PERISCOPARE È MEGLIO CHE FOTTERE (IL DIRITTO D'AUTORE): DECINE DI MIGLIAIA DI PERSONE HANNO VISTO (GRATIS) IL MATCH DEL SECOLO TRA MAYWEATHER E PACQUIAO ATTRAVERSO L'APP DI TWITTER. SULLA PAY-PER-VIEW COSTAVA 100 DOLLARI
Martina Pennisi per il "Corriere della Sera"
Può un’applicazione pagata (da Twitter) 100 milioni di dollari rovinare una festa da 270 milioni? Sì. È il caso di Periscope, app per trasmettere in diretta quanto ripreso dalla videocamera dello smartphone, e dell’incontro fra i due pugili Floyd Mayweather e Manny Pacquiao, vinto dal primo ai punti. I due si sono giocati sabato notte, ora italiana, il titolo mondiale dei pesi welter a Las Vegas nel corso di quello che è stato definito il match del secolo.
L’importanza è riconducibile al valore sportivo e mediatico dei due atleti, ma anche a quello economico dell’evento. Si pensi che, secondo le stime di Business Insider, solo la diffusione dello stesso alle 3 milioni di case americane collegate ai canali a pagamento ha generato un fatturato da 270 milioni di dollari.
LA DIRETTA DEL MATCH
Qui si insinua Periscope, forte del suo milione di utilizzatori ottenuto in soli 10 giorni e in grado di riproporre gratuitamente quanto trasmesso dalle tv, spezzando di fatto la prosperosa corda dei diritti televisivi e della vendita di contenuti. Non si conosce il numero esatto di persone che ha rinunciato alla qualità dello schermo domestico e si è affidato allo streaming dell’app, risparmiando i 100 dollari chiesti da Hbo e Showtime, ma il flusso di commenti sui social network e popolarità e immediatezza dello strumento confermano il ruolo da protagonista che ha giocato sul ring.
Il Ceo di Twitter Dick Costolo ha addirittura cinguettato orgoglioso che «il vincitore (della serata, ndr) è… Periscope», ma più che sbeffeggiare gli aventi diritti ha probabilmente voluto celebrare la trasmissione autorizzata da parte delle emittenti stesse di video del dietro le quinte del match.
Quando viene utilizzato dai protagonisti dei programmi Periscope è infatti un strumento in grado di alimentare le discussioni online su quanto sta accadendo o sta per accadere in tv. E tutti ne guadagnano in popolarità. La scorsa settimana, ad esempio, i giudici di The Voice Francesco Facchinetti e J-Ax hanno trasmesso un siparietto che ha scaraventato la trasmissione di Rai 2 in cima alla lista degli argomenti più dibattuti su Twitter.
DIFFICILE BLOCCARE LO STREAMING
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È anche vero, e questo è il caso specifico, che bloccare lo streaming pirata in diretta (e le successive eventuali 24 ore di riproduzione) su Periscope è più complicato rispetto ad altri interventi sulla riproposizione online non autorizzata. «Condividere contenuti protetti dal diritto d’autore è una chiara violazione delle nostre regole», ha chiarito un portavoce di Twitter, che evidentemente tiene a non inasprire la relazione con gli altri media. «Nel giro di pochi minuti siamo intervenuti su 66 segnalazioni bloccando le 30 trasmissioni che erano ancora in onda», ha aggiunto.
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Numeri, questi, irrilevanti mentre non lo è un fenomeno destinato a diventare oggetto di contrattazione o cause giudiziarie. Basti pensare al lungo braccio di ferro con Youtube, che nei nostri confini ha visto Rai e Mediaset opporsi al sito di proprietà di Google, o all’ordine restrittivo provvisorio che proprio Hbo e Showtime hanno ottenuto per la pubblicazione di link illegali durante la notte del match.
PERISCOPE ASSICURA: LAVORIAMO PER CONTRASTARE LA PIRATERIA
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Stiamo lavorando per contrastare la pirateria su Periscope. Parola di Kayvon Beykpour, ceo e co-fondatore dell'applicazione per il live streaming lanciata da Twitter, intervenuto ad un evento pubblico organizzato dal blog TechCrunch. Beykpour, tuttavia, ha sottolineato che c'è più attenzione mediatica rispetto alla reale portata del fenomeno pirateria e che il caso sollevato per il match di boxe Pacquiao-Mayweather non è preoccupante. La popolarità di Periscope sta suscitando polemiche per la presunta violazione dei diritti di contenuti tv o di eventi.
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Ultimo caso, appunto, il match di pugilato del secolo Pacquiao-Mayweather, trasmesso sabato in modalità "pay-per-view" (al costo di 90 dollari su HBO e Showtime) e che tra l'altro è partito in ritardo proprio per i problemi di trasmissione a causa dell'elevata domanda di telespettatori. Un incontro che alcuni hanno parzialmente trasmesso in streaming con Periscope e con l'app concorrente Meerkat.
Nel corso del TechCrunch Disrupt NY, Kayvon Beykpour ha però minimizzato. Periscope, ha detto, ha ricevuto 66 richieste di rimozione di live streaming del match e ne ha eliminate 30 entro pochi minuti, mentre le rimanenti nel frattempo erano già terminate. "E' un territorio nuovo", ha aggiunto, ma la compagnia sta lavorando insieme a partner come Hbo e Showtime per contrastare al meglio casi di pirateria.
presentazione del match tra pacquiao e mayweather 9