wednesday martin

I "PRIMATI" DI PARK AVENUE - L’ANTROPOLOGA WEDNESDAY MARTIN SVELA IL LATO SELVAGGIO DEI RICCHI NEWYORCHESI: “LE MADRI SUBLIMANO IL SESSO CON LA PERFEZIONE ESTETICA - L' IDEA DI UN PRESIDENTE DONNA? DISTURBA MOLTO PIÙ DI QUELLA DI UN PRESIDENTE NERO”

WEDNESDAY MARTINWEDNESDAY MARTIN

Stefania Vitulli per “il Giornale”

 

 

Nei quartieri più ricchi e potenti del mondo, in cui vigono regole di comportamento uniche e indiscutibili, nei luoghi che rappresentano l' ultima frontiera dello show off, arriva un giorno degli anni Dieci del Duemila un' antropologa di Yale, Wednesday Martin.

 

Bella, giovane, intelligente. E con tanta voglia di scrivere e descrivere l' Upper East Side di New York. Una comunità unica almeno quanto i samoani descritti da Margaret Mead negli anni Venti del '900. Naturalmente prima di avvicinare il branco la ragazza deve farsi accettare.

 

WEDNESDAY MARTIN COVERWEDNESDAY MARTIN COVER

Prima di carpirne i segreti deve comprenderne i meccanismi. Ma visto il risultato, ne è valsa la pena: Nella giungla di Park Avenue (De Agostini), in parte diario, in parte saggio di scienze sociali, dopo aver scalato le classifiche Usa e ora europee, ha venduto i diritti a Hollywood e ha reso l' autrice una delle massime esperte di analisi comportamentale delle famiglie miliardarie delle megacities globali.

I membri dell' upper class osservati come primati Può succedere solo a New York?
«Niente affatto. Io ci sono capitata per il mio matrimonio, ma quello che racconto accade anche a Londra, Hong Kong e nelle più grandi città del mondo, Milano compresa. Io ho puntato la lente soprattutto sulle famiglie, i cambiamenti delle madri e dei padri.

 

Perché nell' Upper East Side e in generale nelle famiglie davvero ricche, i bambini oggi sono venerati e intorno a loro ruotano i meccanismi sociali. Certo sono i mariti ad avere il potere economico e le madri dipendono da loro».

Quindi che possono fare?
«Quindi le loro giornate sono regolate dalla prestazione: non mangiano, si consacrano alla palestra, sono schiave della perfezione, sublimano il sesso con la performance estetica».

Che cosa è cambiato nell' upper class di oggi rispetto a quella di fine Novecento?
«La prima cosa è l' aumento della maternità intensiva nelle classi di élite. Avere figli è imperativo: tre è il nuovo due, quattro è il nuovo tre. Il libro si concentra soprattutto sul rapporto con le tate e sul coinvolgimento richiesto dalla gestione dell' educazione dei bambini. Il gap tra classi sociali in questo è cresciuto e ormai ci sono decisamente due tipi di infanzia: quella dei ricchi e quella di chiunque altro».

I padri invece sono sempre uguali?
«Il secondo cambiamento è proprio lo straordinario impegno dei padri: sono devoti ai propri bambini. Passano i fine settimana con loro, li portano a scuola: tutto ciò era impensabile fino a cinque anni fa. Otto ore in media a settimana con i figli: inaccettabile per i padri anche solo della generazione precedente».

Accade solo ai padri ricchi?
«È un trend urbano e upper class, sì: gli uomini ricchi affrontano una nuova mascolinità. Non sono più spaventati dal poter sembrare femminili, scelgono gli abiti, curano la dieta, il training, l' estetica a livello top.

WEDNESDAY MARTINWEDNESDAY MARTIN

 

La prima ragione è la presenza sui social, ovvio: se appaio su Instagram ogni giorno, devo essere perfetto. Però l' essere ricco cambia tutto, sei libero dalla costrizione di dover mostrare virilità a tutti i costi: vesti Tom Ford. Se sei davvero ricco e potente sei libero da ogni ideologia. La misoginia non è morta per nulla, ma sono le classi sociali più ricche che stanno reinventando i gender».

E i piccoli miliardari che ne pensano?
«Tutto dipende dai messaggi sociali che diamo loro: per ora l' upper class ha smesso di considerare la femminilità come un agente di infezione e la sta valorizzando, quindi i bambini crescono più aperti.

 

HILLARY CLINTONHILLARY CLINTON

Allo stesso tempo, i figli rimangono pezzi sulle scacchiere relazionali: se il tuo bambino gioca con il figlio di un ricco, allora puoi costruire un legame sociale con quel genitore, sei parte della stessa tribù. Negli Stati Uniti non abbiamo avuto l' aristocrazia: c' è molta mobilità sociale e quindi le regole comportamentali quando appartieni a una classe sono più rigide».

In questo ambiente, quanto ha contato essere colta?
«In America siamo diversi da voi. Alle donne europee è concesso essere intelligenti e sexy allo stesso tempo. Da noi, il capitale culturale ha zero valore, l' obiettivo culturale sono i soldi. In Francia hanno Saint-Exupéry sulle banconote, da noi una banca conta più di Yale. Da noi esistono le giornaliste o le docenti universitarie, non le intellettuali, cui è concesso esprimere un parere su tutto, come da voi possono essere state Fernanda Pivano oppure Oriana Fallaci».

Avrete o no una donna presidente quindi?
«Sarebbe già rivoluzionario se qualcuno dicesse che è importante. Ma non lo dice nessuno. L' idea di un presidente donna disturba molto più di quella di un presidente nero. Tutti gli uomini hanno avuto una madre e vi posso assicurare l' idea che una donna diventi la persona più potente del mondo li turba parecchio».

ORIANA FALLACI 9ORIANA FALLACI 9WEDNESDAY MARTINWEDNESDAY MARTINPIVANO E GREGORY CORSO-1960PIVANO E GREGORY CORSO-1960

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...