lirio abbate donato ammaturo

“ESPRESSO” DI TRAVERSO – L’EDITORE DEL SETTIMANALE, IL PETROLIERE DONATO AMMATURO, PRECISA DI “NON AVERE AVUTO IL PIACERE DI CONOSCERE L’EX DIRETTORE, LIRIO ABBATE”. E SPIEGA PERCHÉ NON SARÀ GARANTITA ASSISTENZA LEGALE E MANLEVA AL GIORNALISTA, QUERELATO DAL MINISTRO GUIDO CROSETTO: “ABBATE HA PROMOSSO UNA CAUSA ALL’ESPRESSO E IL PROCEDIMENTO IN CORSO LO RENDE PARTE PROCESSUALE IN CONTRADDITTORIO GIUDIZIALE” – MA ABBATE, DIFESO DALLA FNSI, NON CI STA: “È UN MESSAGGIO VERSO CHI VORRÀ DI NUOVO PUBBLICARE IN FUTURO UN'INCHIESTA SU FRATELLI D'ITALIA…”

Articoli correlati

L\'EDITORE DELL\'ESPRESSO AMMATURO NEGA L\'ASSISTENZA LEGALE ALL\'EX DIRETTORE LIRIO ABBATE, QUERELATO..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

COMUNICATO STAMPA

Riceviamo e pubblichiamo:

 

lirio abbate foto di bacco (2)

In relazione alle notizie pubblicate da un sito internet e alle conseguenti dichiarazioni del Presidente della Fnsi, Vittorio Di Trapani, l’Editore precisa di non avere - mai - avuto il piacere di conoscere l’ex direttore Abbate che risulta essere un ottimo professionista e persona di stimata reputazione e standing e che la vicenda oggetto di commento risale ad epoca antecedente all’attuale gestione.

 

Risulta invece che Lirio Abbate abbia promosso una causa nei confronti de l’Espresso in epoca già antecedente all’ingresso del nuovo editore. Il procedimento attualmente in corso, lo rende giuridicamente parte processuale in contraddittorio giudiziale.

 

Donato Ammaturo

Carlo Tecce, giornalista attualmente in forza all’Espresso, sta usufruendo della manleva e del supporto legale per lo stesso procedimento, proprio in ossequio al sacrosanto principio di solidarietà tra Editore e giornalisti nel caso in cui il diritto di informazione fosse minato da azioni legali.

 

L’Espresso conferma che proseguirà nella sua linea di informazione di inchiesta e di denuncia, senza parzialità con un approccio bipartisan di sentinella di una informazione corretta ed indipendente.

 

L'ESPRESSO NEGA LA TUTELA LEGALE ALL'EX DIRETTORE LIRIO ABBATE

Estratto dell’articolo di Giulia D'Aleo per “la Repubblica”

 

Non solo un attacco ad personam, ma anche un pericoloso precedente per l'informazione. L'editore dell'Espresso Donato Ammaturo […] ha deciso di non garantire assistenza legale e manleva all'ex direttore Lirio Abbate, citato in giudizio per diffamazione a mezzo stampa dal ministro della Difesa Guido Crosetto.

 

lirio abbate foto di bacco

L'articolo contestato, risalente al 2022, dava conto delle attività professionali del ministro e della sua funzione di lobbista per l'industria bellica. Ma se l'autore del pezzo, il giornalista Carlo Tecce, verrà tutelato dal settimanale, l'ex direttore dovrà, invece, costituirsi nel processo a spese proprie. Una mossa senza precedenti, che appare come «un messaggio verso chi vorrà di nuovo pubblicare in futuro un'inchiesta su Fratelli d'Italia», sostiene Abbate.

 

[…] In una nota, l'editore replica di «non avere mai avuto il piacere di conoscere» Abbate e si appella al fatto che la vicenda «risale ad epoca antecedente all'attuale gestione». Ma «se tutti gli editori facessero come Ammaturo - continua la segretaria Fnsi - nessun direttore potrebbe più dormire sonni tranquilli».

CARLO TECCE

 

STORIA DI FEDEZ CONTRO DONATO AMMATURO

 

 

ultima copertina di lirio abbate su l espresso su lorenzo parelli LIRIO ABBATE SPIEGA IL NUOVO ESPRESSO

 

 

lirio abbate foto di bacco

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI