i fuorionda di michele guardi - servizio delle iene le iene frocio

"LE IENE E I FUORIONDA CON INSULTI OMOFOBI (“‘STO FROCIO DE MERDA”)? LI HO QUERELATI, È UN ARGOMENTO SUPERATO DEL QUALE NON VOGLIO PIÙ PARLARE” – MICHELE GUARDI’ TORNA SULL’AFFAIRE DEGLI INSULTI SESSISTI: “LE MIE REDAZIONI SONO PIENE DI DONNE, MA INDIPENDENTEMENTE DAL GENERE: LAVORANO CON ME PERCHÉ SONO BRAVE” - "CRAXI? UNA VOLTA GLI PORTARONO UN BICCHIERE D’ACQUA PERÒ NON LA BEVVE PERCHÉ NON VOLEVA CORRERE RISCHI” – ANDREOTTI? LA MIA AUTRICE GIOVANNA FLORA LO SOCCORSE MENTRE STAVA PER INCIAMPARE E LUI LE DISSE: “LEI È L’UNICA CHE MI HA TOCCATO LA GOBBA IMPUNEMENTE” – IL NUOVO ROMANZO + VIDEO

Https://Www.Iene.Mediaset.It/Video/Pazzi-Fuori-Onda-Di-Michele-Guardi_1301096.Shtml

 

Paola Pottino per palermo.repubblica.it - Estratti

 

michele guardì cover

In un freddo pomeriggio d’inverno il camino della casa romana di Michele Guardì, 80 anni, originario di Casteltermini, nell’Agrigentino, autore televisivo, regista e scrittore, è acceso. Guardì si gode il tepore mentre le parole scorrono veloci. Una vita costellata da grandi soddisfazioni professionali, ultima in ordine cronologico è La ciantona il libro ambientato in un paesino siciliano «perché è il mondo che conosco meglio», dice l’autore (finito nella bufera per una frase sessista colta da un fuorionda) capace di riprodurre un affresco frenetico e colorato dove la realtà «da qualunque parte la si guardi mima sempre e comunque una finzione».

 

«Proprio così. Non si riesce a capire chi abbia commesso cosa. Capita che un personaggio entri nella storia dell’altro e l’autore ( cioè io) per rendere le cose più comprensibili veste di bianco i personaggi degli anni Cinquanta e di nero quelli attuali: un ordine che, malgrado tutto, non si crea».

 

(...)

Come è iniziata la sua carriera televisiva?

michele guardì

«Grazie a Pippo Baudo che mi chiamò per la trasmissione Secondo voi, un programma di varietà e giochi a premi. In un mondo nel quale la gratitudine raramente viene riconosciuta, io amo ringraziare pubblicamente Pippo».

E poi che successe?

«Antonello Falqui, allora regista di grido, mi volle conoscere e poi lavorai a Due come noi, un programma con Ornella Vanoni e Pino Caruso e da lì non mi sono più fermato».

 

Quest’anno la Rai ha compiuto 70 anni...

«È una storia importante perché la Rai ha prodotto programmi nei quali oltre all’aspetto ludico inseriva momenti di cultura che hanno consentito allo spettatore di appassionarsi alla storia dell’Italia. La televisione ha di fatto unificato il Paese».

“I fatti vostri” è il programma quotidiano più longevo d’Europa.

giletti michele guardì

«Esatto. Grazie anche al lavoro dell’autrice Giovanna Flora, che ha iniziato con me da ragazzina ed è proprio merito suo se il programma continua ad avere questa forza».

 

Da I fatti vostri sono passati in tanti: Andreotti, per esempio.

«Andreotti venne più volte, ma pretendeva un piccolo cachet per dimostrare che comunque si trattava di una prestazione pagata che poi avrebbe destinato in beneficenza. Ricordo inoltre che una volta Giovanna Flora lo soccorse mentre stava per inciampare e lui le disse: “Lei è l’unica che mi ha toccato la gobba impunemente”».

 

E Craxi?

«Una volta disse che aveva sete. Quando gli portarono un bicchiere d’acqua però non la bevve perché, come lui stesso ammise, non voleva correre rischi».

guardi fuori onda

 

il nuovo servizio delle iene su michele guardi 5

Lei sul lavoro come si definisce?

«Sono molto ordinato e pretendo il massimo sia da me stesso che dagli altri. Se non ho finito, non vado a dormire».

E ogni tanto perde le staffe. “Le Iene” hanno catturato alcune frasi sessiste che lei avrebbe pronunciato dietro le quinte...

«Quelli delle “Iene” li ho querelati, ed è un argomento superato del quale non voglio più parlare».

Ammetterà però che le donne sul lavoro, anche in tv, sono ancora penalizzate rispetto agli uomini...

«Le mie redazioni sono piene di donne, ma indipendentemente dal genere: lavorano con me perché sono brave».

 

Si parla tanto invece del ponte sullo Stretto: è una buona idea?

«Non credo sarebbe male, in altri Paesi sono stati realizzati ponti anche più lunghi. Abbiamo la tendenza a drammatizzare ogni cosa come ad esempio il Telamone appena eretto ad Agrigento».

Non tutti infatti hanno apprezzato…

«Esatto. C’è chi dice che era meglio quando stava a terra. Ma che senso ha?»

Agrigento nel 2025 sarà Capitale italiana della cultura: quanto è importante?

«Anche se sono lontano spero si facciano delle cose buone. Ho dato la mia disponibilità per quello che potrò fare».

Che sensazioni prova quando torna in Sicilia?

«Provo ad afferrare le cose migliori. Se via Telauda fosse nella Valle dei templi sarei più contento perché lì c’è il mio mondo, la mia aria, la mia luce, i colori del cielo che sono unici. Ma dovendo lavorare sto qui e quando torno mi godo le vacanze».

 

i fuorionda di michele guardi il nuovo servizio delle iene su michele guardi 4il nuovo servizio delle iene su michele guardi 1guardi

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO