mattarella renzi

1. LA POLITICA? UN COMITATO D’AFFARI. DA OLTRE UN ANNO L’UNICA STRATEGIA CHIARA DEL BANANA È STATA QUELLA DI ASSERVIRE FORZA ITALIA AGLI INTERESSI DELLE SUE AZIENDE 2. ANCHE SE LA VOLESSE, BERLUSCONI NON PUÒ PERMETTERSI LA GUERRA CON PALAZZO CHIGI: RISCHIA DI PAGARLA TROPPO CARA

Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota) per Dagospia

 

 

1. BERLUSCONI E LA GABBIA D’INTERESSI

berlusconi dorme berlusconi dorme

Martedì riprende il cammino delle riforme alle Camere e l’ex Cavaliere ha un lungo week-end per decidere che cosa fare. Sfilarsi e lasciare che Renzie si trovi un’altra maggioranza in Parlamento, oppure rispettare il patto del Nazareno e andare avanti come se sul Colle non fosse successo nulla? Il premier spaccone lo sta “aiutando” a decidere con una manovra a tenaglia: da un lato fa incetta di senatori (i sette di Sciolta Civica sono a un passo), dall’altro gli manda un segnale pesante sulle tv con un emendamento che alza il canone per Rai e Mediaset.

 

Da oltre un anno l’unica strategia chiara del Banana è stata quella di asservire Forza Italia agli interessi delle sue aziende. Ieri, visto l’emendamento sulle tv, il Berlusca ha subito cercato un canale con Palazzo Chigi per rimediare alla manovrina del governo. Pare senza successo.

silvio berlusconi e il fumo dalla testasilvio berlusconi e il fumo dalla testa

 

Intanto oggi interviene anche lo storico socio Ennio Doris a dire che il Patto del Nazareno va rimesso insieme, e alla fine sarà così. Anche perché il 20 febbraio il governo dovrà decidere cosa fare della “Salva Silvio” contenuta nella delega fiscale. Come si vede, anche se la volesse, Berlusconi non può permettersi la guerra con Palazzo Chigi: rischia di pagarla troppo cara. Renzie lo sa e ne approfitta tutti i giorni. Sa che il conflitto d’interessi è diventato una gabbia per chi ne ha a lungo beneficiato.

 

BERLUSCONIBERLUSCONI

 

2. TSIPRAS SPALLE AL MURO

Francois Hollande e Matteo Renzi, al di là dei sorrisi, non hanno nessuna intenzione di dare una mano ad Alexis Tsipras con la Germania e con l’Unione europea. Entrambi hanno troppo da farsi perdonare sui rispettivi conti pubblici. Il Corriere titola in prima pagina: “Atene resta isolata, tempi più stretti. Schaeuble vede Varoufakis e boccia il piano greco. Consiglio europeo il 12 febbraio. La mossa di Draghi accelera la ricerca di una soluzione. Il Fondo Monetario: evitare il contagio”. Dentro, la bellissima reazione spontanea di Atene: “La gente in piazza ritrova l’unità. ‘Non siamo una colonia tedesca’. La manifestazione nata su Facebook. Nessun assalto ai bancomat” (p. 2).

renzi napolitano guardano peppa pigrenzi napolitano guardano peppa pig

 

Repubblica spiega i margini (stretti) di manovra: “Ma l’Eurogruppo è pronto a discutere il nuovo ‘contratto’. Pochi margini per il debito: si teme il contagio politico. Possibili nuove tasse al posto dei tagli più dolorosi. I capi di governo chiamati a decidere il 12 febbraio” (pp. 2-3).

 

RENZI REGALA LA CRAVATTA A TSIPRASRENZI REGALA LA CRAVATTA A TSIPRAS

Titolo eroico sulla Stampa: “L’Europa non cede alla Grecia” (p. 2). Che forza! Poi un calcolo degno delle medie di Trilussa: “Senza accordo l’Italia ci rimette più di tutti. Per noi un debito extra di 22 euro a testa annui, per i tedeschi sono 17” (p. 3). Il Messaggero retrosceneggia: “Quel pressing di Francoforte per rassicurare la Merkel. La scelta del governo ellenico che ha escluso la Troika ha fatto scattare il blocco dei finanziamenti, ma ora tutto sarà più veloce” (p. 2).

