STATI DISUNITI D'AMERICA - MENTRE LA SOCIETA' AMERICANA E' SEMPRE PIU' DIVISA, ARRIVA IL FILM "CIVIL WAR", CHE PARLA DI UN FUTURO DISTOPICO IN CUI E' IN ATTO UNA GUERRA CIVILE NEGLI STATES - UNA BOMBA A OROLOGERIA A POCHI MESI DALLE ELEZIONI: SECONDO "YOUGOV", IL 40% DEGLI INTERVISTATI PENSA CHE UNA GUERRA CIVILE SIA “IN QUALCHE MODO PROBABILE NEI PROSSIMI 10 ANNI” - ANCHE I COMPLOTTARI HANNO PUNTATO IL DITO CONTRO HOLLYWOOD E LA "PROGRAMMAZIONE PREDITTIVA" DEL FILM - VIDEO

Estratto dell'articolo di Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”

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Mentre Trump avverte che se non sarà eletto a novembre «non ci saranno più vere elezioni» e Biden ammonisce che «le bugie sul voto del 2020 e i complotti per rovesciarne l’esito sono la minaccia più grande alla democrazia dalla Guerra civile», il pubblico e la critica hanno acclamato l’attesissimo film Civil War di Alex Garland […]

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Nei mesi scorsi c’è stato chi ha sollevato dubbi sull’uscita di un film del genere a pochi mesi dalla sfida Biden-Trump, soprattutto tra coloro che sono preoccupati di trovarsi a vivere davvero una guerra civile (il 40% degli interpellati in un sondaggio YouGov/Economist del 2022 lo considerano «almeno in qualche modo probabile nei prossimi 10 anni»). Da destra, qualche complottista ha parlato di «programmazione predittiva», […]

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Il regista britannico ne ha parlato alla prima in Texas. «Quando lavoravo al mio film Ex Machina sull’Intelligenza artificiale, ero sempre un po’ imbarazzato se veniva definito “profetico”, perché c’era già un ampio dibattito sul tema. Anche stavolta questi dibattiti esistono da anni. Sono cresciuti ma non sono un segreto per nessuno». […]

 

Garland dice che le spaccature presenti nella società americana sono visibili «in modo quasi uguale in molti Paesi», ma le implicazioni sono più gravi negli Stati Uniti, per via del loro potere nel mondo. Più che dalla diffusione in sé delle armi, il rischio di una guerra civile secondo Garland è accentuato dalla tendenza a «parlare senza ascoltare» di cui in parte dà la colpa ai social, dalla perdita di fiducia nei media e nella politica, dal vedere le differenze come una battaglia «tra il Bene e il Male».

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«È incredibilmente pericoloso», poiché giustifica ogni azione nei confronti del nemico. […]Ai comizi di Trump, ci è capitato di incontrare chi, parlando della possibilità che venisse squalificato dalle elezioni, diceva: «Ci sarà una guerra civile»; […] Gli storici assicurano che è improbabile, ma notano che sono possibili altre forme di caos.

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