1. LELE MORA: “SALVINI? PER CARITÀ, SE POTESSI VOTARE VOTEREI RENZI PERCHÉ MI SEMBRA DI ANDARE CON FONZIE, DI TORNARE INDIETRO NEGLI ANNI, QUANDO ERO GIOVANE, FRESCO, QUANDO ANCORA MI TIRAVA… CERTO NON È UNO DI SINISTRA. E’ TUTTO, SOCIALISTA, DEMOCRISTIANO, LIBERALE, FA FINTA DI ESSERE ANCHE UN PO’ COMUNISTA” 2. L’EX: “CORONA È MALATO, È BIPOLARE, MA LA GRAZIA SAREBBE UN PRIVILEGIO INGIUSTO” 3. DOPO LA CONDANNA: “CARCERE? PIUTTOSTO MI AMMAZZO, MI BUTTO DAL BALCONE” 4. “AD ARCORE NESSUNA PROSTITUZIONE, LE RAGAZZE ERANO AMANTI DI UN SOLO CLIENTE”

Da “La Zanzara - Radio24”

 

lele moralele mora

“Salvini? Per carità, se potessi votare voterei Renzi perché mi sembra di andare con Fonzie, di tornare indietro negli anni, quando ero giovane, fresco, quando ancora mi tirava…”. Lo dice a La Zanzara su Radio 24 Lele Mora, l’ex agente delle star appena condannato a sei anni e un mese nel processo Ruby bis. “Renzi – dice Mora – può mettere a posto il Paese, certo non è uno di sinistra. E’ tutto, socialista, democristiano, liberale, fa finta di essere anche un po’ comunista”.

 

“E soprattutto – dice – è allegro, stuzzichevole, simpatico, con quel sorriso sornione che a volte fa venire libidine. Ma non a me, che non faccio sesso da quattro anni e il mio pappagallo è morto con le pilloline che prendo”. “Renzi – continua Mora – è il number one, il numero uno. Renzi forever”.

 

lele mora en travestilele mora en travesti

“Il carcere? Piuttosto mi ammazzo, mi butto dal balcone”. Così Lele Mora, l’ex agente delle star condannato in appello a sei anni e un mese nel processo Ruby bis, a la Zanzara su Radio 24. “La condanna è ingiusta – dice Mora – ma sono felice. Se fossi tornato in galera non avrei resistito. Già quando ero dentro ho tentato il suicidio. Piuttosto la morte, mi sarei tolto la vita prima buttandomi giù dal quinto piano. In carcere ci vanno i veri banditi, io non lo sono”. “Non ho stuprato nessuno – aggiunge l’ex agente – e non ho rubato, prendono meno quelli che fanno le rapine in banca. Ho patteggiato una condanna a quattro anni e tre mesi, sono stato punito abbastanza”.

lele mora 5lele mora 5

 

“Arcore – spiega Mora – non era una casa di tolleranza e le ragazze non erano escort. Anche se Arcore fosse stato un bordello, per essere prostitute devono avere più clienti mentre al limite avendo un solo cliente erano amanti”. “Non c’era prostituzione – dice ancora – sono io che ho subito stalking da molte ragazze per andare a casa del Presidente. Qualsiasi donna vuole incontrare un uomo simpatico e generoso che può dare lavoro”. E ora cosa farà nella vita?: “Ho una tremenda voglia di vivere. Voglio chiudere le carceri minorili e portare tutti i minorenni nelle comunità di Don Mazzi. Ne faremo tante, di comunità”.

sm beatrice borromeo lele mora sm beatrice borromeo lele mora

 

lele mora 4lele mora 4LELE MORA VENDE SCARPE A CORSO BUENOS AIRES LELE MORA VENDE SCARPE A CORSO BUENOS AIRES

 “Corona? Quando uno sbaglia è giusto che paghi. E’ malato e bipolare, lo curino. Ma la grazia sarebbe un privilegio”. Così Lele Mora, l’ex agente delle star condannato in appello a sei anni e un mese nel processo Ruby bis, a la Zanzara su Radio 24. “Se uno sta male – dice Mora, un tempo molto vicino a Corona – deve essere curato in una struttura adatta che non è il carcere.  Ognuno quando sbaglia come sto pagando io è giusto che paghi. Ma la grazia sarebbe un privilegio, o la do a tutti o a nessuno. Facciano un’amnisti a o l’indulto, ma la grazia a Corona sarebbe un privilegio”.

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…