mastelloni

MASTELLONI-ONI-ONI: "L’OMOFOBIA C’E’ ANCHE IN TV. SE IN TV FAI IL GAY MACCHIETTA, SEI AMMESSO. SE INVECE LAVORI SENZA FAR DELLA SESSUALITÀ UNA BANDIERA, SEI VISTO MALE" - ''NON SONO MAI ANDATO NE’ AL GAY PRIDE, NE’ AL CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO. LE UNIONI CIVILI? DETESTO QUESTO CONTINUO “SCIMMIOTTAMENTO” DEI MATRIMONI. SPOSARMI IO? HO 72 ANNI, A QUEST'ETA’ IL MATRIMONIO È UN DELITTO!"

leopoldo mastellonileopoldo mastelloni

Alessio Poeta per www.gay.it

 

Da Leopoldo Mastelloni, detto tra noi, mi aspettavo un passo falso. Uno di quei passi che avrebbe fatto impazzire il popolo del web e, invece, mi sbagliavo di grosso.O forse non del tutto. «Sa qual è la verità?» mi domanda, in modo più che retorico, l’attore che tra tre settimane compierà 72 anni, «che se io, ad un’intervista, non rispondessi come il giornalista avrebbe voluto, la mia risposta sarà, comunque, quella che il giornalista avrebbe voluto sentirsi direAllora, talvolta, preferisco star zitto.» Invece, il Maestro del Teatro italiano, durante la nostra conversazione non sta affatto zitto e parla, senza freni inibitori, del Gay Pride, di adozioni, di omofobia, dell’omofobia provata sulla sua pelle e di quella che si vive in televisione, ma anche di Mara Venier e di quella volta in cui andò su tutte le furie.

Di me si può fidare…

 

justine mattera anton emilio krogh rita pavone leopoldo mastellonijustine mattera anton emilio krogh rita pavone leopoldo mastelloni

Me lo auguro, soprattutto per me.

 

È da un po’ che non la si vede in giro. Posso chiederle il perché?

Il teatro è fermo, anzi: è proprio morto! Il pubblico non va più a vedere nulla e le repliche non superano mai i due, tre giorni. Di proposte me ne arrivano tante, ma poi, quelle che si concretizzano, son davvero poche. Lavorano sempre quei quattro, cinque che hanno i famigerati “amici giusti”. La televisione, invece, è strana. Ci sono volte in cui sei indispensabile e, molte altre, in cui non servi a niente. Evidentemente in questo momento non c’è più bisogno di me. 

 

Da come parla sembra che nutra un po’ di nostalgia per la televisione…

paolo leone con il fratello mauro e leopoldo mastellonipaolo leone con il fratello mauro e leopoldo mastelloni

A me manca molto. E poi, se proprio devo dirla tutta, mi manca ancor di più quando vedo, e sento, personaggi improbabili parlare di argomenti o di persone che non conoscono e che non hanno mai conosciuto.

 

Un esempio?

Commemorano Mariangela Melato persone che non l’hanno neanche mai incontrata per errore. Quando io potrei raccontare tantissimi aneddoti visto che eravamo amici ancor prima di diventare personaggi noti. Lo stesso vale anche per il grande Carlo Dapporto. Tutti tuttologi da quando c’è internet. Leggono e ripetono proprio come pappagalli.

 

A proposito di posizioni cosa pensa del Gay Pride?

un tenero bacio cicciolina e mastelloniun tenero bacio cicciolina e mastelloni

Sono stato martedì alla Gay Street di Roma. Ho fatto uno spettacolo/concerto, per il popolo gay, dal titolo: “Come tu mi vuoi”. Ho cantato per un’ora canzoni molto forti. È andata molto bene, il pubblico sembra essersi divertito, ma non c’era manco un amico o un collega a vedermi. Che delusione.

 

Beh, ma magari non l’han saputo, no?

Lo sapevano eccome. Passano le loro giornate sui social e ora vogliono farmi credere che non sapevano nulla del concerto? Suvvia. 

 

Però, ha tergiversato sul Gay Pride

Cosa vuole che le dica? Ci sono già tante scocciature in questo mondo, perché mai me la dovrei prendere colGay PridePenso che non ci dovrebbe essere né l’orgoglio, ne il “disorgoglio” della propria sessualità. Il gay è un qualcosa di indefinibile in fondo. Le tendenze sessuali sono variabili come il vento e poi sono cose private, ma non giudico chi va. Alla fine è una manifestazione che raccoglie tanti consensi.

leopoldo mastellonileopoldo mastelloni

 

Ma c’è mai stato nella sua vita?

Io? Mai! Ma, se per questo, non sono neanche mai andato al Concertone del Primo maggio. A me quella folla fa paura e sa perché? 

No…

Perché spesso non si partecipa per convinzione, anzi. O ci si va perché obbligati da una tessera di Partito o perché non si ha una beneamata mazza da fare. Io, invece, non sono affatto così. Non mi piace scendere in piazza e preferisco da sempre concentrarmi di più in cabina elettorale. 

 

L’attuale Legge Cirinnà le piace?

Sì, peccato che sia arrivata così in ritardo. Non mi piace, invece, la coreografia intorno alle unioni civili

 

Prego?

leopoldo mastellonileopoldo mastelloni

Non mi piace quest’ostentazione e questo continuo “scimmiottamento” dei matrimoni. Etero o gay che siano, naturalmente. Tutto quel folclore è un qualcosa di anacronistico. Non mi piacciono le donne che in comune si vestono come al matrimonio di Belén, così come non mi piacciono due uomini che si sposano con i mughetti attaccati, sul taschino, col riso. Trovo tutto così fuorviante. Prima, i matrimoni civili, si facevano con più discrezione. Una camicetta, una gonnellina, una cravatta e tutti carini, puliti e profumati. Oggi, invece, si sta ostentando un po’ troppo. Lasciamolo fare ad altri.

