chailly

LA SCALA PER IL PARADISO -  A LONDRA AGLI "INTERNATIONAL OPERA AWARDS" PREMIATA L'ORCHESTRA DEL TEATRO MILANESE - IL MAESTRO CHAILLY: "E’ LA VITTORIA DELLO STILE ITALIANO" – RICONOSCIMENTO ANCHE AL FESTIVAL VERDI DI PARMA, MIGLIORE KERMESSE DEL MONDO

Giuseppina Manin per il Corriere della Sera

 

orchestra scala

 

And the Best Orchestra is... Quella della Scala, da oggi la migliore del mondo. Titolo conquistato ieri sera a Londra durante la sfavillante cerimonia di consegna degli International Opera Awards, per il loro prestigio considerati gli Oscar della lirica. Suddivisi come quelli per il cinema in categorie: miglior direttore, migliori cantanti, miglior coro, miglior regista... gli Opera Awards raccolgono migliaia di segnalazioni poi vagliate da una giuria di addetti ai lavori, direttori artistici, critici, discografici. Alla fine un centinaio di nomination per 20 premi diversi. Tra cui quello per la miglior orchestra. Riconoscimento cardine, assegnato nei 7 anni di vita degli Awards solo due volte, nel 2013 alla formazione del Metropolitan e ora a quella della Scala.

 

sala pereira chailly

A ricevere sul red carpet del Coliseum la statuetta a forma di chiave di violino, Alexander Pereira. «Sono molto contento per il meraviglioso lavoro fatto in questi anni dai nostri musicisti - ha esordito il sovrintendente -. Ringrazio Riccardo Chailly che tanto si è dedicato a loro. E anch' io mi sono speso molto per portare alla Scala alcuni grandi del podio, da Haitink a Blomstedt, da Järvi a Jansons».

 

Ma a creare quell' unicità del suono scaligero, aggiunge, c' è anche la compattezza di una compagine «composta in maggior parte da italiani, e questo vuol dire molto per l' identità del suono. Alla cui inconfondibile dolcezza contribuisce non poco la presenza di molte strumentiste».

 

alexander pereira - moglie

Da Milano, impegnato nel Don Pasquale , Riccardo Chailly festeggia con la sua orchestra «È l' originalità del suono, il suo stile "italiano", che hanno determinato questo premio - assicura -. Una qualità diventata il marchio della Scala nel mondo. È il risultato di aver favorito un repertorio capace di esaltare le radici musicali dell' Orchestra. Confortandomi nella scelta che da tre anni perseguo con grande convinzione: approfondire la nostra tradizione, che non è solo Verdi e Puccini ma tanti altri autori magnifici e ingiustamente trascurati».

 

Un percorso radicale a cui Chailly affianca l' impegno sinfonico. Con l' Orchestra scaligera e la Filarmonica il direttore continua un' esplorazione del linguaggio tardo romantico e contemporaneo.

 

«Un allargamento di frontiere sonore che arricchisce la conoscenza musicale e la confidenza strumentale. Aver eseguito tanto Schumann, Beethoven, Mahler ha certo contribuito ai toni oggi più bruniti degli archi. Perché, come aveva intuito Claudio Abbado, fondatore della Filarmonica, una grande orchestra d' opera non può prescindere dall' attività sinfonica».

 

riccardo chailly

Una formula che ha fatto preferire il suono Scala a quello delle altre concorrenti: l' orchestra del Festival di Bayreuth, la Deutsche Oper, la Lyric Opera di Chicago, la Bayerisches Staatsoper, la MusicAeterna di Currentzis. Tra gli altri Awards, da ricordare quello alla carriera a Teresa Berganza, al miglior direttore, Vladimir Jurowski, a Piotr Beczala e Malin Byström, migliori cantanti.

 

«E Byström - si lascia sfuggire Pereira - tra due anni sarà alla Scala per la Salomè di Strauss, direttore Chailly». Grande soddisfazione infine per un altro premio, al Festival Verdi di Parma. Che con pochi mezzi e tante idee ha sbaragliato rivali altolocati come Bayreuth, Glyndebourne, Opera Forward, Opera Philadelphia e Santa Fe Opera. Finito nelle nominations anche per la miglior produzione, lo Stiffelio di Graham Vick (ma ha vinto il Billy Budd del Teatro Real di Madrid), il Festival verdiano si porta a casa una medaglia scintillante.

 

festival verdi

«Una gioia inattesa, una ricompensa a tanto lavoro - esulta la direttrice artistica Anna Maria Meo, ideatrice di una sfida coraggiosa -. Tener conto della dimensione filologica ma senza tema di proporre regie innovative, sguardi laici capaci di mettere in discussione Verdi e sottrarlo a una "sacralità" mortifera». Il successo dello Stiffelio e l' Award di Londra le hanno dato ragione.

pereira moglieCHAILLYriccardo chailly

 

RICCARDO CHAILLY SCALA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...