una "grave malattia", in tutto il mondo i fan vanno letteralmente in panico e lei riceve una valanga di messaggi.
«Che mi hanno fatto un bene enorme. Quando si è spenta la luce è stato orrendo. Non potevo credere a quello che mi stava succedendo, l'interruttore, che per me è stato sempre acceso, in mezza giornata si è abbassato. Non si può essere preparati a un dolore che non so raccontare.
Se sino a questo momento non l'ho specificato e non dico cosa ho avuto è solo per preservarmi. Ho sofferto molto, tutto qui. Quel post l'ho dovuto fare perché avevo un concertone in Lituania, altre date sparse per il mondo e dovevo delle spiegazioni. Da quel momento mi sono alzato al mattino cercando di arrivare a sera; una vita che nessuno conosce se non ti capita. Non riuscivo a stare dieci minuti con la testa libera dal dolore: lì ho capito cosa significa la parola buio».
(...)
«Quando ho cominciato a riuscire ad alzarmi dal letto, e sono passati mesi, mi sono fatto costruire lo studio di registrazione proprio in camera da letto. Da lì, un passo alla volta, un tasto alla volta, ho ricominciato a fare quello per cui sono nato. E, anche i dottori non se lo spiegano, lentamente sono tornato alla quasi normalità».
Sarà una camera da letto enorme.
FREE GIGI NEGLI STADI TEDESCHI
«Gigantesca, ma me la sono guadagnata. A ogni ora del giorno o della notte se mi viene un'idea la sviluppo. È mia medicina».
L'anno scorso Amadeus l'ha chiamata come ospite speciale sulla nave Costa ancorata davanti a Sanremo. Ci racconti l'emozione di quella sera.
«Ero ben oltre l'emozione, si figuri, quattro anni di silenzio per me sono stati un millennio. Nella mia testa avevo centinaia di sensazioni diverse. E poi, ero incredulo perché Sanremo coincideva con il mio nuovo inizio. Io, da allora, lo chiamo così. Ricordo che Ama mi annunciò e non dissi una parola. Sono partito con la musica ed entrato in uno stato di grazia».
Cosa ci possiamo aspettare nei prossimi mesi?
«A marzo esce il mio nuovo singolo "My new life" e sintetizza questo nuovo inizio. Ho un contratto con Universal Germania e altre collaborazioni con altri artisti piuttosto importanti che non posso annunciare. L'unica cosa che posso anticipare perché se ne è già parlucchiato è questo disco con I Ricchi e Poveri che va completamente fuori dai miei canoni. Una versione d'agostiniana di "Sarà perché ti amo"».
L'amore toujour, Bla bla bla, The riddle, Another way, La passion, Super con DJ Albertino sono solo alcune delle sue super hit. La sua musica ha sempre avuto un'impronta emotiva ma in che modo le esperienze personali, compresa la malattia, hanno influenzato i suoi ultimi lavori?
«Oggi vivo tutto con una serenità totale. Quando succedono dei drammi veri e si è così fortunati da uscirne fuori, la prima cosa che fai è "ordine". Un ordine mentale rispetto alle priorità. L'invito a Sanremo dell'anno scorso ha chiuso un libro e ne ha aperto un altro. In quel momento avevo paura e, pochi giorni prima stavo per declinare ma dovevo vincere le ansie e tutto il resto. Da quella sera ho ricominciato a vedere la luce. Certo, non posso più fare come prima; la vita con il piede sul fondo dell'acceleratore è terminata ma sono sotto contratto con Universal Germania e sta uscendo un lavoro con i Ricchi e Poveri che va completamente fuori dai miei canoni. Ricordate tutti Sarà perché ti amo? Ci ho messo le mani e ci siamo divertiti».
In futuro riusciremo ad avere un Gigi D'Agostino più presente anche da un punto di vista mediatico o manterrà la sua ritrosia?
«Anche nei miei rapporti di lavoro la mia vita è la mia vita; non desidero mischiarla con altro. E poi, le confesso, se davvero potessi non suonerei dalla consolle ma dietro il led wall perché vivo una timidezza totale, un serio disagio fisico. Se durante una serata mi chiedessero di togliere il cappello e gli occhiali andrei in uno sbattimento totale».
gigi d'agostino
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