ESCE IL NUOVO VIDEO DELLA EX DISNEY MILEY CYRUS, IN STILE ‘ALICE NEL PAESE DEL BONDAGE’’ E I MORALISTI PARTONO ALL’ATTACCO - MA IL VIDEO IN REALTÀ È MOLTO SOFT E DI GRANDE QUALITÀ ARTISTICA

Giordano Tedoldi per "Libero"

I custodi del buon gusto, della retta morale, si sono dati convegno per il consueto crucifige. La vittima è un'inerme, dolce, milionaria attrice e cantante americana, Miley Cyrus, ex Hannah Montana, stellina di una serie adolescenziale su Disney Channel, ma da qualche tempo,o spudorata!, trascesa alle turpi oscenità del twerking, cioè lo sculetta mento.

Perché a tutti è concessa la maturazione sessuale, fuorché a Peter Pan e a lei, neanche avesse tradito i piccoli che la seguivano nel ruolo di Hannah, i quali nel frattempo saranno cresciuti e divenuti sessualmente inquieti, non meno del Toerless di Robert Musil. Chissà se qualcuno dei moralisti anti-Cyrus, impennatosi di sdegno per la diffusione del suo ultimo video in laccato stile bondage, Tongue tied, cioè lingua legata, ha mai letto quella splendida novella, dove il cadetto Toerless subisce le angherie sadomasochistiche, verso le quali prova un misto di ripulsa e fascinazione, da parte degli «anziani» del prestigioso collegio militare in cui riceve l'asburgico addestramento.

Una sola pagina di quel testo spazza via, quanto a morbosità, dinamite, spasmo, tutte le esibizioni della ventunenne showgirl. Di cui semmai si potrebbe criticare la qualità musicale, non il twerking con Babbo Natale che ha fatto in un concerto lo scorso dicembre, di nuovo giocando sul paradosso di erotizzare ciò che per la pop culture deve restare casto, come Santa Claus, come la stellina Disney.

Cosa fa Miley Cyrus nel video di Tongue tied, realizzato dalla trentenne artista britannica Quentin Jones? Si ritrae come un'Alice nel Paese del Bondage. Il video, che non ha nulla di «hot» ma anzi è glacialmente elegante, visivamente tornito, presenta Miley con i segni netti che ricordano la ninfomane necrofila Frida Boher del leggendario fumetto Necron di Magnus, cui per altro Miley somiglia.

La cantante appare nuda, in calze a rete, con i capezzoli coperti da ics di nastro adesivo nero, strapazzata dalle macchie d'inchiostro digitale della Jones che le allagano gli occhi, le lasciano impronte sulle spalle nude, conferiscono alla sua figura un'idea di manipolazione, di sottomissione, di giocattolo sessuale per nerboruti padroni in gilet di pelle.

Sì, siamo in pieno teatro sadomasochista: Miley ha le mani e i piedi legati, il seno costretto, efflorescenze le fuoriescono dalla spaccatura delle natiche e petali neri germogliano dalle sopracciglia; il suo corpo viene smembrato come la donna segata dall'illusionista, la bocca ora mostra la lingua,un istante dopo è imbavagliata. È una metamorfosi continua, quella escogitata da Quentin Jones, cui Miley Cyrus presta il corpo come mero materiale.

La prima sequenza, una piramide di teste decollate di Miley, ricorda l'algida eleganza di un'inquadratura di Teshigahara. Tongue tied affronta il BDSM, che è una pacifica pratica sessuale consensuale e, servendosi della globale diffusione di una canzone pop, lo presenta in una versione concettuale, irraggiungibile alle ruspanti e cruente perversioni che immaginano i censori.

Un adolescente che vedesse il video riceve, in due minuti, una rappresentazione del corpo femminile paradossale ma potente, dove l'opzione sadomasochista è contenuta in una cornice formale così come le figure distorte di Francis Bacon in geometrie rigorose. Miley ricorda l'Alice di Carroll, che ruzzola in un paese dove c'è il Cappellaio Sadomasochista e il Nerconiglio, col quale non disdegna un twerking.

 

FOTORIHANNA E LE ALTRE Pop star sexy Miley Cyrus stile bondage FOTORIHANNA E LE ALTRE Pop star sexy Miley Cyrus pluriocchiuta FOTORIHANNA E LE ALTRE Pop star sexy Miley Cyrus in Tongue Tied FOTORIHANNA E LE ALTRE Pop star sexy Miley Cyrus di schiena FOTORIHANNA E LE ALTRE Pop star sexy Miley Cyrus acrobatica FOTORIHANNA E LE ALTRE Pop star sexy Le linguacce di Miley Cyrus

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…