bizzarri martani

MEME BIZZARRI! DANIELA MARTANI RAGGIUNTA DA UN DECRETO PENALE DI CONDANNA DOPO ESSERE STATA DENUNCIATA DA LUCA BIZZARRI PER AVER CONDIVISO UN MEME: “PROFONDO SCONCERTO. SE SI RISCHIA UNA CONDANNA PER AVERE CONDIVISO UN MEME, CHE FINE FA LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE IN RETE? NON CONVIENE, A QUESTO PUNTO, CHIUDERE LA RETE, COME NEI REGIMI TOTALITARI? E IN RIFERIMENTO A BIZZARRI…”

 

Comunicato stampa

 

martani

Una pronuncia sorprendente, che potrebbe costituire un precedente, non favorevole, per la libera circolazione di contenuti in rete così come per il diritto ad informare, anche a mezzo di opinioni. Ne dà notizia la conduttrice e attivista animalista Daniela Martani con un lungo intervento sulla sua pagina ufficiale:

 

“Apprendo con profondo sconcerto – scrive la Martani – di una misura che mi ha raggiunta, più esattamente un decreto penale di condanna, per avere condiviso un meme, non elaborato da me ma semplicemente raccolto e “fatto girare”, come si dice, insieme a migliaia di altri utenti di Twitter. Il meme, che in buona sostanza è una elaborazione fotografica con un commento, usualmente ironico o surreale (per citare un esempio, le irresistibili chiose di “le frasi di Osho”), risale addirittura a tre anni fa ed ha per oggetto Luca Bizzarri, il quale a suo tempo decise, evidentemente, di querelare me, non so se in via esclusiva o meno. A questo punto, la mia sorpresa ha molteplici motivi d’essere.

luca bizzarri

 

daniela martani

Anzitutto, in riferimento a Bizzarri, il quale sui registri della satira e del sarcasmo ha costruito la sua carriera artistica, salvo non tollerare, a quanto pare, che le stesse armi vengano rivolte contro se stesso; di più, mi ritrovo coinvolta per un contenuto che non ho elaborato personalmente, in alcun modo, essendomi limitata a diffonderlo: contenuto che di per sé non legittimava, ad occhio, una reazione tanto estrema; ma la cosa che davvero mi sconcerta, e mi preoccupa, è che a fronte di una discutibile accusa di diffamazione a mezzo condivisione, sono stata sanzionata tramite una misura, quella del decreto penale di condanna, sfociata in una condanna non solo senza processo, ma addirittura senza possibilità alcuna di far valere le mie ragioni.

 

LUCA BIZZARRI

Una condanna per così dire automatica, della quale ho appreso solo a cose fatte. Naturalmente proporrò appello tramite il mio legale, avvocato Andrea Palmiero, perché non intendo assolutamente accettare senza oppormi in sede legale a quello che considero un autentico “monstrum”. Senonché la vicenda mi pare travalichi abbondantemente il mio caso personale: se si rischia una condanna praticamente automatica per avere condiviso un meme, che fine fa la tanto decantata libertà di espressione in rete?

daniela martani 3

 

Non conviene, a questo punto, chiudere la rete, come nei regimi totalitari? E la misura, in caso, varrà anche per gli addetti all’informazione, che sempre più spesso, e in modo compulsivo, raccolgono ogni giorno i mille meme disseminati nella rete e a loro volta li divulgano, non fosse altro che per commentarli o per imbastirci sopra articoli e informazioni? Lo chiedo sia ai giudici che, direttamente, allo stesso Luca Bizzarri, che forse, dopo tanto tempo, neppure si ricorda di avermi denunciato, senza calcolare la portata di una reazione eccessiva, spropositata, e, in potenza, pericolosa per la democrazia”. Quale ho appreso solo a cose fatte.

 

daniela martani 2

Naturalmente proporrò appello tramite il mio legale, avvocato Andrea Palmiero, perché non intendo assolutamente accettare senza oppormi in sede legale a quello che considero un autentico “monstrum”. Senonché la vicenda mi pare travalichi abbondantemente il mio caso personale: se si rischia una condanna praticamente automatica per avere condiviso un meme, che fine fa la tanto decantata libertà di espressione in rete? Non conviene, a questo punto, chiudere la rete, come nei regimi totalitari? E la misura, in caso, varrà anche per gli addetti all’informazione, che sempre più spesso, e in modo compulsivo, raccolgono ogni giorno i mille meme disseminati nella rete e a loro volta li divulgano, non fosse altro che per commentarli o per imbastirci sopra articoli e informazioni? Lo chiedo sia ai giudici che, direttamente, allo stesso Luca Bizzarri, che forse, dopo tanto tempo, neppure si ricorda di avermi denunciato, senza calcolare la portata di una reazione eccessiva, spropositata, e, in potenza, pericolosa per la democrazia”.

LUCA BIZZARRIdaniela martanidaniela martani 1DANIELA MARTANI 2

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)