 

E finalmente anche un titolo sul nostro premier: “Renzi si schiera con Draghi: scelta ok, ma trattiamo. Posizione concordata con Hollande che segue quella espressa dai tedeschi. Irritazione per i tentativi dei greci di portare l’Italia dalla propria parte” (Messaggero, p. 3).

 

 

3. RENZIE NO LIMITS

nunzia de girolamo e i manichini di renzinunzia de girolamo e i manichini di renzi

Come detto, sono due le manovre partite da Palazzo Chigi ieri. Una sui numeri in Parlamento e una sulle tv care al Banana. Corriere: “Operazione Scelta civica, Renzi amplia il Pd. Già oggi i senatori e parte dei deputati del partito fondato da Monti potrebbero aderire ai dem. Pace fatta anche con Alfano. Ora il leader lavora a nuovi interventi su Rai e liberalizzazioni” (p. 8).

 

Monti non va, ma forse perché non l’hanno voluto. Il Giornale la mette così: “E’ caccia ai ‘responsabili’. Renzi compra Scelta Civica. A Palazzo Madama i numeri non lasciano tranquillo il premier. E lui si annette i senatori montiani: oggi potrebbero passare al Pd” (p. 2).

 

Anche il Cetriolo Quotidiano non la fa passare liscia: “Gli Scilipoti di Renzi. Il cognome del transfuga Idv andato in soccorso del governo di B. era usato dall’allora sindaco di Firenze come insulto: ‘Traditore’. Ora che è a Palazzo Chigi, per intimidire Silvio, prepara i tradimenti di ex M5S e verdini ani. E oggi i senatori di Scelta Civica traslocano nel Pd” (p. 1).

 

renzi abbraccia lo scudocrociatorenzi abbraccia lo scudocrociatomattarella 5mattarella 5

E veniamo ai dispetti sulle televisioni. Repubblica: “Frequenze tv, stretta del governo. Stop sconti a Mediaset e Rai. Forza Italia: ‘E’ una ritorsione’. L’emendamento al Mille proroghe costa alle aziende 50 milioni. Gli azzurri contro il premier: ‘Ci fa pagare la rottura sul Nazareno” (p. 10). “Arcore invoca la mediazione Renzi. Palazzo Chigi: niente ricatti, è equità. Berlusconi si dice ‘basito’. ‘Davvero il Pd reagisce così se il Nazareno va in crisi?” (p. 10).

 

La Stampa spiega che “Berlusconi cambia ambasciatori, ma Palazzo Chigi non risponde. Congelato Verdini, la palla passa a Toti e Romani che cercano senza successo un contatto con Renzi” (p. 5).  Messaggero: “Nel big bang azzurro irrompe l’azienda. ‘Guai a staccarsi dal carro di Matteo’. Marina e Confalonieri in pressing sull’ex Cav: ‘Fai attenzione’. Il leader calma i suoi e pensa di rinunciare allo strappo” (p. 6).

 

 

4. ULTIME DA FARSA ITALIA

Nella ridotta berlusconiana sono giorni bui e avvelenati. “Lotte intestine e mosse del governo. Ora Berlusconi si sente sotto assedio. I fedelissimi del leader precisano: mai minacciato di far saltare le riforme o la legge elettorale”. E interviene l’amico di una vita: “Doris, ad di Mediolanum: ma il patto tra Silvio e il premier è una cosa buona per il Paese” (p. 10). Buona per il Paese e buona per le aziende di famiglia, soprattutto.

