LUNAPARK TG1 - CINZIA FIORATO, DOPO LA “SCENEGGIATA” CON TANTO DI FIDANZATO/AVVOCATO/BODYGUARD E CARABINIERI IN REDAZIONE, SI ERA MESSA IN MALATTIA DENUNCIANDO UNO STALKER NOTTURNO IN RAI E ACCUSANDO DI MOBBING MONICA MAGGIONI - MA BASTA L’ARIA DI MISS ITALIA PER FARLA SENTIRE MEGLIO…
Enrico Paoli per "Libero"
A maggio la "notizia"era stata lei, Cinzia Fiorato, telegiornalista del Tg1. Una vivace discussione con un collega, alla presenza del fidanzato della redattrice, nonché avvocato della stessa e causa del diverbio, era finita con l'arrivo dei carabinieri in redazione, chiamati dalla stessa dipendente della Rai. Apriti cielo.
Dopo quell'episodio la conduttrice del Tg1, già vittima di «un'azione stalkizzante da parte di persona ignota», come sostiene lei stessa nella memoria difensiva redatta dal suo avvocato e fidanzato, si è messa in malattia. Impossibile continuare a lavorare in una redazione ostile, figuriamoci in un'azienda alla quale hai fatto causa per «mobbing e demansionamento».
La Fiorato, infatti, sostenendo di essere «mobbizzata » dal suo capo Monica Maggioni, ha chiesto a viale Mazzini «un risarcimento di 250 mila euro» e una «conduzione prestigiosa»: quella delle 13,30 o delle 20. Questo le consentirebbe, sostiene la giornalista, di liberarsi da uno stalker che di notte la perseguita in Rai. Assistita in tribunale dal suo avvocato e fidanzato, Vincenzo Iacovino, l'udienza è stata aggiornata al 18 settembre.
Nel frattempo, però, c'è Miss Italia e siccome la Fiorato è abituata a seguire la manifestazione, la telegiornalista del Tg1, secondo le solite voci di corridoio di Saxa Rubra, «sarebbe tornata al lavoro solo per andare a Montecatini», sibilano in redazione. Voci, certo, ma che trovano un riscontro.
Il direttore del Tg1, Alberto Maccari, avrebbe posto alla sua redattrice una precisa condizione: «Va bene seguire Miss Italia, ma solo per un giorno». Insomma, visto che siamo in tempi di vacche magre bisogna risparmiare, considerato che la Rai, in Toscana, ha sede regionale con almeno 10 redattori. Ma i "pensieri" del direttore del primo telegiornale della tv pubblica non finiscono qui.
A corto di vice direttori, tanto che questa estate Gennaro Sangiuliano ha dovuto fare gli straordinari coprendo tutte le edizioni (gli ascolti, però gli hanno dato ragione), Maccari sarebbe intenzionato a varare un bel pacchetto di nomine in vista dell'autunno caldo. Nei piani del direttore, saldamente al comando del Tg1 grazie all'ottimo feeling con il premier Mario Monti, ci sono Giorgio Balzoni, Andrea Montanari e Filippo Gaudenzi, tutti rigorosamente di sinistra, dunque graditi al Pd che ha smesso di chiedere la testa di Maccari.
Il problema vero, però, è rappresentato da Susanna Petruni, volto noto del tg delle 20 e vice direttore del Tg1. Maccari l'avrebbe posta davanti ad un bivio: o la conduzione o la vice direzione. Un bel dilemma che rischia di avere non pochi riflessi politici, vista la virata a sinistra che Maccari vuole dare al suo telegiornale. Nel frattempo anche il vertice della Rai ha deciso di mettersi in moto, iniziando a far sentire la propria presenza.
Sul tavolo del consiglio di amministrazione, fissato per domani mattina, ci saranno le proposte del direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi per la Sipra, Rai Fiction e Raiway. In particolare Gubitosi proporrà per la Sipra se stesso in qualità di presidente, in attesa di trovare una sintesi politica che accontenti tutti, e Lorenza Lei, come amministratore delegato.
Aldo Reali,che ricopriva l'incarico, ha rassegnato le dimissioni, anticipando le scelte del cda della Rai. Per quanto riguarda i consiglieri sembra che Gubitosi abbia in mente di nominare i direttori di RaiUno, RaiDue e RaiTre, rispettivamente Mauro Mazza, Pasquale D'Alessandro e Antonio Di Bella.
Per quanto riguarda Rai Fiction, Gubitosi proporrà al cda Eleonora Andreatta - figlia dell'ex ministro e già da anni capostruttura di Rai Fiction - al posto di Fabrizio Del Noce, arrivato al traguardo della pensione, mentre per Raiway chiederà la conferma di Aldo Mancino, quale direttore generale, e di Stefano Ciccotti amministratore delegato. Insomma un bel valzer di nomine per far capire a tutti che la musica è cambiata.
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