mastelloni

“LA PENSIONE NON MI BASTA A PAGARE AFFITTO E BOLLETTE, HO 79 ANNI E DAVANTI A ME VEDO L’ABISSO” – LEOPOLDO MASTELLONI, ALLA VIGILIA DEL 79ESIMO COMPLEANNO, CHIEDE UN AIUTO AL MINISTRO SANGIULIANO AFFINCHÉ IL GOVERNO GLI RICONOSCA IL VITALIZIO PER GLI ARTISTI INDIGENTI PREVISTO DALLA LEGGE BACCHELLI – “NON PENSAVO CHE LA MIA VECCHIAIA SAREBBE STATA COSÌ TERRORIZZANTE. NON LAVORO E NE AVREI BISOGNO” - NEL 1984 MASTELLONI FU ALLONTANATO DALLA RAI PER UNA BESTEMMIA DURANTE UNA PUNTATA DI "BLITZ": “SONO STATO CANCELLATO DAL TEATRO, OGGI NON MI CHIAMANO NEANCHE PER…”

Da open.online

 

 

leopoldo mastelloni foto di bacco

Alla vigilia del 79esimo compleanno, l’attore napoletano Leopoldo Mastelloni ha diffuso un lungo comunicato in cui parla della sua condizione di fragilità economica, chiedendo un aiuto al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano affinché il governo gli riconosca il vitalizio per gli artisti indigenti previsto dalla legge Bacchelli.

 

«Ringrazio Dio per la salute e il pubblico per l’affetto, ma non pensavo che la mia vecchiaia sarebbe stata così. Terrorizzante. Davanti vedo l’abisso», spiega Mastelloni, che ha lavorato per la tv e il cinema e nel 1984 fu allontanato dalla Rai per essersi lasciato scappare una bestemmia durante una puntata di Blitz, «sono stato cancellato dal teatro, depennato. Non lavoro e ne avrei bisogno: la piccola pensione non mi basta a pagare affitto e bollette.

 

renato pozzetto leopoldo mastelloni culo e camicia

La legge Bacchelli? Per il momento mi è stata negata anche se ho due valigie di documentazioni». L’attore poi ricorda le puntate che gli sono state dedicate la scorsa estate su Rai1 con Techetechetè e su Rai5 nello speciale Chi è di scena. «Mi hanno celebrato come se fossi già defunto. Ma scherzo, per me quelle due trasmissioni sono state un grande dono, la gente, come sempre, mi ha fermato per la strada», sorride, per poi aggiungere con amarezza: «Oggi non mi chiamano neppure per fare la giuria nei talent».

 

 

leopoldo mastelloni alessia fabiani

 

Tanto teatro, soprattutto ruoli drammatici, poi cabaret e varietà con Cristian De Sica, Massimo Boldi, Teo Teocoli, Loredana Bertè. Fino al passaggio in tv, poi ancora teatro e grande schermo, nel mezzo anche l’incisione di diversi album come cantante. Ultimamente è tornato a lavorare nel cinema: «Ringrazio il maestro Pupi Avati che mi ha voluto Bonifazio VIII in Dante e il bravissimo Giampaolo Morelli per il suo Falla girare. Ma quello che mi manca di più è il teatro. Parti da vecchio ce ne sono, potrei essere per esempio un Re Lear, ma anche qualche madre».

 

Dopo l’appello a Sangiuliano, una considerazione sul periodo difficile che sta attraversando: «Forse sono stato troppo presuntuoso, meglio dire che ho carattere, sono un volitivo. E vengo da una famiglia di magistrati, quindi non accetto il compromesso. Ho avuto una vita stupenda, ma adesso a volte ho brutti pensieri, temo la depressione. E pensare che avrei voluto festeggiare con i fuochi d’artificio».

leopoldo mastelloni foto di baccoleopoldo mastelloni mita medici foto di bacco

 

leopoldo mastelloni paola spinetti foto di baccoleopoldo mastelloni foto di bacco (2)leopoldo mastelloni foto di bacco (1)leopoldo mastelloni foto di bacco (2)leopoldo mastelloni saluta paola barale foto di baccoleopoldo mastelloni foto di baccoleopoldo mastelloni foto di baccoleopoldo mastellonileopoldo mastelloni foto di baccoleopoldo mastellonipino strabioli leopoldo mastellonileopoldo mastellonileopoldo mastellonileopoldo mastellonileopoldo mastellonileopoldo mastelloni

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…