 

 

5. LOMBROSIANI PER SEMPRE

Ennio Doris Ennio Doris

Ritagliare e rimirare la foto pubblicata dal Corriere a pagina 6. Vi si contempla Bona Boschi che fa le smorfie ad Andrea Orlando, distraendolo durante la lezione della Mummia sicula al Consiglio di Stato. Nel banco vicino, la secchiona Madia finge di ascoltare a occhi chiusi.

maria elena boschi e marianna madiamaria elena boschi e marianna madia

 

 

6. MA FACCE RIDE!

Massimo D’Alema sempre al centro dei giochi. Dice al Messaggero: “Renzi prima voleva puntare su altri candidati. Poi ha proposto Mattarella, indicato da noi” (p. 8). Ah, se non c’era lui…

 

 

7. NO, TOCCA ANCHE A MORTARELLA!

RENZI BOSCHI MADIA ALFANO RENZI BOSCHI MADIA ALFANO

Non hanno fatto a tempo a eleggerlo presidente che già lo vogliono mandare in tribunale. Sergio Mattarella compare nella lista testimoni dell’imputato Nicola Mancino al processo per la Trattativa Stato-mafia. All’epoca dei fatti, era vicesegretario della Dc. Il tribunale di Palermo deve ancora decidere sulla sua testimonianza, ma c’è da scommetterci che vi saranno nuove polemiche (Corriere, p. 18).

 

Intanto, sempre sul Quirinale, Ernesto Galli della Loggia scrive un pezzo non banale per dire che è stato scelto un presidente ignoto a gran parte della nazione e che Mattarella dovrà dunque impegnarsi per rendersi un minimo popolare e stabilire un canale di comunicazione con la gente comune (Corriere, p. 1).  

MENTINE DELLA FINOCCHIARO PER DALEMA MENTINE DELLA FINOCCHIARO PER DALEMA

 

 

8. UN MINIMO DI CIVILTÀ

Il falso in bilancio, reato che serve a commetterne anche di più gravi, torna un reato vero, perseguibile anche d’ufficio. Repubblica: “Falso in bilancio, più poteri ai pm. Intesa di maggioranza sull’anticorruzione. Trucchi di bilancio perseguibili d’ufficio, ma sotto una soglia ‘minima’ non ci sarà reato. Sconti di pena per i corrotti che collaborano. No agli ‘agenti provocatori’. Anm: strada giusta, però procedere con più coraggio” (p. 8).

 

FOTOMONTAGGIO KYENGE DEL LEGHISTA FABIO RAINIERIFOTOMONTAGGIO KYENGE DEL LEGHISTA FABIO RAINIERI

Reagisce con sportività il Giornale di Paolino Berluschino: “Renzi scaglia i pm contro gli italiani. Il governo dà pieni poteri alle toghe nelle leggi anticorruzione e sul falso in bilancio aziende e cittadini diventano presunti colpevoli. E spunta la norma salasso per Rai e Mediaset” (p. 1).

 

 

MACUMBA CALDEROLIMACUMBA CALDEROLI

9. PER IL PD SI PUÒ DIRE “ORANGO” ALLA KYENGE

La giunta per le autorizzazioni del Senato protegge Roberto Calderoli che aveva dato dell’orango all’ex ministro Kyenge. Le sue opinioni sono insindacabili e non razziste. D’accordo tutti i partiti tranne i grillini. A Repubblica, la Kyenge confessa che si sente abbandonata anche dal Pd (p. 15).

 

 

10.  LA COMMEDIA (LENTA) DELLE PRIVATIZZAZIONI

calderoli-kyenge-orango-vignettacalderoli-kyenge-orango-vignetta

Toh, news dal fronte delle famose privatizzazioni di Padoan. “Enel, il Tesoro pronto a collocare un altro 6%. Parte il nuovo round di privatizzazioni, dalla prima cessione sono attesi 2 miliardi. Ricavi 2014 in calo a 75,8 miliardi, ma l’indebitamento diminuisce” (Stampa, p. 16). E adesso silenzio, fino al prossimo annuncio.

 

Ultimi Dagoreport

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…