quirino conti natalia aspesi

LETTERA D’AMORE A NATALIA ASPESI – QUIRINO CONTI: “IL PEGGIO È PASSATO. ORA STAI BENE, NATALIA. PER NOI TUTTI CHE NON POSSIAMO NEANCHE IMMAGINARE UN VENERDÌ SENZA LA TUA RUBRICA - FONDATRICE DI ‘REPUBBLICA’, NON TI SI VIDE MOLTO SULLE PAGINE DI ‘REPUBBLICA’. FU EZIO MAURO AD AFFRETTARE LA TUA INCORONAZIONE COME ESPERTA DI VITA E OSSERVATRICE DEL MONDO - LA MODA ERA UNA COSA DA CHECCHE E SIGNORE PRIVILEGIATE. FINO A QUANDO ARRIVASTI TU, IL TORNADO, TANTO ACUTA E LIBERA DA DOVER INTERVENIRE CRAXI IN PERSONA PER MODERARE, O MEGLIO ESCLUDERE, LA TUA LINGUA SATANICA…

Quirino Conti per Dagospia

 

Amatissima, sempre mia,

Natalia Aspesi

devi sapere che si era appena attenuato il batticuore dei pochi intimi che avevano saputo del tuo infido malessere, che già come una scintilla veloce la notizia aveva fatto il giro di tutte le redazioni. 

 

Grazie a Dio era passato il peggio ma, come può capitare solo a chi è molto amato, ti era già arrivato un flusso straripante di tenerezza e autentica ammirazione. Ma tu, Natalia (così per tutti), eri già tornata in carreggiata a continuare la tua bellissima vita ora che, dopo una carriera lunghissima, sei diventata come il panettone o la colomba: un dolce appuntamento, e una bella ricorrenza per tutti.

 

Ti si legge, Natalia, e ti si commenta come fossero stampate solo per te tante inutili pagine di giornale. Ma non è stato sempre così. Fondatrice di “Repubblica”, venivi da excursus nelle più eclettiche mostre canine! E nonostante fosse tanto determinante la tua presenza, con il dotto croupier Scalfari non ti si si vide molto sulle pagine di “Repubblica”. Fu poi Ezio Mauro ad affrettare la tua incoronazione  come esperta di vita e osservatrice del mondo. 

 

Natalia Aspesi

Perché così vivi, Natalia. Affacciata alla finestra della tua vita raccogliendo quello che nessuno vede e tutti patiscono.  Memorabili restano alcune tue immagini al processo di Mani pulite: avrebbero fatto la felicità di David, altro che Il giuramento della Pallacorda. Con  i tuoi bloc-notes e la faccina svelta, la frangia pericolosa e gli occhiali da miope Ape Maia, appoggiata alle spalle dei più grandi inquisiti, mentre apparivi dignitosa e soddisfatta che la tua Nazione avesse finalmente riscoperto la sua anima. 

 

Ma la Moda era un’altra cosa. Sulla Moda gli editori lucrano, e per scrivere – cioè non dire niente – di quella truppa di milionari privilegiati ci volevano altri occhi e altre lingue. Non dimentichiamo che Montanelli si scelse la sua critica di moda perché era stata l’inventrice di un gonnellino spregiudicato per i tornei di tennis. 

 

In genere, nonostante Pannella avesse raccontato di Moda abbondantemente, a scriverne  erano le amiche di famiglia o le parenti, o le vicine di casa. Soprattutto “Repubblica”, che sembrava stare minacciosa tra le braccia del direttore come le terribili Tavole della legge strette al petto di Mosè. 

 

Giorgio Bocca Natalia Aspesi

Dunque, la Moda era una cosa da checche e signore privilegiate. Fino a quando arrivasti tu, il tornado, tanto acuta e libera da dover intervenire Craxi in persona per moderare, o meglio escludere, la tua lingua satanica. Un protetto – o chissà, forse un socio – non ammetteva le tue sghignazzanti prese di posizione. 

 

Ma tu sei adorata dai migliori, da quanti contano davvero per meriti intellettuali e morali. E soprattutto dai rarissimi, che non direbbero mai “la mia dona”, nemmeno sotto tortura: frase leader che ci fa venire i brividi e che sai ripetere con l’esatta intonazione di un lombardo di fama. Ma poi anche lì qualcuno si stancò di essere costantemente sotto esame. 

 

NATALIA ASPESI

Altra democratica reprimenda con il pavido direttore e nuovo allontanamento dal suo proscenio della tua intelligenza stilistica, la più lucida su piazza. Non c’eravate che tu e Bocca, e la battagliera Mulassano, a cercare di rappresentare la coscienza dello Stile milanese. Bocca non accettando in nessun modo che si potesse accumulare tanto misterioso denaro semplicemente con quattro camiciole, e tu che sei rimasta a guardare con sospetto tante biografie inventate con studi universitari acclusi, e inesistenti palle di nobiltà; ed errori di ortografia su press release particolarmente impegnate nel “metropolitano”.

 

natalia aspesi

A Parigi ricordo che, usciti da una grande presentazione, non riuscivamo a fare due passi tanto erano esilaranti le tue osservazioni. Appassionata di peperoni ripieni, sei riuscita a vedere la Moda come un grande mistero. 

 

Ora fortunatamente il peggio è passato, Natalia. Stai bene, e tutti i maniaci che ti scrivono lettere interminabili, o gli innamorati di se stessi senza altro scopo che parlare di un amore irreale, o semplicemente gente annoiata che ti invia papelli senza fine, saranno finalmente risarciti dei loro dolori. Non esattamente di Werther, anche se tu non hai smesso di intrecciare le buone letture con le sciocchezze che ti si scrivono. Trattando le une e le altre come il sangue del Tempo.

 

Natalia Aspesi in un’immagine degli anni Settanta

Ora stai bene, Natalia. Per noi tutti che non possiamo neanche immaginare un venerdì senza la tua rubrica, e due o tre cose fondamentali commentate da una delle più penetranti  intelligenze di questo scorcio di secolo. Buon lavoro, Natalia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Articoli correlati

NATALIA ASPESI RACCONTA L\'ICTUS CHE L\'HA COLPITA: 'TUTTI A DIRMI BRAVA CHE TI STAI RIPRENDENDO, MA..

\'L'ICTUS? LO SUPERERO MA NULLA SARA COME PRIMA\'- NATALIA ASPESI, 93 ANNI, E IL MALORE CHE...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

natalia aspesiNatalia Aspesi Natalia Aspesi con Antonio Sirtori, suo compagno per 38 anni, scomparso nel 2012 natalia aspesinatalia aspesiNatalia Aspesi alle spalle del pm Antonio Di Pietro Natalia Aspesi l fidanzato Giorgio (in giacca bianca) nel 1974. 61natalia aspesiil premiolino 2016 natalia aspesi e l'avv. cesare rimininatalia aspesi 1

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…