massimo recalcati

L’EPIDEMIA CI STRESSA? CI VUOLE UN RECALCATI - NANNI DELBECCHI SI CUCINA LO PSICANALISTA: “COME TUTTI I TERAPEUTI MOLTO TELEGENICI, HA UNA RISPOSTA PER OGNI QUESITO DELLA PSICHE. A VOLTE SEMBRA ACQUA CALDA, MA È SOLO TIEPIDA. DICE CHE BISOGNA RESPINGERE "LA SICUREZZA COME OGGETTO LIBIDICO" E PRIVILEGIARE "I CONFINI POROSI", COME QUELLO TRA RECALCATI E L'UDITORIO FEMMINILE, CHE SE LO MANGIA CON GLI OCCHI…”

Nanni Delbecchi per il “Fatto quotidiano”

 

massimo recalcati

L'Italia sull' orlo di una crisi di nervi? Qui ci vuole Recalcati. La visione di Massimo Recalcati immerso nell' oscurità è un maniglione antipanico in forma di lectio magistralis. Un' intemerata recalcatiana è più di una mascherina, è una mascherona piazzata sull' angoscia collettiva, mica sul viso di Attilio Fontana. Senza contare che le mascherine non si trovano, mentre per vedere Recalcati basta sintonizzarsi su Rai3.

 

Dopo il Lessico famigliare e il Lessico amoroso, ecco il Lessico civile, registrato prima del coronavirus con ammirevole preveggenza. Come tutti i terapeuti molto telegenici, Recalcati ha una risposta per ogni quesito della psiche. A volte sembra acqua calda, ma è solo tiepida.

 

massimo recalcati

Primo lemma, il confine, giacché "la psicanalisi può essere vista come una grande scienza dei confini". C'è confine e confine, però, e guai a non vedere il confine che separa un confine dall' altro. Bisogna respingere "la sicurezza come oggetto libidico" e privilegiare "i confini porosi", come quello tra Recalcati e l' uditorio femminile, che se lo mangia con gli occhi. Ineccepibile visione basaglian-chic, ottima per la prima pagina di Repubblica o per un collegamento a Piazzapulita. Un po' meno attuale in tempi di quarantena, quando i confini porosi rischiano di fare felice il coronavirus. Ciò non toglie che da Recalcati ci sia sempre qualcosa da imparare, e soprattutto da ascoltare, per esempio come si pronuncia Lacan. Impossibile da rendere per iscritto: bisogna andare su Raiplay.

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