MANNAGGIA A MANNHEIMER! IL SONDAGGISTA INDAGATO È STATO DEFENESTRATO DAL “CORRIERE” MA RESTA ANCORA A “PORTA A PORTA”: ALLA RAI NON FREGA NULLA DELLA FRODE DA 10 MILIONI DI EURO?

1. MANNHEIMER HA LASCIATO IL "CORRIERE" MA CONTINUA A COLLABORARE CON VESPA
Carlo Di Foggia per "Il Fatto Quotidiano"


Due mesi fa, ai magistrati che lo interrogavano, aveva spiegato di "provare vivo dispiacere e sincero pentimento": "Restituirò al fisco tutto quanto dovuto". Ieri, il pm di Milano Adriano Scudieri ha chiuso le indagini sul fondatore e presidente dell'Ispo, Renato Mannheimer, per una presunta evasione fiscale da 10 milioni di euro e si appresta a chiederne il rinvio a giudizio insieme al consulente Francesco Merlo e altre otto persone. Al più famoso sondaggista italiano i magistrati contestano di essere stato "l'ideatore e beneficiario dell'attività fraudolenta" messa in atto tra il 2005 e il 2011.

Un giro di false fatture per operazioni inesistenti (per lo più finti sondaggi mai realizzati), emesse da società "filtro" e "cartiere" create ad hoc, e di cui Merlo e Mannheimer erano i gestori di fatto. I soldi evasi - secondo l'accusa - venivano poi girati su conti correnti aperti in Svizzera, Antigua e Lussemburgo, e riconducibili all'uomo delle percentuali di Porta a Porta. Nelle 25 pagine del dispositivo, viene ricostruito il sistema in tre tempi: le società operative - amministrate dal sondaggista - simulavano le operazioni; quelle filtro emettevano fattura e a loro volta replicavano l'operazione con le società "cartiere", intestate ad un referente dei due nel Paese africano, Hedi Kamoun.

Da lì i soldi prendevano la via dell'estero. A Kamoun spettava una percentuale del 2,5 per cento, la stessa riservata ad un altro indagato, Carlo Gerosa, cittadino italo-svizzero già finito nell'inchiesta della Procura di Busto Arsizio sul caso Finmeccanica - ossia la presunta tangente pagata a funzionari del governo indiano per la fornitura di 12 elicotteri Agusta-Westland - con l'accusa di essere stato uno degli intermediari dell'affare insieme all'italo-svizzero Guido Haschke e all'inglese Christian Michel.

L'inchiesta su Mannheimer era nata da una segnalazione del 2010 dell'unità di informazione finanziaria di Bankitalia. Il 17 aprile 2013, Merlo era stato il destinatario di un'ispezione amministrativa anti-riciclaggio da cui era emerso che l'uomo operava come fiduciario del sondaggista in operazioni con fatture sospette per un totale di 30 milioni di euro. Secondo l'accusa, le imposte Ires e Iva evase ammontano a circa 10 milioni di euro di cui uno sarebbe però stato sottratto al fisco da una delle società "filtro" e finito, secondo i pm, nelle tasche di altri indagati.

Nel corso dell'interrogatorio, Mannheimer aveva sottolineato anche come, "già da alcuni anni", sia lui personalmente che le sue società "siano totalmente rispettose della normativa fiscale". Dopo le prime notizie sull'indagine però, il Corriere della Sera, dove scriveva da tempo, gli ha preferito Nando Pagnoncelli, presidente dell'Istituto Ipsos, ospite fisso della trasmissione Ballarò. Derubricato da via Solferino, Mannheimer ha trovato ospitalità sul Foglio di Giuliano Ferrara, dove è più volte intervenuto con i sondaggi realizzati dal suo Istituto. È continuata, invece, la collaborazione con Porta a Porta di Bruno Vespa.


2. RAI: BONACCORSI (PD), AZIENDA CHIARISCA PRESENZE MANNHEIMER
(AGENPARL) - "La Rai chiarisca sulle presenze a ‘Porta a porta' del sondaggista Renato Mannheimer, indagato per associazione a delinquere finalizzat a all'evasione fiscale per dieci milioni di euro". E' quanto chiede la deputata del Partito democratico, Lorenza Bonaccorsi, annunciando la presentazione di un'interrogazione in commissione di Vigilanza Rai.

"Ancora nei giorni scorsi - spiega Bonaccorsi - il sondaggista ha partecipato alla trasmissione di Raiuno nella funzione di sondaggista. E' opportuno che la Rai chiarisca se Mannheimer è ritenuto ancora adeguato per l'approfondimento della prima rete del servizio pubblico, tenendo conto che una testata privata come il ‘Corriere della sera' ha già provveduto a sostituirlo, alla luce delle notizie emerse sull'inchiesta per evasione fiscale. Lo stesso Mannheimer, a quanto riferiscono gli organi di stampa, si sarebbe detto pronto a restituire i fondi. Per la magistratura inquirente sarebbe l'ideatore e beneficiario della frode".

 

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