netflix

"LA BOLLA DEI CONTENUTI È SCOPPIATA. E NETFLIX HA PRESO ATTO CHE LA CRESCITA DEGLI ABBONAMENTI NON È INFINITA" - MARIAROSA MANCUSO: "NON VI SARÀ SFUGGITO CHE "LE SERIE SCRITTE BENE COME I ROMANZI E MEGLIO DEI FILM" SONO SEMPRE PIÙ DIFFICILI DA TROVARE. È PERCHÉ DENTRO NETFLIX È SCOPPIATA UNA GUERRA, FRA TED SARANDOS E LA SUA VICE CINDY HOLLAND. HOLLAND CREDEVA NEI GRANDI PROGETTI, IN TERMINI DI QUALITÀ E DI BUDGET. SARANDOS VOLEVA INDIRIZZARE IL FUTURO DI NETFLIX PER UN PUBBLICO PIÙ AMPIO. VI RICORDA QUALCOSA? E' LA TELEVISIONE DA CUI VOLEVAMO SCAPPARE, QUELLA PER CUI CI SIAMO ABBONATI A NETFLIX…"

Mariarosa Mancuso per “Il Foglio”

 

netflix

La bolla dei contenuti streaming è scoppiata? Se ne parla da un po', qualcuno dice che sta arrivando, Martha Kauffman sostiene che è già scoppiata. Crediamo a Mrs Kauffmann, showrunner per i 94 episodi di "Grace & Frankie", con Jane Fonda e Lily Tomlin. Le mature signore vengono piantate dai mariti di una vita, che da molti anni si amano in segreto e all'inizio delle 7 stagioni hanno deciso di convolare a nozze. Mollando la moglie snob e la moglie hippie: quando Jane eternamente a dieta ordina "per me solo una vodka" la ruspante Lily le sussurra nell'orecchio "patate".

 

ted sarandos

La bolla dei contenuti è scoppiata. E Netflix ha preso atto che la crescita degli abbonamenti non è infinita. Il capo Ted Sarandos aveva detto "come rivale abbiamo solo il sonno". Quel tempo felice e spensierato è finito, ben prima della guerra, e dell'inflazione. Adesso bisogna vedersela con la concorrenza vera: le altre piattaforme streaming. Sono in tante a contendersi la nostra attenzione e i nostri portafogli. Mentre gioiscono per i cattivi risultati di Netflix, e scacciano l'orribile verità: non è che poi succede anche a me?

 

NETFLIX

In un mondo perfetto tutto questo sgomitare dovrebbe fare scendere i prezzi e migliorare l'offerta. I film e le serie - a chiamarli così già lo spettatore si rassicura - sono narrazioni articolate con una forma. I contenuti sono come l'acqua che esce dal rubinetto e prende la forma del contenitore (pessimo esempio, di questi tempi, ma rende l'idea). Non vi sarà sfuggito che "le serie scritte bene come i romanzi e meglio dei film" sono sempre più difficili da trovare.

 

cindy holland ted sarandos 1

Non è perché ne abbiamo viste troppe. E' perché dentro Netflix è scoppiata una guerra, fra Ted Sarandos e la sua vice Cindy Holland (che dopo 16 anni di servizio nel 2020 ha lasciato l'azienda). Cindy Holland credeva nei grandi progetti, in termini di qualità e di budget, con certo gusto per il rischio. Ora sembra facile, ma dietro lo strepitoso successo di "Stranger Things" c'è un duro lavoro, e non tutti - prima - capiscono il potenziale. Non era ovvio che gli anni 80 e il paranormale sarebbero diventati una macchina per vincere premi.

la serie tv la regina degli scacchi

 

La rottura si è consumata su "La regina degli scacchi", miniserie considerata da Sarandos troppo costosa e di nicchia. Voleva indirizzare il futuro di Netflix nella direzione opposta. "Walmart-ization", dal nome dei grandi magazzini popolari, caratterizzati dai prezzi all'osso. Niente più film e serie originali (anche nel senso dell'ideazione), quindi brillanti e costosi.

 

Netflix

Nel gergo aziendale che cerca di mettere una pezza sulla dolorosa verità, contenuti "broader": per un pubblico più ampio, volendo usare un termine tecnico "generalisti". Vi ricorda qualcosa? E' la televisione da cui volevamo scappare, quella per cui ci siamo abbonati a Netflix (e a molte altre piattaforme).

 

Un'inchiesta sull'Hollywood Reporter rivela che Cindy Holland faceva anche il duro mestiere (caduto in disuso, se ne vedono i risultati) di produttrice: seguiva sceneggiatori e registi durante lo sviluppo di un'idea. I maligni sostenevano che Ted Sarandos fosse più bravo a fare il capo delle cheerleader che a scegliere (insulto definitivo, per chi deve appunto dire sì a un progetto e no a un altro).

 

Netflix

La guerra è diventata una guerra di dame. Ted Sarandos ha assunto (e strapagato - 18 milioni di dollari all'anno) Baja Bajaria, americana di origini indiane. Prima mossa, comprare dalla concorrenza la serie "You" (il bel corteggiatore assassino, ricordate?) che Cindy Holland non aveva voluto e su Netflix è piaciuta. Tutti possono sbagliare. Resta il fatto che i buoni investimenti si fanno sulle idee originali, scartando le brutte copie.

MARIAROSA MANCUSO

ted sarandoscindy hollandcindy holland ted sarandos 2

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…