A TUTTO VOLUME – “L’AMPLESSO” DI HENDRIX, IL RIFF DI KEITH RICHARDS IN “SATISFACTION”, IL “POETA” MARK KNOPFLER, IN UN LIBRO "LA RIVOLUZIONE" DELLA CHITARRA ELETTRICA TRA PLATONE E SANTANA – L’ASSOLO DEL CHITARRISTA CHE FONDÒ LA PFM FRANCO MUSSIDA: “LA CHITARRA, COME ICONA POPOLARE DELLA MUSICA, NE È FORSE IL SUO "STRUMENTO" PIÙ PROFETICO” – VIDEO
Franco Mussida per Robinson – la Repubblica
L' introduzione di Carlos Santana a questo libro racconta la volontà di dare alla chitarra la nobiltà che merita. La associa a movimenti politici, di cambiamento sociale, a qualità umane, morali prima ancora che a quelle legate ai linguaggi musicali. Santana ricorda che prima ancora della chitarra c' è il suo suonatore, la persona che la cerca per raccontare e raccontarsi.
Tra le prime domande agli aspiranti Musicisti del CPM Music institute di Milano ce né una: "Cos' è l' essenziale della musica, la cosa per te più importante? "Le risposte sono sempre le stesse: Le emozioni che dà - l' armonia - il ritmo- lo stare insieme - la possibilità di esprimersi - è un linguaggio universale etc Cose vere e giuste, ma non l' essenziale. L' essenziale è: " Il timbro".
Senza un suono fisico, un timbro, la Musica non esisterebbe. Il resto è sterile esercizio intellettuale. Si chiamano "strumenti" gli oggetti che attraverso una loro precisa riconoscibile identità timbrica rivendicano un posto nella storia della musica. La chitarra è tra i più diffusi e tra i più importanti a livello planetario. E' uno strumento di lavoro; il lavoro del musicista prima ancora che del chitarrista. A B.B. King servivano poche note per raccontarsi, quasi solo una, la "tonica", per farci sentire che la musica è casa nostra.
Migliaia di altri bravi chitarristi, molti citati in questo libro colmo di dettagli e aneddoti interessanti, lo utilizzano come mezzo espressivo: per scrivere brani, canzoni, assoli. Se ascolti il suono di un Dobro o un Sitar ti sposti per magia idealmente dal Texas all' India in una frazione di secondo. Questo è il mistero del timbro. Usando una metafora, se si osserva la chitarra come strumento popolare che si modifica nel tempo si può fare un interessante parallelismo. I flussi migratori stanno modificando e mischiando razze, etnie, identità, culture che molti, con ottusità pericolosa, credono ancora inamovibili.
Certo queste rimarranno: la storia non può cancellare le sue origini, cancellerebbe se stessa. Ma umanità e natura del suono sono una sola cosa. Per più di cinquecento anni la chitarra che chiamiamo "classica e poi acustica" si è modificata cercando personalità e purezza timbrica.
Dalla prima Vihuela alle ottocentesche Torres, dalle Martin alle Maccaferri, la ricerca è partita principalmente dal legno. L' avvento del pick-up non le ha solo consentito di farsi ascoltare in orchestre ad alta intensità sonora ma pian piano ha marginalizzato l' opera del legno come elemento amplificatore lasciando alle leghe metalliche e all' elettricità il compito di raccontarci la magia dei fenomeni vibratori. La chitarra elettrica è stata prima di tutto una rivoluzione timbrica.
Hendrix lavorando su feedback e larsen, bruciandola, bruciava idealmente un rapporto: il rapporto con un passato timbrico tracciando una linea di demarcazione. Aprì la strada verso l' emulazione di altri strumenti, un amplesso che consentì il mischiarsi del sangue sonoro con altre identità timbriche. L' inizio di una migrazione culturale che dà luogo ad una creazione di nuove identità e sonorità attualmente in corso. La chitarra è lo strumento analogico che prima ancora dei sintetizzatori ha tracciato questa strada. L' ascolto ad occhi schiusi del riff di Keith Richards in Satisfaction porta ad ascoltare un suono nuovo che trasforma la chitarra in uno strumento ad ancia come un sax tenore. Con la strada aperta da Hendrix, Eddie Van Allen inventò tecniche funamboliche che avvicinarono la chitarra al violino.
Trasformò di fatto la chitarra da strumento prevalentemente polifonico a monofonico. Venne seguito da tutta la corrente Metal aprendo aprendo una strada nuova, la fantasia fa il resto. A prescindere dalla bravura, è bello sentire suonare Pat Metheny proprio per la sua sensibilità timbrica; dai corni alle trombe delle chitarre sinth. Jeff Back è un genio dell' uso timbrico della chitarra elettrica tradizionale. Ma per il suono di corda, per il timbro metallico, Mark Knopfler è un poeta unico, figlio di buon padre: Hank Marvin ( Shadows) . Ma è il futuro della chitarra è ancora da scrivere. Si moltiplicheranno i tasti. Per gli amanti dei suoni emulati, invece, i tasti spariranno. Credo insomma che il domani sarà un ritorno a ieri con una diversa coscienza: si chiama microtonalità. E la chitarra sarà uno strumento fondamentale per la sua diffusione: proprio gli strumenti musicali con più note rispecchieranno la volontà di "sentire" con più finezza il contenuto della nostra interiorità.
Perché quel fenomeno "vibrante" e organizzato che chiamiamo musica non è solo lo specchio del presente, il termometro degli eventi, delle infinite manifestazioni di espressività dell' organizzazione sociale, delle istanze dell' attualità quali che siano.
Come già in qualche misura affermato da Platone e Aristotele, è la spinta che li precede. E la chitarra, come icona popolare della musica, sua preziosa servitrice, ne è forse il suo "strumento" più profetico.
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