L’ORLANDO FURIOSO: "HO RICEVUTO MINACCE MA I FASCISTI NON MI FANNO PAURA. AL MOMENTO BUONO SONO SEMPRE SCAPPATI” – IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA ATTACCA BERLUSCONI E SALVINI: “SONO DEGLI IRRESPONSABILI. INACCETTABILE TROVARE UN NESSO FRA IMMIGRAZIONE E L’ATTO TERRORISTICO DI TRAINI" – VIDEO
Da Circo Massimo - Radio Capital
orlando como marcia antifascista
È stato insultato e minacciato sui social dopo la sua visita alle vittime del raid razzista di Luca Traini a Macerata, ma il ministro Orlando non ha timori: "Sono stato cresciuto da comandanti partigiani e mi hanno insegnato che i fascisti non vanno tenuti in considerazione perché al momento buono sono sempre scappati. Non mi fanno paura", dice il ministro a Circo Massimo, su Radio Capital.
"È un clima che cresce da tempo", continua Orlando, "non c'è abbastanza riprovazione sociale di fronte ad alcuni atteggiamenti. Si è incominciato a discutere sul nesso tra immigrazione e questo atto di Traini, come se potesse trovare una giustificazione sociologica: è inaccettabile. Se un nostro concittadino avesse fatto una cosa del genere all'estero, cosa sarebbe stato detto?".
Dopo i fatti di Macerata, il centrodestra ha attaccato il PD proprio sull'immigrazione: per Salvini "la sinistra ha le mani sporche di sangue", mentre Berlusconi, riferendosi ai migranti, parla di "bomba sociale": "Sono degli irresponsabili", gli risponde Orlando, "dare una forma di giustificazione a un comportamento criminale e terroristico è un modo per sdoganarlo e dargli un valore politico: è un rischio enorme. I fenomeni vanno regolati, certo, ma dire che siccome Traini ha sparato bisogna mandare a casa 600mila persone è un modo di ragionare che disonora il Paese, la Costituzione e quella che pomposamente la destra chiama 'patria', che è una cifra di civiltà e di valori".
Il ministro è preoccupato dal fatto che Traini in carcere sia stato accolto dagli applausi degli altri detenuti: "È un segno di profonda involuzione, che segna un clima contro il quale bisogna reagire". In questo clima, però. non c'è spazio per manifestazioni antifasciste, come quella in programma sabato e cancellata dal sindaco di Macerata Romano Carancini: "Se il sindaco ritiene sia meglio far calare la tensione, è una posizione rispettabile", dice Orlando, "Però un momento nel quale si dia la possibilità all'Anpi di testimoniare i valori antifascisti del Paese credo che vada trovato".
Alla domanda se il Pd di fronte a questa vicenda abbia assunto una posizione di ripiego, Orlando risponde: "Non arriverei a trarre questa conclusione, ma il problema è il livello di iniziativa politica che si mette in campo: non rassegniamoci al senso comune, che in questo Continente ha prodotto in passato anche dei mostri".
Il ministro racconta infine che non gli è stato possibile incontrare ieri la famiglia di Pamela Mastropietro, la ragazza assassinata, ma di aver "sentito telefonicamente lo zio della ragazza, che è anche legale della famiglia, che mi ha ringraziato di averlo cercato, penso ci vedremo nei prossimi giorni". E conclude: "Vi è ipocrisia: ci si muove per lo sdegno di questa vicenda, ma poi chi si dice sdegnato si approfitta e diffonde particolari sulla vita della ragazza. Raccolgo l'appello dello zio che chiede pietas sulla ragazza rispetto a ricostruzioni che non hanno nulla a che vedere con la vicenda".
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