milo manara

IL MACRO CELEBRA MILO MANARA: ''NON MI SENTO PITTORE NÉ ARTISTA, SONO UN FUMETTARO E BASTA. GIPI E ZEROCALCARE CONCORRONO PER PREMI LETTERARI, IO STO BENE COSÌ'' - ''I MIEI DISEGNI? ERO IN CLASSE CON 16 RAGAZZE, UNICO MASCHIO. MA MANCA LA CONTROPROVA, I MIEI COETANEI ERANO TUTTI ASSATANATI'' - E POI L'INCONTRO CON FELLINI, CON I ''CULI ENORMI E LE GRANDI TETTE DEL SUO INCONSCIO'', HUGO PRATT ''ANARCHICO E NON FASCISTA COME DICEVANO GLI STOLTI'', ANDREA PAZIENZA...

milo manaramilo manara

Malcom Pagani per 'Il Messaggero'

 

Autoritratto di Maurilio Manara per brevità chiamato Milo: «Ho le stesse iniziali di Michelangelo Merisi e Marcello Mastroianni, ma non mi sento né un pittore, né un artista. Sono un fumettaro, un fumettaro e basta. Quando iniziai, la consapevolezza del valore culturale del fumetto, non un genere narrativo, ma una forma narrativa che contiene tutti i generi, ancora non esisteva.

 

milo manara gulliverianamilo manara gulliveriana

Oggi Gipi e Zerocalcare concorrono per i premi letterari, forse cercano definizioni più alte per la loro opera e in qualche modo li capisco, ma io sto bene così, senza niente da insegnare a nessuno e nonostante l'età, con molte cose ancora da imparare».

 

A quasi 72 anni, dopo aver colorato l'esistenza di torme di sognatori e di repressi proiettando sulle pagine paradisi femminili utili a destare l'ammirazione di Altman e di Fellini, Manara torna a Roma per una mostra antologica al Macro in cui rileggere le tappe della sua parabola e nelle pause -pudicamente-rispecchiarsi nell'arco dei decenni: «Sono felice che si faccia a Roma, con la città ho un rapporto antico, la prima volta arrivai in Autostop».

milo manara brigitte bardotmilo manara brigitte bardot

 

Come mai?

«Covavo l'illusione e la speranza un po' ingenua di incontrare Fellini. Avevo visto La Dolce vita di contrabbando, a un'età in cui non avrei dovuto né potuto farlo e il desiderio di parlargli mi aveva spinto a stazionare per tre giorni in via Veneto, dove ero praticamente convinto che Federico trascorresse le giornate».

milo manara al macromilo manara al macro

 

Alla fine lo incontrò?

«Diventammo amici fraterni. Roma l'ho scoperta con lui, a piedi o in macchina, finendo poi per conoscerla centimetro per centimetro».

 

Tra le sue donne e quelle dell'immaginario felliniano non ci sono similitudini.

«Lì Fellini riproduceva la sua parte onirica, gli incontri dell'infanzia, i culi enormi e le grandi tette abitavano nella memoria adolescenziale e nell'inconscio. Ma questo non significa che Federico amasse solo quell'immaginario. Non a caso la donna della sua vita, Giulietta Masina, era minuta e aliena a quei modelli».

 

Quanto incide la sua parte onirica nei disegni?

«Non so. Ero in classe con 16 ragazze, unico maschio. Ma manca la controprova, i miei coetanei di allora erano tutti assatanati. Le ragazze, abituate per abito mentale e peso del cattolicesimo bigotto a dire sempre no, e noi a provarci disperatamente».

milo manara favolemilo manara favole

 

Oggi?

«È cambiato tutto, le ragazze sono intraprendenti, l'uomo sta lì a pavoneggiarsi e le fanciulle scelgono o rifiutano con un'indipendenza che ieri era impossibile solo supporre».

 

Con quali conseguenze?

omaggio di milo manara a valeria mariniomaggio di milo manara a valeria marini

«Le identità sono più sfumate, il maschio è smarrito di fronte al cambiamento e reagisce in maniera inconsulta, da vero stronzo. Quel fenomeno atroce, il femminicidio, altro non è che l'incapacità di confrontarsi con il nuovo ruolo sociale delle donne».

 

Cosa è per lei l'erotismo?

«Un'atmosfera, un gioco di sguardi. Può esistere e vibrare con forza anche se due esseri umani non si sfiorano».

 

E la pornografia?

«Una delle cose più noiose che esistano, una ripetizione meccanica, niente che scuota il cuore o faccia volare la mente. In un'epoca di pensiero debole, il cervello, l'organo sessuale più importante, è ridotto al ruolo di spettatore. Ma non è strano».

