L’ANNO CHE CAMBIÒ LA TELEVISIONE - NEL 1990 DEBUTTAVANO “TWIN PEAKS” E “BEVERLY HILLS 90210”: DUE SERIE CHE HANNO CREATO DECINE DI EREDI, DA “DAWSON’S CREEK” A “LOST”, DA “X-FILES” A “GOSSIP GIRL”
Stefano Priarone per “La Stampa”
Un quarto di secolo fa la televisione cambiò per sempre: ad aprile 1990 negli Usa debuttò l’onirico e inquietante «Twin Peaks», in ottobre arrivò sugli schermi «Beverly Hills 90210», un «teen drama» che conquistò il mondo. Misteri irrisolti e forse soprannaturali, adolescenti che imparano a vivere: in fondo, da allora, le serie tv che tanto amiamo non hanno raccontato altro.
1. IL FASCINO INSPIEGABILE DELL’IRRAZIONALE
Una cittadina sui monti dove viene misteriosamente assassinata una ragazza, Laura Palmer. Un detective dell’Fbi che vi giunge per indagare. Un’atmosfera onirica e surreale. Ecco Twin Peaks, serie fra il giallo, il surreale e l’horror ed ecco Twin Peaks, località infernale dove la razionalità non conta.
Avrebbe dovuto esserci una nuova stagione di Twin Peaks il prossimo anno, ma il mancato accordo economico fra il regista David Lynch e la rete Showtime lo mette in forse. È impensabile Twin Peaks senza di lui, ma la sua idea in questi anni è stata reinterpretata più volte: non è un caso che siano agenti dell’Fbi anche Fox Mulder (David Duchovny) e Dana Scully (Gillian Anderson) di X Files, serie del 1993 creata da Chris Carter.
E in Lost i sopravvissuti a un disastro aereo si ritrovano su un’isola che in fondo è uno strano paese alla Twin Peaks: il mix tra le storie «in presa diretta» e i flashback sul passato, nonché i misteri sulla natura stessa dell’isola, sono le chiavi del suo successo.
Sulle orme di X Files è Fringe del 2008, sempre creata da Abrams, che vede una divisione dell’Fbi, mentre uno dei «figli» più interessanti di Twin Peaks è Les Revenants, serie francese del 2012 creata da Fabrice Gobert con lo scrittore Emmanuel Carrère. Anche qui, in un paese montano accadono fatti inspiegabili: tornano in vita persone morte, che pensano di essere ancora vive, «zombi» quasi umani.
E arriviamo così a Wayward Pines, con l’agente Ethan Burke (Matt Dillon) che, indagando sulla scomparsa di due federali, si ritrova in un altro misteriosa località montana (Wayward Pines, appunto), dalla quale non può fuggire. Riuscirà la serie a replicare quel mix di mistero, paranormale e surreale che ha reso celebre Twin Peaks? Lo scopriremo solo vedendo.
2. STORIE DI RAGAZZI PROPRIO COME NOI
La vita dei più che benestanti adolescenti di Beverly Hills nei primi Anni Novanta, nei quali però si identificano anche i teenager (ben più poveri) di mezzo mondo. Così si può riassumere Beverly Hills 90210.
Bisogna attendere la fine degli Anni Novanta (e il declino di Beverly Hills 90210) perchè il «teen drama» diventi qualcos’altro: nel 1997 Joss Whedon (futuro regista dei film degli Avengers) crea Buffy l’ammazzavampiri: ambientata nell’immaginaria cittadina di Sunnydale, in California, racconta le avventure di Buffy (Sarah Michelle Gellar), adolescente che passa le notti uccidere vampiri e che però ha i problemi di tutte le teenager (è anche divisa fra due ragazzi, entrambi vampiri).
L’anno successivo arriva Dawson’s Creek: siamo nella classe media, a differenza che in Beverly Hills 90210, ma la serie si distingue anche per una cifra metanarrativa: come nel film Scream (degli stessi autori) i protagonisti «sapevano» di essere in un horror, qui «sanno» di essere in un teen drama.
Nel 2004 Rob Thomas, in un’operazione simile a Buffy, miscela noir e adolescenti in Veronica Mars, con una protagonista che è una singolare figura di adolescente detective, mentre Gossip Girl del 2007 riflette il mutamento della tecnologia con i primi smartphone (all’epoca quasi fantascientifici) per seguire i pettegolezzi inviati dalla misteriosa «Gossip Girl».
Gossip Girl influenza moltissimo le ragazze degli anni Duemila, che vogliono imitare le stilosissime protagoniste della serie, ed è un ottimo veicolo pubblicitario (nasce il cosiddetto «product placement». Teen Wolf del 2011, infine, cerca di fare la stessa operazione di Buffy (vampiri e adolescenti) con i meno carismatici lupi mannari, dimostrando, ancora una volta che i due filoni sono meno distanti di quanto non sembri.