Tipo?

Alle starlette, in fondo devono pur uscire sui giornali, no?

 

Lei, invece, ci pensa mai all’idea di sposarsi?

A 72 anni, sposarsi, è un delitto! 

 

leopoldo mastellonileopoldo mastelloni

E all’idea di diventare padre?

Non ho mai smesso di pensarci, ma ho sempre avuto paura. Faccio un mestiere bellissimo, ma che è il più precario che c’è. Non sono libero. Non posso mai programmare nulla. Pensi che amo tantissimo gli animali, ma che per il rispetto che nutro nei loro confronti, non li ho mai voluti. Non si gioca con gli affetti. Alla fine, il mio più grande amore, è il pubblico. 

Pensa che due persone dello stesso sesso possano essere dei bravi genitori?

Sì, meglio con una coppia dello stesso sesso che in un orfanotrofio. Io sono favorevole persino alle adozioni per i single. 

Si parla sempre più spesso dell’omofobia. Lei l’ha mai vissuta sulla sua pelle?

Oggi c’è una recrudescenza indescrivibile. Personalmente è una vita che subisco attacchi per la mia sessualità. Anche in tv, in un certo qual modo, c’è una sorta di omofobia.

 

elena russo e leopoldo mastellonielena russo e leopoldo mastelloni

Si spieghi meglio…

Se in Tv fai il gay, divertendo, come un buffone di corte qualsiasi, sei ammesso. Se invece sei un gay che lavora, senza far della sessualità una bandiera e senza essere una sorta di macchietta, sei visto male. E a me questo non piace più. 

Anche con lei han provato a farla diventare una macchietta?

Sempre! 

Si dice che spesso i primi nemici dei gay, siano i gay stessi. Lo pensa anche lei?

leopoldo mastellonileopoldo mastelloni

Senta: a me tutte queste classificazioni hanno stancato! Invidie e gelosie esistono per chiunque, al di là del sesso, della religione e del colore dei capelli. Oggi si banalizza un po’ tutto.

 

In passato fece scalpore una sua dichiarazione dove diceva: “Meglio frocio, che gay!” È ancora di quell’idea?

Io non ho mai detto questa cosa, mi creda. Quella parolaccia non fa parte del mio lessico. Su di me c’è scritto di tutto. Se io dico una cosa, che non è quella che il giornalista vuol sentirsi dire, stia pur certo che il giornalista scriverà quello che avrebbe voluto sentirsi dire. Roba da pazzi. Talvolta preferisco star zitto. Una volta raccontavo, su un giornale di cronaca rosa se non erro, chi erano le mie amiche nel mondo dello spettacolo. Feci i nomi di Mara Venier, di Barbara d’Urso e Catherine Spaak dicendo anche che erano le uniche persone che mi avevano aiutato in momenti difficili. Sa come andò a finire?

leopoldo mastellonileopoldo mastelloni

 

Temo di saperlo…

Finì che uscì fuori l’esatto opposto. La Spaak capì subito che c’era lo zampino del giornalista, mentre con Mara fu un disastro. Quanto ci rimasi male. Io avevo speso solo parole buone nei loro confronti, davvero.

 

Piuttosto, con la Venier ha fatto pace?

Il tempo aggiusta tutto.

 

Se guarda verso il futuro cosa vede?

Un branco di pecore dietro ad un pastore.

 

E lei dove si colloca: con il pastore o con le pecore?

 

leopoldo mastellonileopoldo mastelloni

Fuori. In mezzo a tutta questa incoscienza sociale, voglio restarne fuori. Guardi quello che è successo aTorino. Basta che uno dica: “bomba” e tutti scappano come pecore. Arriverà un dittatore, prima o poi, sotto mentite spoglie, pronto a farci penare.

justine mattera leopoldo mastelloni  justine mattera leopoldo mastelloni MASTELLONI RETTONDINI MASTELLONI RETTONDINI LEOPOLDO MASTELLONI GNAM LEOPOLDO MASTELLONI GNAM LEOPOLDO MASTELLONI PAOLO PAZZAGLIA LEOPOLDO MASTELLONI PAOLO PAZZAGLIA MARINA RIPA DI MEANA LEOPOLDO MASTELLONI MARINA RIPA DI MEANA LEOPOLDO MASTELLONI leopoldo mastelloni anton emilio kroghleopoldo mastelloni anton emilio kroghPippo Baudo Lina Sastri Massimo Lopez e Leopoldo Mastelloni Pippo Baudo Lina Sastri Massimo Lopez e Leopoldo Mastelloni LEOPOLDO MASTELLONILEOPOLDO MASTELLONIMaria Rosaria Omaggio e Leopoldo Mastelloni Maria Rosaria Omaggio e Leopoldo Mastelloni Leopoldo Mastelloni Leopoldo Mastelloni leopoldo mastelloni premia le vincitricileopoldo mastelloni premia le vincitriciLeopoldo Mastelloni Leopoldo Mastelloni LEOPOLDO MASTELLONILEOPOLDO MASTELLONILEOPOLDO MASTELLONILEOPOLDO MASTELLONILEOPOLDO MASTELLONILEOPOLDO MASTELLONIleopoldo mastelloni e andrea maccarroneleopoldo mastelloni e andrea maccarroneLEOPOLDO MASTELLONILEOPOLDO MASTELLONImara keplero leopoldo mastellonimara keplero leopoldo mastellonileopoldo mastelloni gianni battistonileopoldo mastelloni gianni battistonileopoldo mastellonileopoldo mastelloni

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…