 

MANARAMANARA

Perché?

«Perché siamo diventati tutti spettatori, comparse tra uno spot pubblicitario e l'altro. Applaudiamo persino ai funerali, come un tempo accadeva solo con gli attori per tributare loro l'ultimo omaggio. Si applaude la diva, ma non si dovrebbe applaudire la bara. C'è un inutile casino, quando in certe occasioni sarebbe meglio se a regnare fosse il silenzio».

 

Lei dove lo trova?

«In mare. Avevo un'antica aspirazione, attraversare l'Atlantico. L'ho fatto a bordo di un cargo, in tarda età, per andare in Argentina, seguendo le tracce di Hugo Pratt. A bordo del cargo il silenzio era una costante. Ore e ore meravigliose senza parlare con nessuno».

 

MANARAMANARA

Di Hugo Pratt cosa possiamo dire?

«Che era un anarchico, non certo un fascista come qualche stolto ha detto. Un uomo libero che diceva sempre la propria, anche quando apparentemente non gli conveniva. Andai a trovarlo con Andrea Pazienza».

 

Un incontro felice?

«Andrea aveva qualche lampo di follia, provò a saltare a gambe unite un divano con un bicchiere in mano e lo distrusse. Al di là della disavventura, Pazienza sapeva farsi amare. Era dolce, non timido, spaventato solo dal tempo che passava. Per lo scorrere degli anni covava una vera e propria ossessione. Era convinto che a 40 anni sarebbe finito tutto e che la vena creativa si sarebbe inaridita».

 

MANARAMANARA

Non fece in tempo ad arrivarci.

«Ma di certo non si tolse la vita volontariamente, faceva ancora cose straordinarie».

 

Le motivazione degli inizi?

«Eravamo goliardi un po' stupidi che si chiedevano come sbarcare il lunario, mia madre, insegnante, faceva finta di non vedere cosa disegnavo. Stendeva un velo pietoso, ma in fondo, di quel ragazzone capace di mantenersi non si vergognava».

 

Cos'è la volgarità?

MANARAMANARA

«Qualcosa di soggettivo. Per me è la pausa che interrompe un film. Proprio come Fellini, se un racconto viene devastato a tradimento, rifiuto di guardarlo, è tra i miei diritti, o no?». 

milo manara milo manara MILO MANARAMILO MANARAandrea pazienza disegnato da milo manara andrea pazienza disegnato da milo manara milo manara c001milo manara c001milo manara c002milo manara c002milo manara c003milo manara c003milo manara books milo manara books milo manara milo manara CELENTANO VISTO DA MANARACELENTANO VISTO DA MANARAmostra dedicata a milo manaramostra dedicata a milo manaramilo manara andrea pazienza di vincenzo mollica milo manara andrea pazienza di vincenzo mollica milo manara tuffomilo manara tuffoFELLINI MANARAFELLINI MANARAmanara siena mostra manara stanze desiderio manara siena mostra manara stanze desiderio

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni romano prodi elon musk donald trump ursula von der leyen giovanbattista fazzolari

COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA PIAGA: “L’ESTABLISHMENT AMERICANO ADORA LA MELONI PERCHÉ OBBEDISCE” - OBBEDIENTE A CHI? AI VERI ‘’POTERI FORTI’’, QUEI FONDI INTERNAZIONALI, DA BLACKSTONE A KKR, CHE FINO A IERI LO STATALISMO DI MELONI-FAZZOLARI VEDEVA COME IL FUMO AGLI OCCHI, ED OGGI HANNO IN MANO RETE UNICA, AUTOSTRADE, BANCHE E GRAN PARTE DEL SISTEMA ITALIA - E QUANDO SI RITROVA L’INATTESO RITORNO AL POTERE DI TRUMP, ECCOLA SCODINZOLARE TRA LE BRACCIA DI ELON MUSK, PRONTA A SROTOLARE LA GUIDA ROSSA AI SATELLITI DI STARLINK - LA FORZA MEDIATICA DI “IO SO’ GIORGIA” VA OLTRE QUELLA DI BERLUSCONI. MA QUANDO I NODI ARRIVERANNO AL PETTINE, CHE FARÀ? DA CAMALEONTICA VOLTAGABBANA TRATTERÀ I DAZI CON TRUMP O RESTERÀ IN EUROPA? - MA C’È ANCHE UN ALTRO MOTIVO DI RODIMENTO VERSO PRODI…

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…