VA BENE LE CELEBRAZIONI PER GLI 80 ANNI DELLA LOREN, MA NESSUNO CHE RICORDI L'EVASIONE FISCALE E UN ANNO AI DOMICILIARI - HANNO FERMATO GENNY A’ CAROGNA: PECCATO, POTEVA ESSERE IL LEADER DELLA SINISTRA PD
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
È credibile un uomo politico sovrappeso che dice, guardando gli altri, che vuole far dimagrire la classe politica?
Giuseppe Tubi
Lettera 2
Caro Dago,
quelli del Corriere della Sera stanno facendo un gran casino pubblicitario all'arrivo del nuovo formato del giornale. Siccome il formato si riduce stanno facendo festa per una sconfitta. Hanno esultato in modo sproporzionato anche quando hanno cambiato look al sito. Poi si sono accorti che era una boiata pazzesca e sono dovuti tornare al vecchio stile. Scommetto che succederà anche col cartaceo.
A.Del Giudice
Lettera 3
Caro Dago
Ma agli acefali lettori del giornale si può raccontare che un giorno Napolitano fa il complotto contro Berlusconi, ed il giorno dopo a favore di Berlusconi, ed il terzo giorno è la BCE che complotta contro Berlusconi ed il quarto giorno invece è favore di Berlusconi ed il quinto giorno … Boh, il quinto giorno decideremo domani. E voi vi fate megafono di queste minchiate?
Paolo
Lettera 4
Caro Dago, dal caso di Dale Decker,
"colui che viene sempre", apprendo con stupore che i problemi del cazzo negli USA sono gestiti da una ginecologa. Attendo quindi fiducioso l'annuncio del primo caso di parto anale gestito da un urologo!
Saluti
Gino Celoria
Lettera 5
“I raid sono diretti a colpire la capacità di comando dell'Isis e quelle di controllo, di rifornimento e di addestramento, secondo fonti del Pentagono alla Cnn” Anche perché la fiaba delle armi di distruzione di massa ce la siamo già giocata con Saddam.
Tiziano Longhi
Lettera 6
Dago, va bene le celebrazioni per 80 anni di Sophia Loren, ma nessuno che ricordi l'evasione fiscale, andare all'estero per pagare meno tasse, un anno ai domiciliari.. Non perche' sai gli italiani.. Tutto e il contrario di tutto, razionalita' zero..
Raffaello
Lettera 7
Caro Dago,
per una volta sono d'accordo col nonno-bis. Bravo Re Giorgio, le tue parole sulla riforma del lavoro sono illuminanti: "Non possiamo più restare prigionieri di conservatorismi, corporativismi e ingiustizie”. Inizia tu, dai il buon esempio, fai piazza pulita col personale del Quirinale !!!
Recondite Armonie
Lettera 8
Caro Dago, alla brutta notizia che ho appena saputo, Lilly Gruber è ricoverata, si aggiunge la rabbia profonda che provo al pensiero che Floris sospende diciannovequaranta e prende il timone di Otto e mezzo, proprio lui ! Auguro di cuore a Floris di continuare con i flop di cui sta diventando maestro. Ma soprattutto auguro a Lilly Gruber di rimettersi al più presto, ci manca davvero tanto.
Ciao
Daniela
Lettera 9
Caro Dago,
altro che Mal di Merito (libro di Giovanni Floris del 2007). La parabola (discendente) dell'ex conduttore di Ballarò è esemplare e paradigmatica di un Paese che non sa, non vuole e non può rinunciare al posto fisso (pubblico, naturalmente): niente responsabilità, niente iniziative, niente rischi, scatti automatici di stipendio e via ad aspettare la pensione: grigiore totale.
L'ombrello pubblico di mamma Rai ha coperto tutte le magagne del "ministeriale" Floris, che in questi anni a viale Mazzini ha fatto il suo senza infamia e senza lode. Ma quando si è trattato di nuotare in acque molto più agitate, e passare dunque al privato, è arrivato puntuale l'ennesimo fallimento, come la Dandini e tanti altri che fuori dalla Rai (e ci metto pure Baudo, nello suo storico passaggio a Mediaset dopo il divorzio con la Rai) hanno mostrato tutti i loro limiti.
