jurman giorgia mengoni

“MANESKIN SOPRAVVALUTATI, GIORGIA STONATA, ULTIMO DI NOME E DI FATTO, MENGONI URLA” - LUCA JURMAN, EX VOCAL COACH DI "AMICI", ALL’ATTACCO: "FEDEZ NON MI E’ PIACIUTO. NON MI PIACE NEANCHE L'APPARIZIONE DI ZELENSKY IN QUESTO SANREMO. E’ COME QUANDO LA DE FILIPPI HA INVITATO RENZI A 'AMICI'. MADAME? NON SI CAPISCE QUELLO CHE CANTA...MR RAIN E IL CORO DI BAMBINI? UN PARACULO”

Estratto da fanpage.it

 

luca jurman

Il Festival di Sanremo 2023 è giunto alla terza serata, gli spettatori hanno già avuto modo di ascoltare le 28 canzoni dei Big. Fanpage.it ha chiesto a Luca Jurman, vocal coach, musicista, produttore, nonché ex professore di canto di Amici di Maria De Filippi, di dare un parere tecnico su alcuni dei brani in gara. Ecco cosa ne pensa di Giorgia, Marco Mengoni, Lazza, Ultimo, Cugini di Campagna, Anna Oxa, Elodie, Madame, Mr. Rain e Paola e Chiara.

 

 

Partirei da un'artista a cui sei molto legato, Giorgia, che canta Parole dette male. 

Voglio iniziare col dire che tra le cantanti note, Giorgia è la numero uno in Italia, l'unica in grado di togliere il trono a Mina. Ieri sera, per quanto mi riguarda, sono rimasto malissimo, mi sono imbarazzato per quello che è successo con Giorgia. Cantava tra Levante e Ponente e non stava in centro. Non riesco a capire cosa sia successo. A livello di intonazione, a livello di suono, quell'acuto strano…magari stava male e non l'ha dichiarato. Non è da lei. Ha un'esperienza del palco, che non posso pensare che si sia emozionata. Non ha avuto timore neanche davanti a Pippo Baudo.

marco mengoni in versace

 

Non un po', molto imprecisa. L'intonazione precaria, a volte calante, altre crescente. Il timbro, quando è andata sull'acuto, era strano, schiacciato. C'è stato un grosso problema. Lei è una che ha studiato, in questo mondo in cui ci si crede dei fenomeni perché si seguono dei tutorial. Io mi aspettavo da Giorgia, la sberla. Che arrivasse lei e mandasse tutti a casa. E invece no. Spero di ricredermi stasera, sarà una serata lunga, ho già preso un ricostituente (ride, ndr).

 

 

Ci saranno i Maneskin a tenerci svegli in questa lunga notte sanremese.

marco mengoni terza serata sanremo

Ma guarda, in quel momento credo che andrò a bermi un caffè. Non sono un sostenitore dei Maneskin per un semplice motivo: sono sopravvalutati, li stanno dipingendo come i fenomeni del mondo, ma non è così. Magari, rispetto a quello che c'è in giro, di loro possiamo dire "ok, interessanti, bene", ma non possiamo definirli l'evento musicale del secolo.

 

Cosa ne pensi del modo in cui Fedez ha usato la musica per mandare un messaggio politico?

Non mi è piaciuto. Non mi piace neanche l'apparizione di Zelensky in questo Sanremo. Non va bene. Questo è il festival della musica italiana, lasciamolo fuori da questi discorsi. Evitiamo di usare certe cose per fare ascolti. Non contaminiamo il Festival con la politica. È come quando Maria De Filippi ha invitato Matteo Renzi ad Amici.

 

Tornando ai Big, cosa ne pensi di Marco Mengoni in gara con la canzone Due vite?

giorgia terza serata sanremo 2023.

Marco a un certo punto ha strafatto, come al solito. Lui inizia sempre bene, poi si mette a urlare ed esagera. Ma perché? Sei andato bene fin lì, fermati. È il favorito? Ci dimentichiamo che Sanremo è il festival della canzone italiana, non del cantante. Il brano di Marco Mengoni secondo te è un evergreen? Te lo ricordi? E non è vero che ci vuole più di un ascolto. Quando Mia Martini è salita sul palco e ha cantato Almeno tu nell'universo, abbiamo dovuto ascoltarla tre volte per capire se l'esibizione fosse buona? Quando ascolti il pezzo di Mengoni, non pensi di avere sentito un brano pazzesco.

 

Allora, dimmi, c'è una canzone che ti è rimasta impressa tra quelle dei Big di Sanremo 2023?

Il brano di Paola e Chiara, Furore, mi è rimasto in testa per un momento, poi è sparito. Ma perché è radiofonico. Distinguiamo il bello dal commerciale, dalla cosa facilotta.

 

giorgia sanremo 2023

Mr Rain ha cantato Supereroi accompagnato da un coro di bambini.

Nazionalpopolare! Quella roba è una manovra di un paraculo… Senti, Povia c'è già stato. Di cattivissimo gusto per quanto mi riguarda.

 

Ultimo, con la canzone Alba, ti è piaciuto?

Per me è Ultimo di nome e di fatto. No, non mi è mai interessato più di tanto. Anche lui è sopravvalutato, super pompato, tutti che parlano di lui ma ogni volta che lo sento dico boh. No, non è un prodotto discografico che mi sconvolge. Lo trovo anche abbastanza banale.

il culo di victoria dei maneskin a sanremo 2023

 

Anna Oxa meritava di stare in fondo alla classifica? 

Diciamo che quest'anno è un po' come cercare il cioccolato sopraffino tra quello a basso costo. Non c'è una canzone che valga veramente il festival della canzone italiana. Ad Anna Oxa, a un certo punto, le è presa la Mengonite e ha cominciato a urlare anche lei e a fare delle cose assurde.

 

Madame e Elodie godono di grande seguito. Al Festival di Sanremo cantano le canzoni Il bene nel male e Due.

Madame non mi piace, mi ha stufato questo fatto che non si capisce mai niente di quello che canta. Sopravvalutata anche lei. Elodie ha un pezzo articolato da cantare e se l'è cavata bene, ma non la vedo da podio.

 

 

marco mengoni terza serata sanremo 1victoria de angelis a sanremo 2023 victoria de angelis a sanremo 2023 maneskin tom morelloil culo di victoria dei maneskin a sanremo 2023 mr. rain terza serata sanremo 2023. mr rain

(…)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...