L'Italia del merito che voleva farci la morale ancora una volta si ritrova ipocritamente incapace di affrancarsi dalla sua rassicurante dimensione impiegatizia, che come tale si esalta nella protezione politica, nel clientelismo e nella rendita di posizione.
Concetto K
Lettera 10
Caro Dago
vuoi vedere che dei 100 PD contrari, alla fine ci saranno 50 duri e puri, e altri 50 con i se e con i ma...e di questi cinquanta che rimangono magari ce ne sono solo 15-20 al senato?...mi ricorda tanto la storia di Gianfranco Fini che voleva venir via dal PDL questa degli ex DS che vogliono venir via dal PD...al massimo riusciranno soltanto a indebolirlo un po' Renzi, e poi alle prossime elezioni si ritroveranno tutti ai giardinetti, con il sacchettino per le cacche del cane...
Alessandro
Lettera 11
ciao dago,
spiace dover ammettere che la magistratura fa veramente politica, in italia. l'arresto di Gennaro De Tommaso avviene proprio mentre la minoranza pd di cuperlo e fassina si stava riorganizzando su un candidato alternativo alla segreteria, un tipo tosto capace di parlare chiaramente alla gente e contrastare Matteo Renzi sul piano della concretezza e della leadership.
rob
Lettera 12
Mitico Dago,
sono circa 30 gli anni passati da quando ho raggiunto la consapevolezza che l'unica cosa logica e palese che servirebbe realmente all'Italia è un drastico taglio degli sprechi di spesa pubblica, con un equivalente taglio delle tasse sul lavoro.
E sono 30 anche gli anni che lo sento blaterare da politici di vario colore.
Il problema è che questi, quando provano a tagliare gli sprechi, si rendono conto che è il ramo su cui sono seduti, per cui recitano tutti la stessa parte del riformista volenteroso a cui mancano i fondi per le riforme necessarie, e finisce sempre che ognuno riesce ad attuare solo la prima fase del programma, che generalmente inizia con uno sfracello di nomine di cortigiani e ruffiani, accompagnato da un reperimento fondi composto da nuove tasse e tagli al welfare.
Quando dovrebbe concretizzarsi la seconda fase, quella delle riforme strutturali e tagli agli sprechi per calare le tasse, il governo come per incanto cade e i cetrioli vanno regolarmente a destinazione nel lato b di Cipputi. Mi chiedo, ma dopo 30 anni di questa ignobile farsa, convalidata da dati inequivocabili di pressione fiscale, disoccupazione e debito pubblico, c'è ancora qualche elettore speranzoso che un politico Italiano possa tagliare il ramo su cui siede agiatamente?
Stefano55
Lettera 13
Caro Dago, capita che mentre fai la fila in banca nell’ora di punta ti guardi intorno e l’occhio ti cade su un manifesto affisso in più copie sui muri dell’istituto di credito: “Facili da controllare”.
La Banca Centrale Europea dà consigli su come controllare l’autenticità o meno delle nuove banconote da 10 euro, in circolazione da oggi…La Banca Centrale Europea, si badi bene, non la banca dove io sono correntista. E allora così come è capitato che ingannando l’attesa scopri un manifesto, allo stesso modo approfondisci e leggi cosa c’è scritto, e alla fine ti assale il dubbio che sia monco o a puntate, ma la seconda non è mai stata partorita. Perché? Lo riporto:
Per la serie “EUROPA”
1: tocca gli elementi stampati in rilievo;
2: guarda la filigrana con ritratto
3: Muovi il numero verde smeraldo e l’ologramma con ritratto
Per LA PRIMA SERIE
1: tocca gli elementi stampati in rilievo;
2: guarda la filigrana
3: Muovi l’ologramma e la striscia brillante oppure l’ologramma e il numero di colore cangiante.
Il manifesto finisce così e tu resti interdetto e ti poni la domanda del secolo: evvabbè, io prendo la banconota, la tocco, la guardo, la muovo… addirittura la sventolo!!!! E poi? Come faccio a sapere se è buona o no?... e così, dopo esserti accertato che non esiste una seconda parte del manifesto, ti consoli ripensando all’analogo grande enigma di Marina Confalone nella celebre scena della lavastoviglie nel film "Così parlò Bellavista”: quesiti destinati a restare senza risposta. E i falsari intanto dormono sonni tranquilli. Viva l’Europa!
Angelomauro Calza